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feb 16

Gondolieri, forzisti e persino Passera: tutti in soccorso di Sala

Fatto100216Ora che Giuseppe Sala (Beppe) è ufficialmente il candidato sindaco di Milano per la sinistra, il centro sinistra, il centro-centro-sinistra, il centro, i liberali, gli imprenditori, gli immobiliaristi, i poteri deboli, i poteri forti, e Matteo Renzi (astenute le mondine), può cominciare a comporsi il grande Risiko delle elezioni per il sindaco della capitale morale. Già sul palco del teatro milanese in cui è stato proclamato vincitore delle primarie si intrecciavano piani arditi e spericolate strategie. Esempio? La sinistra voterà per Sala? E se no per chi? E Sala saprà fare ciò per cui è stato incoronato, cioè attrarre i moderati di destra? E la destra saprà fare qualcosa di meglio che candidare a sindaco una specie di Sala in sedicesimo che faccia e dica tutto quello che fa e dice Sala, ma con dietro il sorriso beato del fu Silvio? Tutte domande che avranno risposta in pochi mesi, ma intanto, per portarci avanti col lavoro (siamo pur sempre a Milano…) conviene esplorare la nuova frontiera, cioè il divertente puzzle di liste civiche, liste di fiancheggiamento, gruppi di sostegno, candidature di appoggio e altro ancora. Ecco una mappa possibile.
Gli anti-Sala per Sala – Sconfitti alle primarie ma non paghi, brillano per realismo e pragmatismo e sperano di ottenere buoni risultati con i quali poi condizionare Sala, pur essendo contrari a Sala. Il diabolico piano è di non amare Sala ma di vantarsi il giorno dopo le elezioni comunicando al mondo che se Sala ha vinto è anche merito loro.
Forza Italia per Sala – Spesso la calma è la virtù dei forti, ma nel caso della destra milanese pare più la virtù dei morti. Il geniale intento di presentare un candidato sindaco qualche giorno dopo l’elezione del sindaco (giugno? Ma fa caldo, forse settembre) era suggestiva ma un po’troppo creativa. Dunque, pare, si dice, si mormora, insomma è certo, che la destra presenterà Stefano Parisi, un manager (come Sala), che ha lavorato per una giunta di destra (come Sala), ma senza la medaglietta dorata di Expo. In sostanza una fotocopia sbiadita, che spingerà molta parte dell’elettorato di destra a votare per l’originale (Sala) e non per la copia (precedente: quando al comune di Firenze la destra verdiniana oppose al candidato Renzi un ex portiere del Milan).
I gondolieri per Sala–Essendo una delle proposte forti di Sala ( l’unica che si sappia) quella di riaprire i Navigli, la lobby dei possessori di gondole lo appoggerà senza meno. Si tratta dello 0,0000001 degli elettori milanesi, più di quelli di sinistra con le idee chiare, ma meno dei cinesi.
Corrado Passera per Sala – Se anche la destra milanese avesse per avventura qualche chance di vittoria, ci pensa l’a itante ex-banchiere a distruggerla. Da settimane la città è tappezzata di manifesti con Corrado Passera che dice “Basta con la sinistra”, cioè la stessa cosa che direbbe un candidato berlusconian-salviniano. Vedere la destra fare quello che di solito fa la sinistra (cioè dividersi su due liste contrapposte) stringe il cuore e riempie di speranza. Si tratta in ogni caso di un oggettivo appoggio a Sala.
5Stelle per Sala –Candidando una perfetta sconosciuta, Patrizia Bedori, grazie al voto di trecento militanti, il movimento di Grillo decide in pratica di non giocare la partita milanese, ricordando a tutti che non giocare è il modo migliore per non perdere. Può essere, come dice qualcuno, che i 5Stelle diranno la loro in un eventuale ballottaggio, dividendosi tra chi andrà al mare e chi andrà in montagna.
Sala per Sala – È la componente più forte a sostegno di Giuseppe Sala. Comprende lui, i famigliari, i militanti del Pd che obbediscono alle indicazioni di Renzi, una buona fetta di Cielle, liberali, moderati, ex elettori di destra ed ex assessori della giunta Pisapia in cerca di lavoro.

2 commenti »

2 Commenti a “Gondolieri, forzisti e persino Passera: tutti in soccorso di Sala”

  1. Non so dove abbiano la testa i milanesi in questo periodo,con l’imbarazzante scelta di due manager, almeno uno si presenta giustamente con la dx,l’altro con i suoi scheletrini nell’armadio,Fq si è dato da fare a riguardo nell’ultimo periodo,chissà con quali motivazioni adrenaliniche un ex elettore di Pisapia dovrebbe scegliere costui.

    E se a Milano il candidato 5s non è credibile,a Torino lo è eccome, basta documentarsi,mi auguro che a livello locale non arrivino le disastrose influenze dei guru,pare le stiano studiando tutte per perdere.

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 10 febbraio 2016 alle 10:46

  2. a me fa senso vedere in tv Silvio Berlusconi che parla di corruzione “della sinistra”… possibile che nessuno gli ricordi che lui, Silvio Berlusconi, è condannato a 5 anni di galera in via definitiva per truffa ai danni dello Stato?
    Mamma mia, come è finita in basso l’informazione in Italia…
    (e Passera, che ha fatto fortuna sui licenziamenti e chiusure uffici alle Poste etc, ha messo manifesti “basta con i licenziamenti” – magari c’è anche qualcuno che ci crede, tanto ormai passa qualsiasi cosa)
    Sala? per mia fortuna non ho la residenza a Milano. Purtroppo però nel resto della Lombardia le decisioni si prendono tutte in casa Maroni-Formigoni, quindi non è che si stia meglio. Ahimè.

    da giuliano   - mercoledì, 10 febbraio 2016 alle 11:57

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