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Di montagna, animisti o problematici: guida pratica alle correnti dem

Fatto150217Sperando di fare cosa grata ai lettori e di aiutarli a districarsi nell’appassionante discussione interna al Pd, elenchiamo qui di seguito le principali correnti del partito di maggioranza relativa. Due avvertenze. La prima: tutto può cambiare da un momento all’altro, un Franceschiniano Rinato del Settimo Giorno può diventare Orfiniano Crudista in poche ore; e allo stesso modo un Cuperliano Ortodosso è un attimo che ce lo ritroviamo Giovane Turco ascendente Orlando. La seconda: nessun militante del Pd è stato maltrattato per realizzare questa ricerca, anche se molti si sono gravemente feriti da soli in questi anni.

Renziani di rito ortodosso. Cominciano la giornata con il saluto al sole, di cui hanno proposto una riforma in senso liberale scritta da Maria Elena Boschi. Non mancano piccoli distinguo e sotto-correnti, divise soprattutto sul modo di essere renziani. Chi preferisce il metodo dolce come l’Area Delrio (tisane, pranoterapia, massaggi plantari) e chi invece teorizza l’approccio muscolare come i Lottiani Metodisti (nomine, deleghe all’editoria, fustigazione con le ortiche).

Renziani che leggono gli annunci di lavoro. E’ una corrente in costante crescita. La filosofia che la ispira è semplice: non bisogna aspettare di rimanere disoccupati per cercare lavoro, ma è bene guardarsi in giro per tempo. Così scorrono le inserzioni e valutano offerte. La voce che gli Orlandiani facessero sconti fino al 30 per cento sugli pneumatici invernali si è rivelata infondata, ma ha causato qualche sbandamento.

Gentiloniani. Corrente attendista che osserva e aspetta gli sviluppi della situazione, composta per il momento dal 76 per cento di Paolo Gentiloni.

Franceschiniani di pianura. Forza schiacciante nei gruppi parlamentari, decisivi nella composizione della maggioranza del partito, hanno sviluppato straordinarie capacità di adattamento e mangiano di tutto. Particolarmente temuti dai Renziani ortodossi per la capacità di muoversi in branco verso chi vincerà, chiunque sia.

Franceschiniani di montagna. Identici in tutto per tutto ai Franceschiniani di pianura a parte le scarpe e il cervello più ossigenato dall’altitudine. Si sono formati politicamente sui romanzi del capocorrente Dario Franceschini prima di scoprirne il prezioso uso come sottopentola.

Giovani Turchi. Corrente di difficile decrittazione, perché divisa in sottocorrenti contrapposte. I Giovani Turchi di Orfini sembrerebbero una costola dei Renziani Ortodossi ma meno forti alla Playstation, mentre i Giovani Turchi Orlandiani teorizzano una specie di “renzismo senza Renzi” che aprirebbe le porte a un “orlandismo con Orlando” per cui sarebbe indispensabile l’appoggio dei Franceschiniani di pianura e di montagna.

Martinitt. Seguaci del ministro Martina, alleati dei Renzisti Ortodossi, ma fortemente critici su aspetti fondamentali della linea del segretario, come la ricetta della ribollita e la campagna acquisti della Fiorentina. Facevano inizialmente capo alla corrente “Sinistra è cambiamento”, poi diventata “Sinistra, eh, cambiamento”, poi diventata “Sinistra, e il cambiamento?”

Martinitt Problematici. Amici su Facebook di Cesare Damiano, facevano parte anche loro della corrente “Sinistra è cambiamento” di Martina, ma poi gli si è rotto il navigatore e ora vagano un po’ confusi alle isole Svalbard. E’ stata allestita una squadra di ricerca e recupero.

Cuperliani animisti. Niente da dire, è proprio un bell’uomo.

Bersaniani brut metodo champenoise. Il colore giallo paglierino è dato dai numerosi insulti ricevuti dai Renziani Ortodossi in tre anni di invecchiamento. Sono gli unici che si ostinano a dire che là fuori c’è un Paese pronto a gettarsi nella braccia delle destre. La risposta dei Renziani Ortodossi è: “Più di così? Impossibile”.

