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mar 17

Appello ai proletari: cambiatevi subito, si va a giocare a calcetto

fatto290317Oggi parliamo del nulla. Dov’eravamo? Ah, già, il ministro Poletti. Dunque, il ministro del lavoro Giuliano Poletti ne ha fatta un’altra delle sue. Era un po’ che non finiva sui giornali e ha provveduto come sa lui. La poetica polettiana è un sapiente mix stilistico che comprende un po’ di luogocomunismo, una parte di nostalgia canaglia riassumibile nel solito “si stava meglio quando si stava peggio”, e una sostanziosa dose di analfabetismo funzionale (in particolare quella che porta a citare casi isolati e personali per dimostrare una tesi universale. Esempio: non è vero che c’è la disoccupazione perché mio cugino ha trovato lavoro a Cesenatico).

Non è il caso qui di analizzare l’ultima pièce polettista, recitata davanti a incolpevoli studenti bolognesi, laddove ha tenuto a precisare che giocare a calcetto serve a trovare un lavoro più che mandare curricula a destra e a manca. Gli fai un bel passaggio, gli fai fare gol, e se il centravanti è un imprenditore, oplà, assunto. Dopo il capitalismo di relazione, ecco il lavoro di relazione: proletari di tutto il mondo, cambiatevi, che si va a giocare a calcetto. Ma siccome il ministro del (poco) lavoro ci ha abituato a simili uscite (disse che il voto di laurea non è importante, ma è meglio uscire in fretta dall’Università, disse che quelli che se ne vanno dall’Italia non sono tutti cervelli in fuga, e che se se ne vanno è meglio, più altre amenità) è inutile fare il solito balletto di ironie e commenti. Meglio prevenire. Il Fatto Quotidiano, è in grado di fornire in anteprima le prossime affermazioni di Poletti, prendete nota.

Maggio 2017 – Sposate una donna ricca. Davanti ai dottorandi di fisica, nel corso di un toccante discorso in cui ricorda che a sei anni già mungeva le vacche, Poletti afferma che, potendo scegliere, è meglio sposare una milionaria che una ricercatrice precaria. “In questo modo – ha detto – avrete molto tempo libero e potrete dedicarvi a lavori manuali che oggi gli italiani sposati con donne povere non vogliono più fare”. Solite polemiche, seguite dalla scuse: “Sono stato frainteso”

Giugno 2017 – Leggete solo le pagine dispari. Al termine in un intervento alla Camera sull’ingresso nel mondo del lavoro, il ministro Poletti ha stigmatizzato l’antica usanza di leggere libri, che crea confusione nei giovani e tiene lontani dalle fatiche del lavoro. “Non dico di non leggere, dio bòno, ma limitatevi! Per esempio leggete solo le pagine dispari, in modo da dimezzare la perdita di tempo e dedicarvi a cose più utili”. Tipo mungere le mucche a sei anni o giocare a calcetto. Solite polemiche e scuse del ministro: “Ho sbagliato, è vero, d’accordo. Leggete solo le pagine pari”.

Luglio 2017 – Il 2×3 sul mercato del lavoro. Parlando a un convegno dell’ufficio legislativo del ministero del Lavoro (Confindustria) , Poletti ha lanciato l’innovativa idea del 2×3, formula che ha un certo successo nella grande distribuzione. “Di facile applicazione, basta che un imprenditore assuma tre lavoratori e ne paghi due. Oppure che due lavoratori facciano il lavoro di tre persone”. Applausi scroscianti dalla platea, ma solite polemiche sui giornali, alle quali il ministro ha risposto che lui, a sei anni, mungeva tre mucche anche se ne aveva solo due, portando così una ventata di ottimismo e positività nella stalla.

Agosto 2017 – Chiuso per ferie.

Settembre 2017 – Alternanza lavoro-lavoro. Visto il successo dell’alternanza scuola lavoro, che prepara i nostri giovani al futuro facendoli lavorare gratis, il ministro Poletti lancia un’idea rivoluzionaria: l’alternanza lavoro-lavoro. Finito il proprio turno, il lavoratore si recherà presso un’altra azienda per svolgere gratuitamente alcune mansioni. La norma non riguarderebbe i giovani in cerca di occupazione, per non distrarli dal calcetto.

