Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mer
31
mag 17

L a pazza estate: vedremo Orfini scrivere “Vota Matteo” sulle vongole

Fatto310517Ho il timore che si studieranno per anni, specie nelle facoltà di psichiatria e nei centri per il disagio comportamentale, gli effetti di una campagna elettorale estiva sul popolo italiano. Il tasso di litigiosità, già altissimo, supererà le soglie di allarme rosso, il caldo ecciterà gli animi, basterà occhieggiare in spiaggia il vicino d’ombrellone con le infradito “Vota Alfano” per fomentare terribili faide sul bagnasciuga. I primi stambecchi con scritto “Vota Silvio” avvistati dai turisti sulle Dolomiti creeranno scandalo e indignazione, ma anche molta invidia tra gli avversari, che tenteranno di scrivere “Vota Matteo” sulle vongole, un lavoraccio di cui sarà incaricato Orfini.

Nelle redazioni dei talk show è il panico. Gente che è arrivata alla fine di maggio sui gomiti, trascinandosi con la lingua fuori per le cazzate sentite e trasmesse in inverno e primavera, si vedrà annullare ferie e permessi: tutti in onda a ferragosto! Per portare il pubblico plaudente negli studi televisivi si rastrelleranno gli anziani nel centri commerciali. Prime stime delle falangi della propaganda: i Cinque Stelle quasi padroni assoluti in campeggi e spiagge libere, fastidiosi come testimoni di Geova, pronti all’evangelizzazione delle coste. I renzisti in fila nelle città d’arte, o appostati ai caselli autostradali intasati, intenti a spiegare ai viaggiatori che se avesse vinto il Sì la coda non ci sarebbe. I berlusconiani, anzianissimi, in decorose pensioncine, destinati ad incontrarsi con pensionati del Pd sulla battigia, agevolando il colpo di sole che li convincerà di essere in fondo fratelli, e benedire le larghe intesa già conclamate.

La promessa elettorale cambierà la sua natura, i programmi scoloreranno come il giornale lasciato sul parabrezza sotto il sole, a quaranta gradi. Cambiano le priorità, insomma. Va bene il welfare e le pensioni, ok, buoni argomenti. Ma a un certo punto, in macchina a sessanta gradi all’ombra, con i bambini che frignano e la spia dell’acqua accesa, sarete disposti a votare chiunque vi trovi un posto auto vicino al mare a Gallipoli.

Ci saranno innumerevoli problemi di linea politica. La svolta animalista di Berlusconi si applicherà anche al fritto di pesce o resterà circoscritta gli agnellini per farsi la foto a Pasqua? Michela Brambilla perorerà la causa dei pescespada? E Matteo da cosa si travestirà questa volta? Nel caso in Gran Bretagna dovesse vincere Corbyn (i sondaggi sono sorprendenti) si presenterà come il Corbyn italiano? O continuerà a recitare la parte del Macron italiano? O girerà per gli stabilimenti balneari presentandosi semplicemente come il Renzi italiano? (in questo caso mi porterei la scorta). Dramma per i leghisti. Sceglieranno le spartachiadi di polenta nei rifugi alpini dove credono di giocare in casa, o si spingeranno al Sud in omaggio alla linea salviniana di farsi prendere a pomodori sotto la linea gotica per poi fare le vittime?

E la sinistra, riuscirà a mettere d’accordo le sue millemila formazioni per superare l’assicella del cinque per cento adottata proprio per farla fuori, insieme ad Angelino buonanima?

Il combinato disposto campagna elettorale/sagre paesane aggiungerà delirio a delirio. Sarà un tripudio dada-ideologico tra festivalini improvvisati, feste della birra riformista, miss maglietta gialla bagnata, microconvegni in bermuda e crema solare su “i destini dell’Europa”, seminari sulla decrescita felice, arruolamenti in massa di venditori di cocco fresco, gazebo torridi, comizi negli autogrill. Sarà un inferno e al tempo stesso una spettacolare sagra della demenza, l’allegria dei naufragi, la fiera degli endorsement strappati all’intellettuale, all’attore, al cantante, allo scrittore mentre affettano il cocomero, in ciabatte e occhiali scuri, destituiti di ogni autorevolezza nell’assurda estate del nostro scontento.

5 commenti »

5 Commenti a “L a pazza estate: vedremo Orfini scrivere “Vota Matteo” sulle vongole”

  1. Mi metterò d’impegno nell’evitare le prossime idiote certezze,e riuscirò ad esserne quasi immune,basta volerlo.

    È molto probabile che abbiano tutta questa fretta,poiché la finanziaria 2018 sarà all’insegna o molto simile alle lacrime e sangue,meglio incassare prima.

    Valuterò a settembre-ottobre se rimanere a casa o votare il meno peggio, turandomi tutti gli orifizi,avremo mica la pretesa di godere della sovranità nazionale,con un Europa,Germania e banche, che dettano senza appello le agende governative.

    Tutto il resto è una squallida coreografia che ha raccontato molto bene.

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 31 maggio 2017 alle 09:49

  2. Per sbaglio ho letto “aggiungerà delirio a Delrio”!
    Lapsus Freudiano?

    da Omassimo   - mercoledì, 31 maggio 2017 alle 09:57

  3. “Ma a un certo punto, in macchina a sessanta gradi all’ombra, con i bambini che frignano e la spia dell’acqua accesa, sarete disposti a votare chiunque vi trovi un posto auto vicino al mare a Gallipoli”.

    E’ chiaro che il pezzo è propaganda mascherata in favore della sinistra dalemiana…

    da david   - mercoledì, 31 maggio 2017 alle 10:23

  4. Peró non mettiamo sullo stesso piano gli sforzi della sinistra radicale con il delirio degli altri partiti per favore

    da Federico_79   - giovedì, 1 giugno 2017 alle 07:45

  5. Bello davvero.
    Hai proprio ragione
    Bellissimo il tuo torto marcio.
    La sciura Rosa Ghézz e l’Isabella De Nardi-Contini: bellissima contrapposizione a distanza.

    da giovanni sopranzi   - venerdì, 9 giugno 2017 alle 10:04

Lascia un commento