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mer
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lug 16

Portiamoci avanti: nascono i comitati del Forse. Renzi: mai stato renziano

Fatto130716Invidio molto chi tiene un archivio e confesso: io non sono capace. Il mio archivio è la pila di giornali vecchi che diventa un grattacielo, poi una montagna, finché mi decido a far pulizia. Così mi capita di scorrere titoli antichi e notizie passate a miglior vita, da “L’italicum non si tocca” a “Se vince il no lascio la politica”; da “Investirei su Monte dei Paschi” a “Il patto del Nazareno non esiste”. Poi tutto finisce nella raccolta differenziata (carta), come è giusto che sia per dichiarazioni che durano lo spazio di un mese o due.

Non si può andare avanti così, e quindi c’è una sola decisione da prendere: portarsi avanti col lavoro.

22 luglio – Nel corso di una riunione allo Sheraton di Posillipo, Maria Elena Boschi annuncia la nascita dei comitati del Forse. Dopo aver ammesso che la riforma delle riforme con cui ci hanno scassato la uàllera per mesi e mesi è “imperfetta”, prevale il buon senso.

28 luglio – Carro del vincitore: spintoni e tafferugli vicino alle uscite di sicurezza. Qualcuno ha gonfiato il salvagente prima di imboccare la porta e la ressa si è fatta insostenibile. Grida di “Fatemi scendere” e “Lei non sa chi sono io”, seguite dall’immancabile: “Ma si che lo so, stronzo”

3 agosto – Grande censimento. I renziani della prima ora sono il 22 per cento, quelli della seconda ora il 36 per cento, i renziani dell’ultimo minuto il 24 per cento e sbertucciati da tutti come quelli che sono usciti con l’ombrello e la giacca a vento quando c’era il sole e quaranta gradi all’ombra.

7 agosto – Tutti guardano a Franceschini. Fraceschini è come quelle statuine che diventano azzurre o bianche al cambiare del meteo, ti dicono se pioverà o se farà caldo. Ora Franceschini è azzurro e i franceschiniani sono dati in grande ascesa. Il passaggio da renziano a franceschiniano è considerato una tappa fondamentale nell’éducation sentimentale del giovane dem. Spuntano i franceschiniani della prima ora. A casa Franceschini si costruisce un nuovo carro, ressa alle porte da cui si entra.

11 agosto – Renzi ai suoi “Mai stato renziano”

14 agosto – Renzi attacca la minoranza, ma questa volta parla ai renziani rimasti sul carro (si erano addormentati e hanno sbagliato fermata)

18 agosto – Aperto a Rignano sull’Arno il museo del renzismo. Polemiche per l’enorme statua del gufo all’ingresso. Renzi rilascia una dichiarazione alle agenzie: “Mai usata la parola gufo, è una mistificazione della stampa che ce l’ha con me”.

23 agosto – Nel corso di una burrascosa riunione, presente Renzi, un busto di Renzi, due foto incorniciate di Renzi e un grande cartonato di Renzi, si decide che sì, forse l’Italicum si può cambiare. Il dibattito è quando: prima del referendum? Dopo il referendum? Passa la proposta di cambiarlo durante: mentre gli italiani staranno votando, sei esperti di leggi elettorali sorteggiati tra i consumatori di bistecche alla fiorentina cercheranno una soluzione.

30 agosto – E’ deciso, il referendum sulla riforma costituzionale si terrà tra il 9 ottobre e il 23 aprile, ma in caso di pioggia verrà rinviato a giugno.

6 settembre – Sono passati esattamente mille giorni dalla famosa promessa “Mille asili in mille giorni”. Matteo Renzi li inaugura tutti in un colpo solo. Sono bellissimi, tutti in Lego con i tetti rossi e le finestrelle.

10 settembre – Dario Franceschini, ministro della cultura, inaugura una grande mostra a Roma. Titolo: “Il gusto della citazione”. All’ingresso campeggia una grande scritta in neon azzurro: #Matteostaisereno

22 settembre – Matteo Renzi convoca una conferenza stampa in cui elenca i suoi successi, quindi nessuno parla per ventisei minuti. Poi si alza e congeda i giornalisti con un sonoro: “Il mio invito è sempre lo stesso: votate No”.