9 commenti »

9 Commenti a “Appello ai proletari: cambiatevi subito, si va a giocare a calcetto”

  1. Mò infatti!? Lui la mattina continuava a mungerli lo stesso e ci volle più di un anno per fargli comprendere che dei tre bovini solo due erano vacche. Soccia!?

    da Eparrei   - mercoledì, 29 marzo 2017 alle 08:13

  2. Tra le continue gaffe seriali del ministro,tra tesi di laurea col copia-incolla senza citare le fonti,tra riforme costituzionali-elettorali malfatte e che sono state rigettate dagli elettori,tra un’economia asfittica che ha prodotto più che altro disoccupati e voucher.

    Questi cosiddetti rottamatori,hanno e stanno facendo davvero una figura da mille e una notte…

    Un po’ colpa degli elettori,e un po’ per mancanza di materia prima!

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 29 marzo 2017 alle 09:28

  3. Credo che la stupidita più grossa sia suggerire il calcetto, non ricordo di aver mai sentito i nomi pesanti del paese che giocano a calcetto, di solito comprano le squadre. Conferma la sua totale inettidutine, c’è però del vero in quello che dice, se lui non avesse avuto delle conoscenze oggi sarebbe ancora un agricoltore. Morale: le conoscenze servono al singolo, ma non alla comunità.

    da Marco   - mercoledì, 29 marzo 2017 alle 09:36

  4. Il cugino è un raccomandato: a Cesenatico giocano tutti a calcetto

    da aura   - mercoledì, 29 marzo 2017 alle 10:31

  5. Egregio sig. Robecchi,

    mi sembra giusto evidenziare che questo è il ministro del lavoro

    #piùdisinistradisempre

    perchè l’articolo non menziona questo aspetto, e non vorrei si dimenticasse.

    da david   - mercoledì, 29 marzo 2017 alle 11:29

  6. Eh caro Alessandro…
    Il problema è che, stando così le cose e mantenendo medesimo ritmo il citato poletti, dopo le vacanze dovrai ingegnarti ad anticipare le sue prossime vaccate (tanto per restare in tema bovino) sino a febbraio ’18, quando si spera di resettare parlamento, governo ed accoliti vari.

    Benchè, a dirla tutta, volgendo lo sguardo all’orizzonte patrio, verso il sol dell’avvenire, non è che si staglino dei novelli italici Mujica (anche solo un cugino alla lontana, di terzo,quarto, persino quinto grado, per intenderci).

    Non ci resta che sperare nel Movimento Arturo… ;-D

    da degiom   - mercoledì, 29 marzo 2017 alle 12:38

  7. Fino a quando ci si limiterà a ridere e/o indignarsi seduti sul divano? Perché non si è tutti in piazza ad ESIGERE il cambiamento? Questi “de sinistra” (si fa’ per dire) hanno rubato anche la speranza. Se non c’è la fa’ il M5S è finita. E lo dico conoscendo benissimo tutti i limiti e le contraddizioni del Movimento.
    P.s. è inutile parlare della “sinistra” alle vongole di Pisapia (uuuaaaahhhhh) e Dalema. Si lo so’, c’e’ anche Civati, il problema è che non lo sanno la’ fuori.

    da Alessandro Regazzetti   - mercoledì, 29 marzo 2017 alle 18:21

  8. Magari fosse “alle vongole” la sinistra da te citata, egregio Alessandro Regazzetti…
    Per restare nella tua iperbole, parlerei piuttosto di “cozze con la salmonella”; comunque spiace che l’apprezzato Civati sia apprezzato da me,(forse)da te e… basta, credo, visto che la sua compagna ha dichiarato di votare per SI.
    ;-C

    da degiom   - giovedì, 30 marzo 2017 alle 09:53

  9. mi sembra ovvio che il ministro Poletti è andato a giocare a calcetto con Renzi, e mentre giocavano, parlavano di meritocrazia!

    da renata morselli   - giovedì, 30 marzo 2017 alle 11:09

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