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Ho conosciuto Mario Dondero, faceva delle foto splendide (molte per il manifesto), aveva sempre in mano una macchina fotografica d’altri tempi e scattava e tutti ci chiedevamo se c’era dentro una pellicola davvero. Cantava meravigliose canzoni francesi di lotta e di guerra, ma anche d’amore. Era gentile. Era una miniera di racconti e davanti a una sua foto, anche di venti, trent’anni prima, poteva spiegarti come e perché l’aveva scattata, e c’era sempre una storia dietro. Insomma, non si sa mai cosa dire, in queste occasioni. Io dirò che Mario Dondero era un compagno libero e un uomo speciale, e che mi dispiace tanto.
Essendo un appassionato e dilettante di fotografia,c’è il suo sito dove si possono vedere alcune delle sue immagini.
http://www.mariodondero.com/
da Ivo Serenthà - lunedì, 14 dicembre 2015 alle 12:37