8 commenti »

8 Commenti a “Portiamoci avanti: nascono i comitati del Forse. Renzi: mai stato renziano”

  1. Ormai ci conosco anche su altre galassie,di che pasta è diffusamente il paese,la saga iniziò con il duce,arrivò il lungo periodo del gobbetto,ci fu la breve ma intensa presenza dei garofani con zio Bettino a guidarli,per arrivare all’imprenditore che si è fatto da se,e voi pensate che il bulletto logorroico toscano sarà l’ultimo?

    Illusi,una buona parte del paese se ne inventerà un altro,sennò che Italia sarebbe?

    da Ivo Serentha   - mercoledì, 13 luglio 2016 alle 12:41

  2. Ivo, tu dici che i Renzi passano ma gli Orfini restano?

    da Eparrei   - giovedì, 14 luglio 2016 alle 08:45

  3. @ Eparrei

    I giullari di corte sanno reinventarsi come cambia il vento,ma il particolare grottesco,è che i sudditi sono rimasti tali nonostante le cabine elettorali.

    Quando palesemente la democrazia serve a poco

    da Ivo Serentha   - giovedì, 14 luglio 2016 alle 09:04

  4. La democrazia serve a poco quando è di tipo ‘low cost’ …

    da Marco da Zurigo   - giovedì, 14 luglio 2016 alle 09:55

  5. E’ come imbiancare le pareti con l’acqua di un’alluvione in casa. Di fuori, poi, i treni si scontrano per errori di distrazione collettiva e fra la meraviglia politica e mediatica. Assurdo!… Io vorrei che la Costituzione rimanesse quell’originale. I cambiamenti di una riforma dovrebbero apportare benefici e non dolore. I disastri sociali del nuovo capitolo quinto hanno insegnato tanto in proposito, purtroppo pare inutilmente. Renzi e i renziani (oggi ci sono loro), vivono di chiacchiere, praticamente di allungamento. Gli italiani vorrebbero vivere invece in una società migliore, governata con fatti immediati, concreti e positivi.
    Fuori tema, Infine, azzardo una riflessione personale, ma per me non di poco conto in fatto di democrazia. La Sindaca Raggi non ha vinto le elezioni romane… I fatti stanno dimostrando che le hanno vinte in realtà Grillo, l’erede di Casaleggio, catapultato quest’ultimo violentemente nel cielo del potere, ed un’ipotetica rete di fantasmi . Insieme si prestano a dominare la nostra Capitale… Auguri sindaca Raggi, ne avrà bisogno!…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 14 luglio 2016 alle 10:16

  6. Vittorio, temo purtroppo che ben altri e molto reali fantasmi ‘aiuteranno’ la signora Raggi a dominare … cambiare tutto affinchè nulla cambi … elementare, Watson!

    da Marco da Zurigo   - giovedì, 14 luglio 2016 alle 11:17

  7. Però da un lato vedo che l’autocertificazione “di sinistra” è scomparsa e dall’altro vedo che adesso il CaroLeader (cit.) si presenta in giro molto piùm di prima con il logo PD.

    da david   - giovedì, 14 luglio 2016 alle 11:51

  8. @Marco
    Purtroppo qui da noi l’acchiappafantasmi(Ghostbusters)si fa vivo solo dopo i fatti disastrosi tragicamente compiuti da emeriti sconosciuti al popolino, per lo più facoltosi manipolatori sociali, politici e non. In questo campo quei signori non sanno nemmeno cosa siano la prevenzione e la convivenza civile. Basta pensare che il destino di un treno è ancora affidato in tante linee a semplice binario al solo blocco telefonico, davvero comunque molto sicuro in quanto chiama in ballo contemporaneamente la responsabilità diretta di più persone, ma come in tutte le cose anche in un sistema teoricamente impeccabile un destino crudele prima o poi ci mette lo zampino e butta là una “semplice”, ma micidiale distrazione umana collettiva. La tecnologia di cui oggi possiamo disporre e la relativa ricerca, dovrebbero essere messe a disposizione senza badare a spese soprattutto dei sistemi di sicurezza delle persone e non limitarle di fatto nell’inutilità ludica degli smartphone o delle trappole elettroniche antisociali del traffico al solo scopo di elevare onerose contravvenzioni. (solo per esempio).

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 15 luglio 2016 alle 10:12

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