21 commenti »

21 Commenti a “Di montagna, animisti o problematici: guida pratica alle correnti dem”

  1. fantastico :)

    da giovanni   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 09:59

  2. Divertente e ben scritto. Peccato solo per il poco elegante “sottopentola”..

    da Lucia   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 10:30

  3. Oltre tutte le ridicole correnti che ha sapientemente preso per i fondelli,chissà se da alcune settimane c’è anche quella di una fondazione,quella che per riconoscerla è a forma di baffettini.

    Uno tra i tanti di quella congrega,che avrebbero dovuto fare altro nella vita dopo il 4 dicembre,tutti quanti con la faccia da “Giachetti pensiero”,e che hanno davvero a cuore la sorte del paese…..

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 11:51

  4. fantastico

    ora, avendo apprezzato la prima imitazione di Grillo, la domanda pretenziosa è: a quando un analogo breviario della GiuntaRaggi, che sarà cqe fonte di ampie risate?

    certo si potrebbe estendere al Movimento a livello nazionale, ma immagino che sia difficile su un giornale che apre sulle “post-verità per azzoppare DM”. ah, vabbè, ma anche questo titolo era per fare satira? ah, allora…

    da glk   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 12:07

  5. Ripeto per non vedenti e non udenti. Accetto e apprezzo critiche (specie se sensate) su quello che scrivo. Non posso rispondere a chi mi dice “perché non hai scritto questo?”. Se parlo di Paperino uno può dire: uh, come hai parlato male di Paperino, ovvio. Ma se dice: e Pippo? Non parli di Pippo?, ecco, penso che sia una scemenza… dopodiché, sì, ce ne sarebbe da dire sui buontemponi di Roma… ma con Corriere, Repubblica, Stampa e Messaggero che gli dedicano 5 pagine al giorno… comunque io sono un grande sostenitore dell’articolo 21 e se Glk (o chiunque altro) vuole scrivere di Raggi, Romeo, Marra ecc… spero nessuno glielo impedisca!

    da a.r.   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 12:28

  6. Posso un commento alla tua risposta a GLK (Mercedes? ):
    E i marò?!?!
    Per il resto eccezionale, come sempre!

    da Giuseppe   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 13:42

  7. Ammetterà che possa sembrare strano, al lettore, constatare come la sua Robecchi sia una satira a 345 gradi. Che colpisce Renzi, molto e ci sta, la minoranza Pd, Salvini, Alfano, Meloni ECC. Nei gradi che mancano ai 360 ci sono quelli che – risaputo – piacciono al suo direttore e che – ancor più risaputo – vota il comico per cui scrive. Non si sorprenda per i commenti come quelli di GLK, lui tira soltanto somme come queste. Anche Salvini ha parecchi detrattori sui giornali e in TV e conta molto meno dei grillini. Eppure mica per questo si astiene dall’attaccarlo con forza. Trovi il coraggio, Robecchi. Dice di essere un uomo libero, lo dimostri.

    da Federico Sollima   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 17:38

  8. Guardi, non so il mio direttore, ma io non ho mai votato Cinquestelle, invece mi è capitato di votare Pd, pensi che coglione (visto cos’è diventato quel partito). Comunque non sia pigro, qui c’è l’archivio, si accorgerà che ho scritto di Salvini e di tutti, anche se va da sé che chi ci governa (coi risultati che abbiamo visto, ahahah, forse le piacciono!) merita qualche sarcasmo in più. Comunque diciamo che non prendendo ordini da nessuno, non intendo prenderli da lei, ecco, sarebbe francamente ridicolo. E ripeto (la metto tra i non vedenti o tra i non udenti?) che questo non è un juke box, io scrivo il cazzo che voglio, scusi il francesismo, e se vuole lei può scrivere di altro. Di certo, dopo 35 anni che scrivo sui giornali non devo dimostrare a nessuno di essere libero, mi limito ad esserlo e basta. Del resto, c’è tanta roba da leggere, che non capisco perché si ostini a venire qui.
    PS, il sito compie dieci anni, i Renzi passano, speriamo in fretta, e passeremo ad altro, come fatto fin’ora con tutti quelli che gli somigliavano. Ah, naturalmente vale anche per lei: nessuno le impedisce di scrivere su Alfano (io l’ho fatto), Salvini (pure), Grillo (pensi, ho fatto anche questo). E’ un paese libero, no? Su, trovi il coraggio, scriva, pubblichi, invece di chiedere ad altri di scrivere quello che piacerebbe a lei, cosa aspetta?

