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Il Cern va ko: la distanza tra Renzi e la realtà non si misura in anni luce

080616primailfattoSecondo una ricerca dell’Università di Uppsala, prendere a merluzzate in faccia per due anni gran parte del tuo elettorato, alla lunga non ti fa vincere le elezioni. La ricerca (563 pagine) è durata tre minuti, il tempo di una telefonata in Italia. Ma basta con le analisi politiche! C’è un’intera società in movimento che marcia verso la fatidica data del 19 giugno. Ascoltiamola!

Psichiatri – l’Associazione Nazionale Psichiatri ha nominato Matteo Renzi presidente onorario. Uno che riesce a dire nella stessa frase “Noi non siamo come gli altri, quando perdiamo lo diciamo” e “Non abbiamo perso” è la miglior pubblicità per la categoria. Il paziente soffre anche della sindrome di sottrazione dell’ego: succede quando uno dice “Ci metto la faccia” e i suoi candidati al ballottaggio rispondono “No, no, per carità!”.

Mondine – A Milano, lo staff di  Beppe Sala si interroga su come conquistare il voto disperso a sinistra. In parole povere, come convincere quelli di sinistra che lui e Renzi sono di sinistra. Le slide sono in preparazione. Molte le iniziative in corso: una mostra su “Stalin, quel brav’uomo”, da tenersi in area Expo per simulare la Siberia, una parata di mondine con canti popolari e l’obbligo di indossare il colbacco per tutti i candidati.

Bunker – Grande impennata del mercato delle ristrutturazioni a Roma. Vista la mappa del voto, con gli elettori Pd concentrati ai Parioli, gli assediati hanno deciso di passare all’azione: rinforzate le porte blindate, praticate apposite feritoie alle finestre da cui lanciare brioches al popolo inferocito, corsa alle provviste per resistere all’assedio, che finirà in ogni caso con il ballottaggio. I resistenti del bunker dei Parioli sono pronti a tutto, anche a reagire violentemente con un fitto lancio di Rolex all’indirizzo delle forze dell’ordine.

Cern – Il Cern di Ginevra, dopo numerose simulazioni, ha definito “Non quantificabile” la distanza tra la propaganda renziana e la realtà. “Avevamo provato a misurarla in anni luce – dice il responsabile dello studio – ma era molto più vicina Andromeda, che tra l’altro è piena di bersaniani”.

Salvini – Esperti di pediatria e psicologia infantile sostengono che la deterrenza non funziona. Dire a un bambino “Mangia la minestra, se no arriva il lupo” non funziona come in passato. Allo stesso modo dire a un elettore milanese “Vota Sala, se no arriva Salvini”, che pare l’argomento migliore a disposizione, potrebbe non funzionare.

Pentagono – Un materiale fortemente distruttivo, che erode le superfici e i partiti a cui viene applicato. Al Pentagono stanno studiando una nuova molecola che non lascerà scampo agli eserciti nemici. Basterà introdurre il nuovo materiale all’interno di un organismo per far scappare molti degli abitanti, militanti, elettori e simpatizzanti, e rovinare definitivamente le strutture. Le ricerche sono ovviamente top secret, ma qualcosa trapela: la sostanza che distrugge gli organismi dall’interno si chiamerà Verdini.

Renzisti anonimi – Boom di iscrizioni per la meritoria associazione di riabilitazione e sostegno. Come si sa, la disintossicazione avviene per gradi, ognuno racconta al gruppo la propria storia e la propria esperienza con il renzismo, e promette di smettere. La motivazione è tutto, in questo campo, per cui ogni renzista anonimo conta i giorni del suo successo (spillette con la scritta: “Non credo più a Renzi da 321 giorni”). Il segreto della disintossicazione sta nella fiducia in se stessi, ma soprattutto nel non essere giudicati per le proprie debolezze: “Mi sono affidato a Renzi in un momento di debolezza, ma ora ho capito che era la soluzione più semplice e sbagliata”. Applausi del gruppo. L’anonimato è fondamentale per permettere una totale sincerità del pentimento, anche se ogni tanto qualcuno grida: “Ehi, ma quello è Rondolino!”

