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sab
28
nov 15

Cottimo e abbondante: peggio che nei Marines

Fatto281115

Insomma, basta con il Novecento, e “le otto ore vi sembran poche”, chi vi credete di essere, le mondine? Ora, guidata come una trebbiatrice dal ministro Poletti arriva l’idea moderna: pagare a risultato. Una cosa modernissima che si chiama “cottimo”. Nel caso, cottimo e abbondante. Una prassi che cambierà le nostre vite, il linguaggio, i rapporti interpersonali. “A che ora torni, caro?”. “Uh, come sei antica! Ancora legata alle ore! Arrivo quando ho raggiunto il risultato, come impone la nuova etica del lavoro”. “Quindi?”. “Boh, facciamo un giovedì di dicembre, ma non so quale”.
Ecco, niente orari. Preparatevi a un futuro di paste scotte e microonde. Perché ve lo diciamo con una mano sul cuore: in questo modo polettiano di intendere il lavoro, le ore non saranno mai meno, ma sempre di più. Rottamando la paga oraria assisteremo finalmente a una guerra continua con ufficiali e graduati travestiti da capufficio. “Signorina, faccia questi otto miliardi di fotocopie”. “Guardi che io stacco alle sei!”. “No lei stacca quando ha finito”. Di colpo, in ufficio, si finirà di lavorare quando finirà il toner, mai prima. Bello! Sembrerà di essere nei Marines. Del resto il ministro Poletti l’ha detto l’altro giorno: si lavora in un modo nuovo e a lui capita di leggere le mail anche all’una di sabato notte, a letto. Abolendo le ore e puntando ai risultati, un risultato lo si otterrà di sicuro: si lavorerà sempre, giorno e notte, a letto, in macchina, al cinema. La doccia sembrerà l’ultimo rifugio dove si può stare senza tablet o cellulare e forse questo migliorerà la vita: “Caro, ti devo parlare”. “Presto, andiamo sotto la doccia, se no devo finire la relazione e mandarla al capo”. Peccato che accadrà solo per pochi minuti. Ma del resto, pensateci: cosa sono i minuti se aboliscono le ore?

12 commenti »

12 Commenti a “Cottimo e abbondante: peggio che nei Marines”

  1. … e La classe operaia va in paradiso…

    da valentina pasquali   - sabato, 28 novembre 2015 alle 12:28

  2. Ma è già così….questo è il bello!

    da Eugenio "Barbassa" Antonielli   - sabato, 28 novembre 2015 alle 12:44

  3. un chirurgo che ti opera dopo undici o dodici ore di turno: lo auguro di cuore al signor Poletti.

    da giuliano   - sabato, 28 novembre 2015 alle 14:14

  4. fuori tema , ma …ho comprato,oggi, e incominciato a leggere “pagina 99 we”.
    Mi pare che sia veramente una rivista ampia, ben fatta e di godibile lettura.

    da gis   - sabato, 28 novembre 2015 alle 15:33

  5. Credo di averlo già scritto, ma lo ripeto. Al tempo delle discussioni sull’articolo 18 il Corriere della Sera lancò in rete un pdf con le condizioni di tutti i paesi….Cina inclusa! Voce dal sen fuggita. A quello mirano, neanche più i padroni, ma i finanziatori dei padroni, quelli che i soldi ormai li producono pure, imporre una dittatura economica globale attraverso trattati non votati da nessuno, nella quale saremo tutti cinesi.

    da Eparrei   - sabato, 28 novembre 2015 alle 15:55

  6. Prossima tappa il Ttip, successivamente il Tisa…

    da Eparrei   - sabato, 28 novembre 2015 alle 15:57

  7. La paga a risultato ha anche i suoi lati positivi :
    Governo a costo zero, burocrazia a costo zero,
    Banche a costo tendente a zero, giornali a costi irrisori …
    Ministro Poletti, ci ripensi!

    da Marco da Zurigo   - sabato, 28 novembre 2015 alle 17:45

  8. Nel trasporto pubblico c`e` un obbrobrio che credo si chiami pausa operativa. Il tempo trascorso tra una corsa e l`altra non viene retribuito, anche se uno per esempio abita in un altro comune e nemmeno puo` farsi una scappatina al cesso(se proprio dovessimo cercare un senso). Questo governo deve aver ascoltato l`autorevole parere della padrona di un bar in cui ho lavorato che pretendeva di doverci pagare solo le ore in cui qualche cliente era entrato per consumare(in alternativa credo che parallelamente ha quanto ha fatto la mafia, che si e` trasformata in comitato d`affari quando ha capito che la guerra in campo aperto non era conveniente, pure i nazisti abbiano cambiato strategia buttando al rogo le divise e indossando la maschera dei riformisti)

    da diamonds   - sabato, 28 novembre 2015 alle 18:47

  9. Ho una certa età e mi manca poco,almeno spero,per andare in pensione,se non spunta un’altra fornerina piangente o lei medesima ad aumentare ancora gli anni di contribuzione.

    Ma a parte l’inciso,ho una certa pena per le nuove generazioni,dovranno vivere in un ambiente lavorativo sempre più bestiale,con retribuzioni da fame e con la nuova genialata del Poletti al ritorno al cottimo,come dire facile fare i gay con il posteriore degli altri,si metta lui in produzione per 45 anni senza più orari e vediamo quanto resiste il fenomeno.

    Vabbè,sono sempre in attesa delle reazioni dei giovani lavoratori,prima o poi come in una pentola pressione senza valvola di sfogo,il botto pare quasi garantito.

    da Ivo Serenthà   - sabato, 28 novembre 2015 alle 21:39

  10. Ma io questi voglio vederli ad andare a chieder voti a sinistra (col grande argomento che è il M5S ad essere di destra poi…).

    da david   - lunedì, 30 novembre 2015 alle 08:46

  11. Visto che l’orario di lavoro è roba vecchia propongo di applicare i nuovi parametri di cui ciancia Poletti a lui.
    Nominato ministro del lavoro della Repubblica Italiana (non del governo Renzi, soltanto, come usa dire ora) dovrebbe avere come scopo, o con parola moderna progetto, il miglioramento e la difesa del mondo del lavoro.
    Visti i risultati del progetto da lui realizzato, propongo la sua decadenza (licenziamento non si usa più!) e che si faccia pagare dal padronato (c’è c’è ancora il padronato, anche se si nasconde meglio) per il quale ha portato avanti uno splendido progetto: rendere sempre più ricattabile chi lavora o vorrebbe lavorare!

    da dada   - lunedì, 30 novembre 2015 alle 14:37

  12. Ma bollo e targa sulla bicicletta del Senatore PD Marco Filippi ?
    E 3000.00 euro per il contante ? E i milioni alle scuole private ?
    Ma PorchissimoD

    da david   - lunedì, 30 novembre 2015 alle 18:01

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