    da Alessandro   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 17:54

  9. Nervosetto, scriverebbe qualcuno. In un frastuono di specchi rotti per la maldestra scalata.
    Qui si esercita soltanto il diritto di criticarla, in un merito pure bello grosso. Nessuno le chiede di scrivere ciò che non vuole. Magari, ecco, quando vede solerti soldatini e fedeli vestali di questo e quello, si chieda se in fondo lei è davvero così diverso come si sente. Saluti.

    da Federico Sollima   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 18:07

  10. Nervosismo? Direi di no, solo un minimo di razionalità. Rispondo di quello che scrivo, non di quello che non scrivo. La critica “ah, non scrivi di questo!” Ha una sola risposta possibile: scrivilo tu. Quanto al nervosismo ce n’è in giro parecchio, specie tra i balilla renzini che si accorgono di non essere più di moda. Ma mi consolo: ogni volta che ho scritto su altri, mi hanno detto offesi: ah, non scrivi del Pd? Che tenerezza, i tifosi sono uguali ovunque, ridono e apprezzano se si ride del loro avversario, se no fanno gli offesi. Questo conforta sempre più il mio essere equilontano.

    da Alessandro   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 18:15

  11. così ci piace il maggior partito del Paese, bello coeso, solidale al suo interno ma soprattutto attento ai problemi dei cittadini all’esterno

    da paola   - mercoledì, 15 febbraio 2017 alle 22:10

  12. Dai commenti si evince che il renziano medio sta sbroccando di brutto. Bene.

    da r1348   - giovedì, 16 febbraio 2017 alle 04:14

  13. Caro r1348, ci spiegherai com’è che notare il silenzio di Robecchi su un unico tema debba per forza portare alla qualifica di “renziano” osservante. Con la stessa solerzia giudicante nutrita a pregiudizi il padrone di casa e di blog allora diventerebbe grillino della prima ora. Cosa che nessuno qui ha invece mai affermato. Qui si è parlato di opportunismo, al massimo.

    da Federico Sollima   - giovedì, 16 febbraio 2017 alle 13:07

  14. Mi sfugge per quale meravigliosa opportunità io sarei opportunista, ma rinuncio. Chi ci arriva ci arriva, per gli altri, come dire, ce ne faremo ina ragione

    da Alessandro   - giovedì, 16 febbraio 2017 alle 13:51

  15. scusa Alessandro io non volevo provocare

    solo mi pare che con quello che succede a Roma la satira venisse più facile che su quello che (non) sta succedendo nel PD

    ovvero: nel PD, un’assurda discussione sulla procedura per votare non si sa bene cosa: come tu diresti, il nulla assoluto. quindi scriverne è come dare peso a cose che – appunto – esistono solo nelle percezioni di chi le vive, ma nel disinteresse di chi le ascolta. per questo mi pare che l’articolo (satira di altissimo livello) cada un po’ nel manierismo: insomma un rigore a porta vuota, e che se sbagli puoi anche ribattere

    invece a Roma (specifico: non ho un’opinione precisa di altre città governate da M5S, tranne la mia di origine) a me pare stia venendo fuori parecchio, specie per una forza che afferma di avere onestà, ecologia e trasparenza nel proprio DNA (non uso termini aziendali, tipo la ditta, volutamente….) e poi contraddice in pieno tutto questo e in meno di 6 mesi