7 commenti »

7 Commenti a “Il Cern va ko: la distanza tra Renzi e la realtà non si misura in anni luce”

  1. “Renzisti anonimi” è un capolavoro. Complimenti.

    da Eparrei   - mercoledì, 8 giugno 2016 alle 08:15

  2. La verità è che i nuovi sistemi elettorali ceati ad hoc dai nostri recenti regimi politici di casta, e imposti al popolo bue per farlo contare sempre meno per una società giusta per tutti, salvaguardando di contro i padri e i figli d’elite economina, sportiva e di spettacolo, non lasciano scelta. I ballottaggi, ahinoi, sono la creatura dei sistemi bipolari o bipartitici dove l’unico scopo è quello di annullare dalla rappresentanza parlamentare i cittadini aventi quegli ideali diversi che, che secondo Costituzione, li avevano appunto convinti ad unirsi in partiti autonomi. Non mi pare questa una buona democrazia. Totti, Benigni e tanti altri, ed in primis i media e la politica un tanto al kilo che li hanno in proposito interpellati, sanno benissimo che al giorno d’oggi alcuni pareri, gettati pubblicamente là, apparentemente per caso, penetrano spesso con forza nelle labili menti ondeggianti nelle ola del menefreghismo generale.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 8 giugno 2016 alle 09:49

  3. Mi sbilancio…Da quel che si vede dopo il primo turno delle comunali,vedremo i ballottaggi,a ottobre facendo dei semplici conti il no a boschi-Verdini pare in evidente vantaggio.Avendo personalizzato il referendum ho idea che un paio di toscani, debbano pensare a qualche altra attività,succede che finalmente si debba sbarcare il lunario esercitando una vera professione.

    Concordo,il racconto dei “renzisti anonimi” è sublime,peccato che a molti italiani dovranno passare necessariamente ad altre associazioni,dopo il caimano e il suo amico,penso che ci sarà spazio per altre novità molto simili.

    La chiamano sindrome da venditore di fumo seriale,basta voltare pagina e ne appare un altro alla porta.

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 8 giugno 2016 alle 10:12

  4. Eh, ma vero il guaio (per loro) dei renzisti anonimi è che sono pochissimi ad essere anonimi.
    Comunque ho già notato serpeggiare tra insospettabili il concetto “è giusto separare il Presidente del Consiglio dal segretario di partito” (PS anche secondo me, ma con una roncola).

    da david   - mercoledì, 8 giugno 2016 alle 10:18

  5. Concordo soprattutto sul “Mangia la minestra”… Da troppo tempo si continua a fare propaganda descrivendo i difetti dell’avversario senza mai reclamizzare i propri eventuali pregi (sempre ammesso che ce ne siano). Alla fine si capisce solo che bisognerebbe votare per “questo” sennò arriva “quello” oppure “quell’altro”. Purtroppo così facendo, alla fine si torna sempre a quello che diceva Gianni Agnelli: “I Presidenti del Consiglio passano, la Fiat resta” ovvero, i conti poi li dovete fare con chi ha in mano il potere economico e “questo o quello” si adeguano…

    da Gianfranco Brambati   - mercoledì, 8 giugno 2016 alle 11:23

  6. E’ anche gia cominciato il Verdini chi ? E Partito della Nazione cosa?

    da david   - mercoledì, 8 giugno 2016 alle 18:42

  7. Il calcio renzista : se la nostra squadra perde alla fine del primo tempo 4 – 0 , il secondo tempo ricomincia da zero a zero. E se alla fine della partita la nostra squadra è di nuovo sotto di quattro goal, non è detto che abbia perso. Semplicemente non siamo soddisfatti …

    da Marco da Zurigo   - giovedì, 9 giugno 2016 alle 00:01

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