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feb 17

Trova il modo di cacciare Gentiloni: ricchi premi da un blogger di Rignano

010217Un blogger di Rignano sull’Arno ha recentemente lanciato un Concorso Nazionale di Idee per un grande progetto a medio termine (giugno). Titolo del concorso: “Pensieri, visioni e idee per cacciare Gentiloni e tornare a Palazzo Chigi”.  Aperto a tutti, il concorso ha stimolato la fantasia degli italiani e sono giunte migliaia di relazioni, alcune dettagliate, altre anonime, una testa di cavallo, un gatto morto e numerosi studi statistici. Il lavoro di selezione è stato lungo e faticoso: si sono scartate prima di tutto le prove fotografiche poco credibili. Gentiloni in lamé azzurro che entra in un locale di lap dance di Alba Adriatica era chiaramente un maldestro fotomontaggio, mentre sulla foto taroccata di Gentiloni che spara a un cucciolo di foca il segretario ha esitato un attimo, scartandola a malincuore.
Ma ecco le proposte vincenti per le tre sezioni del concorso “Cacciare Gentiloni”.

Le termiti – Animale voracissimo e maledetto, la termite può mangiarsi un palazzo in pochi giorni, specie se c’è molto legno dentro. Per esempio Palazzo Chigi. Basterebbe introdurre poche centinaia di animaletti (Maria Elena può portarne dentro una decina al giorno nella borsetta). Seguirebbe l’evacuazione di Gentiloni e l’arrivo (da Rignano) di una squadra specializzata in disinfestazione e ripristino. Grande allarme popolare e richiesta elezioni subito. Il progetto sarebbe economico e veloce. Vantaggi: Gentiloni uscirebbe di corsa. Difficoltà: cambiare la serratura in pochi minuti. Imprevisti: l’opinione pubblica, vedendo le termiti che si mangiano Palazzo Chigi potrebbe simpatizzare con gli odiosi animaletti. La proposta è stata presentata da Alberto U., di Portogruaro, che vince 80 euro.

Il testamento – L’idea è vecchia e venne per primo a Ottaviano nel 32 avanti Cristo. Fece leggere in Senato il testamento di Marco Antonio mentre quello era vivo e vegeto, documento che fece incazzare un po’ tutti e portò alla guerra con Cleopatra e Marco Antonio. Un gioco da ragazzi. Un testamento di Gentiloni abilmente realizzato in una tipografia di Rignano, potrebbe smuovere le acque e portare al voto entro giovedì pomeriggio. Qualcosa tipo “Lascio l’Eni alla mia vecchia maestra”, oppure “per quanto riguarda il gettito Irpef del 2017, lo lascio tutto a mio cugino Pino”. Vantaggi: con 25 euro di tipografia e due timbri falsi è tutto sistemato. Difficoltà: scrivere un buon falso senza espressioni toscane o frasette cretine sul futuro. Imprevisti: l’opinione pubblica potrebbe valutare che l’Eni in mano alla vecchia maestra…, perché no? La proposta è stata presentata dal professore di storia Federico S., di Caserta, che vince un bonus di 500 euro spendibile al Trony di Rignano.

Manovra correttiva – Il primo premio va alla proposta più praticabile e di fatto già in corso, si tratta solo di indirizzare gli eventi. Gentiloni deve trovare da qualche parte 3,4 miliardi per sistemare i casini di Renzi. Così Renzi può ritirarsi in campagna a fare il blogger indignato, mentre Gentiloni fa la figura di quello che aumenta le tasse. Allora Renzi dice che quando c’era lui i treni arrivavano in orario e chiede di votare subito, al massimo sabato mattina, perché non si può continuare in questa situazione, bisogna dare una scossa all’economia e parlare un po’ del futuro, che sarebbe lui. Vantaggi: apre Eataly a Belluno. Difficoltà: a parte Orfini, Maria Teresa Meli e l’Unità, non ci cascherebbe nessuno. Imprevisti: il piano necessita una massiccia azione di ipnosi su quaranta milioni di elettori, che sarebbe costosa. In più, già ipnotizzati una volta per la durata di tre anni, i pazienti potrebbero risultare refrattari. Il piano è stato comunque premiato come l’unico attuabile e ha la percentuale di riuscita dello 0, 00000045 per cento. Secondo gli esperti è più facile vincere all’Enalotto in una ricevitoria di Rignano.

7 commenti »

7 Commenti a “Trova il modo di cacciare Gentiloni: ricchi premi da un blogger di Rignano”

  1. Eh si,è finito il tempo dell’anfant prodige,in cui bastava l’hastag #enricostaisereno,per essere appoggiato dal sistema economico-finanziario e balzare a Palazzo Chigi nel giro di poche settimane,oltre a riuscire a sfanculare Gentiloni,toccherà incassare anche i voti.

    Quando si andrà a votare non lo so,fantasie creative o meno c’è una certezza,dovrà tenersi buono lo zio caimano,saranno anni di larghe intese e solito pantano sociale.

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 1 febbraio 2017 alle 10:06

  2. Chiamerei il concorso le Rignaniche zombiche, perché a volte ritornano (Renzi e gli Zombie, ma non nel futuro).

    da alice brun   - mercoledì, 1 febbraio 2017 alle 10:18

  3. fantastico :)

    da giovanni   - mercoledì, 1 febbraio 2017 alle 11:51

  4. “Gentiloni uscirebbe di corsa”… è un ossimoro!

    da roberto   - mercoledì, 1 febbraio 2017 alle 13:00

  5. La crede facile il rignanese. Non lo sa che, a seguito di una modificazione genetica indotta con la lunga frequentazione del mondo politico, Gentiloni è il primo presidente del consiglio che riesce a mimetizzarsi perfettamente con il Palazzo. Adesso, qualsiasi cosa gli si vorrà comunicargli sarà impossibile farlo, perché istantaneamente sparirà sotto i vostri occhi trasformandosi in tappezzeria….

    da Eparrei   - mercoledì, 1 febbraio 2017 alle 16:37

  6. vorrà comunicare…pardon

    da Eparrei   - mercoledì, 1 febbraio 2017 alle 16:38

  7. Bel pezzo come sempre. Ti seguo dai tempi di radiopop, anche ultimamente ho sentito tue “incursioni” da Gianmarco Bachi.
    Condivido quello che hai scritto poco tempo fa’, ossia il fatto tu fossi felice di scrivere per un quotidiano che aveva fatto una campagna a difesa della costituzione praticamente in beata solitudine. L’unica cosa però che non mi spiego è come sia possibile che il giovine Feltri sia vicedirettore del quotidiano medesimo. Davvero Alessandro , nun se’ po’ sopporta’. È rimasto fermo alle teorie neoliberiste degli anni 80, ma che c’azzecca?
    Saluti

    da Alessandro Regazzetti   - domenica, 5 febbraio 2017 alle 20:14

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