    Non mi interessa il fallimento o meno, già registrato altrove: potrei portare a esempio il fatto che nella mia città d’origine si fa la raccolta differenziata, introdotta dalla giunta M5S, ma si continua a conferire a discariche indifferenziate, spesso non in provincia pagando quindi comuni relativamente vicini, e mi fermo qui per non scrivere ipotesi di reato

    Mi interessa il venir meno della ragione fondante (ricordate? 5 stelle perché c’erano 5 tipologia di servizi alla comunità che dovevano raggiungere appunto il rating 5 stelle). Ecco questo mi pare opportuno mettere in evidenza, per evitare che gli avvelenatori di pozzi continuino a affabulare la gente e a proseguano nella propria opera distruttiva (opinione personale, si intende)

    per capirci: non ho un’opinione precisa (contrario ai grandi eventi, ma Londra prima e dopo i Giochi è migliorata, e partiva da una base alta) ma capisco bloccare i Giochi; ma allora lo stadio che pare un progetto di Danilo Coppola, lo facciamo passare? e a tal fine eliminiamo con trappolone il povero prof che ci ha messo la faccia x stoppare i Giochi? alta politica. Andreotti non era meglio, e non lo rimpiango: ma da M5S ci si aspetta altro, non Andreotti e la colata di cemento

    veniamo alle attese: se ho capito bene AR è equilontano da PD e M5S. bene. no problem
    date le sue altissime capacità di satira (in senso latino) spero bene che le eserciti anche sul M5S, che mi pare ne dia destro
    poi ove lo facesse sul giornale da cui è estratto l’articolo presente, bilanciando tra l’altro la copertura dello stesso giornale sul M5S, sarebbe ancora più auspicabile

    chiudo ribadendo un concetto: non intendevo provocare. al massimo, stimolare

    glk

    da glk   - giovedì, 16 febbraio 2017 alle 13:56

  16. Scrivere per il Fatto. Lavorare con Crozza. Stranamente i critici (anche moderati) di Grillo non abbondano in quelle due squadre, ma sarà sicuramente un caso.

    da Federico Sollima   - giovedì, 16 febbraio 2017 alle 13:57

  17. Per Federico. Scrivo per il Fatto, scrivo per Crozza. Scrivo anche altre cosette, diciamo… Ho scritto per decine di giornali, radio, tv (da trentacinque anni, ahimé, si invecchia), ma avendo avuto la fortuna di scegliere sempre io i giornali per cui scrivere, non ho mai ricevuto ordini su cosa scrivere (anzi, una volta sì, ho detto no e sono stato licenziato, facevo il direttore, tra l’altro). Quello che intendi dire senza dirlo per benino è questo: Robecchi scrive per gente che simpatizza coi 5s e quindi è tenuto a simpatizzare anche lui. Lettura banalotta e un po’ offensiva, ma non importa, se fai da 35 anni questo lavoro impari a capire che non tutti i lettori sono dei geni. Ma invece, Federico, tu per chi scrivi? Dove posso leggere cose tue per valutare se colpisci a 360 gradi, o a 11 o a 45 e poi magari farti la lezioncina che non hai scritto di questo o di quello? Fai sapere. Mi impressiona sempre chi fa solenni lezioni di giornalismo senza aver mai messo piede in una redazione, senza avere nemmeno una pallida idea di come funziona… mah… beata innocenza…
    Per Glk. Uh, vero, verissimo, Raggi e Roma sarebbero fonti inesauribili di satira se non ci si esercitassero ogni giorno i giornali (compresi quello di Caltagirone, per dire…). Davvero non ti suona nessun allarme nel vedere 4-5 pagine ogni giorno sulla giunta di Roma? Hai ragione, sono ridicoli entrambi, i pori 5stelle e il poro Pd, con la differenza che la costante e incattivita rottamazione dei diritti che ha praticato il governo Renzi mi sembra oltre che ridicola per le modalità molto pericolosa nella sostanza. 30-40 miliardi buttati per non costruire nulla (ultimo Pil del’Europa) mi sembrano una buona dimostrazione… qualcosa di un po’ più grave di quelli che non riparano le buche o che litigano sullo stadio… mia valutazione politica, ovvio. Sì, sì, Londra bene, con le Olimpiadi. Atene invece ci è fallita. Capisco l’ambizione di diventare di colpo londinesi, ma ecco, diciamo che prima, da cittadino, vorrei vedere finiti i lavori di Italia 90 (27 anni fa!) o almeno che so, dei mondiali di nuoto… mi scuso per la sfiducia nelle sorti luminose e progressive, ma… Quanto allo stadio, mi risulta che ci fosse un sì di massima persino nella campagna elettorale dei 5s, ma l’hai visto il progetto? Parliamo dello stadio o di 600.000 metri cubi di residenziale/uffici? Non vivo a Roma, ma credo che se si farà lo stadio senza fare la mega speculazione sarà un bene (sempre che serva lo stadio…). Comunque il manuale Cencelli della satira non mi interessa: hai fatto una battuta su quello, quindi devi farla anche su quell’altro è una logica a cui sono sempre sfuggito (credimi: anche rimettendoci professionalmente, a volte). Quindi assisto un po’ basito a questa polemica e lo ripeto. Non erano buone le battute? Capita. Non è piaciuto il pezzo? Legittimo. Ma provocare (o stimolare) per dire: ah, perché non scrivi su questo invece?, resta una non-critica, ma una specie di tentativo di delegittimazione: puoi parlare male di Napoleone se parli male anche dei prussiani, se no, no. Mah…

    da Alessandro   - giovedì, 16 febbraio 2017 alle 15:01

  18. riprendendo quello che già altri hanno scritto, rimango amaramente stupito che questo partito si stia centrifugando in ” beghe personali” (i famosi panni sporchi) mentre l’Italia è sempre più compromessa economicamente e altro.

    da gis   - venerdì, 17 febbraio 2017 alle 19:06

  19. Leggendo alcuni dei commenti, mi tocca notare una cosa esilarante.
    Gli articoli sul web che criticano i 5s sono seguiti regolarmente da numerosi commenti che ripetono la stessa domanda: “E il pd? Perchè non parli del pd?”
    Questo paese non ha speranza. In compenso, però, ha molti ultras.

    Riguardo al pd, tocca ricordare Rino Formica che, del psi di Craxi diceva: “Siamo guidati da una corte di nani e ballerine”.
    Il pd non ha nemmeno le ballerine.

    da Sentiunpo   - martedì, 21 febbraio 2017 alle 16:12

  20. Alessandro, per chi ti legge da decenni sei limpido come acqua di sorgente,non ti guastare per i soliti portatori di travi.

    Solo tu riesci a farmi sorridere su questi argomenti, non so come fai, ma ci riesci.

    Un abbraccio fraterno.

    da federico   - giovedì, 23 febbraio 2017 alle 03:00

  21. Ciò che fa acqua nel nostro Paese è la non consapevolezza politica della vita reale. La crisi sociale interessa molto meno dell’ultimo smartphone o del cinguettio mediatico fatto dai cd uomini forti soli al comando e dai loro fedeli servitori con la mano tesa verso l’avversario come per significare il minaccioso “glielo dico alla maestra” dei tempi delle elementari. Chiediamo ai nostri politici di parlare finalmente di noi una buona volta. La satira ci aiuta a scoprire, purtroppo spesso con riso amaro, quali siano le pecche che contribuiscono di fatto al nostro disagio. Per questo io sostengo che la satira rappresenti un paletto irrinunciabile per vivere una buona politica informata. Sempre secondo me, la satira si interpreta, non si critica. Qualcuno la combatte ritenendola, spesso non a tordo, dannosa per il suo riconosciuto malsano velato comportamento.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 24 febbraio 2017 alle 12:43

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