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26
set 15

Dove sei stanotte – Recensioni, interviste e rassegna stampa

 

Dove sei stanotte4 (2)Qui le recensioni, le interviste, le segnalazioni su e attorno a Dove sei Stanotte

 

 

 

 

 

 

 

Amica (aprile 2015) – La prima recensioncina di Dove sei stanotte, sul mensile Amica. L’ha scritta Pietro Cheli, che glià aveva amato un bel po’ Questa non è una canzone d’amore (qui)

TVsorrisi&canzoni (28 marzo 2015) – Vabbé… sarà per gentile intercessione di Flora De Pisis, ma anche Sorrisi…

Mixtura (3 aprile 2015) – La bella recensione di Massimo Ferrario sul suo sito

Il Fatto Quotidiano (4 aprile 2015) – La recensione di Caterina Minnucci su Il Fatto Quotidiano

La Provincia di Cremona (5 aprile 2015) – Pdf

Pietro Cheli (8 aprile 2015) – Dopo una segnalazione su Amica, ecco la recensione (qui il link)

Contrappunti.it (8 aprile 2015) – La recensione di Simone Luciani

D di Repubblica (11 aprile 2015) – La bella recensione di Benedetta Marietti su D di Repubblica

Antonio Calabrò (12 aprile 2015) – L’ottima recensione di Antonio Calabrò

Valerio Calzolaio (15 aprile 2015) – E’ una specie di autorità sulla letteruatura noir. Recensione

Sette del Corriere della Sera (17 aprile 2015) – La bella recensione di Antonio D’Orrico

Tutto Libri de La Stampa (18 aprile 2015) – La bella recensione di Jacopo Iacoboni

Radio Popolare (18 aprile 2015) – Qui c’è la puntata di Sabato Libri con l’intervista di Bruna Miorelli. (da o’ a 10′ e poi da 30′ in avanti)

Andrea Riscassi (23 aprile 2015) – Qui c’è la bella recensione di Andrea Riscassi

Alfonso D’Agostino (28 aprile 2015) – Ottima recensione dal sito Ma se domani…

Reteregione.it (30 aprile 2015) – Recensione (e intervista di Andrea Rebolino)

Ansa (2 maggio 2015) – La recensiopne di Mauretta Capuano per l’agenzia Ansa

Share Rai Radio Due (2 maggio 2015) – Qui c’è il podcast dell’intera puntata condotta da Gianluca Neri e Daniela Collu

Il Giorno (3 maggio 2015) – La recensione di Antonio Calabrò

La Gazzetta del Mezzogiorno (3 maggio 2015) – La recensione di Mauretta Capuano

Fahrenhet Rai Radio Tre (6 maggio 2015) – L’intervista per “il libro del giorno – Dove sei stanotte”

Letteratitudine (14 maggio 2015) – Il bel sito di libri curato da Massimo Maugeri mi ha chiesto di raccontare il libro…

Radio Televisione Svizzera (17 maggio 2015) – Il video dell’intervista realizzata al Salone del Libro di Torino

Radio Vaticana (28 maggio 2015) – L’intervista di Emanuela Campanile per Radio Vaticana (audio)

Il Giorno (21 giugno 2015) – L’Intervista di Gian Marco Walch

La Gazzetta del Sud (28 giugno 2015) – L’ottima intervista di Francesco Musolino (pdf)

Vorrei (30 settembre 2015) – La bella intervista di Carmela Tandurella

 

12 commenti »

12 Commenti a “Dove sei stanotte – Recensioni, interviste e rassegna stampa”

  1. finito di leggere ed apprezzato ma non c’erano dubbi :

    Carlo Monterossi l’uomo che già ci manca

    PS : che non provochi ansia, però insomma al prossimo …

    da dario   - martedì, 7 aprile 2015 alle 10:31

  2. Caro Alesandro, da qualche giorno ho finito il tuo romanzo e ci tengo molto a dirti che mi ha davvero emozionato (è sciocco e poco macho dire che verso la fine mi sono pure commosso?). Non amo, quasi per principio, gli happy end, ma se non ne avessi trovato uno, mi sarei arrabbiato e di brutto. Certo che non è proprio un semplice e allegro happy end (nell’Italia di Piazza Fontana non si può) e sarebbe stato poco plausibile un successo su tutti i fronti. Ma così, per me, è perfetto. A proposito: tornerà?
    Riepilogando: ho conosciuto le “altre Milano”; mi è piaciuto Oscar “Mr Wolf” Falcone; mi è piaciuto anche (e non poco) il buon Ghezzi; ho riflettuto sul “design della repressione” (sono veneto, non mi ero mai seriamente soffermato sulle sue varietà); mi è piaciuta una cosa che mi ritrovo a fare spesso, ma non ho mai trovata descritta in un libro, ossia il fischiare soffiando tra i denti (che fai fare a Matteo Scipione – ma non dovevi fargli fischiare GunsOfBrixton…) e mi son sempre chiesto che cosa pensi la gente quando mi vede farlo; mi piace come lasci efficacemente una situazione alludendo a qualcosa che tutti in quel momento pensiamo di sapere (la solita storia, p. 123); mi piace p. 146, con il prototipo perfetto delle gambe proprio del Signore); mi è piaciuto anche “lo studio di seduta” (e perdono la tua autocitazione di oggi…) ; mi piace pure il fatto che lo abbiate definito alla radio un noir consolatorio (un po’ ossimorico, ma ci sta). Da ultimo: credevo ci fosse un errore a p. 99, invece ho imparato esiste anche il Rio MaDGAlena.
    Insomma, grazie. Dopo essermi divertito con “Piovono Pietre” (ma unisco dovere al piacere, visto che ne uso un brano per un dettato a scuola e ora non dirmi che ti devo pagare i diritti) e seguirti un po’ dappertutto (adoravo le tue “Figu”), mi sa che dovrò procurarmi sia il tuo libro su Manu Chao che “Questa non è una canzone d’amore” (c’entra pure John Lydon?).

    da Gianpietro   - domenica, 10 maggio 2015 alle 19:41

  3. LO RISCRIVO, L’ERRORE NEL NOME…
    Caro Alessandro, da qualche giorno ho finito il tuo romanzo e ci tengo molto a dirti che mi ha davvero emozionato (è sciocco e poco macho dire che verso la fine mi sono pure commosso?). Non amo, quasi per principio, gli happy end, ma se non ne avessi trovato uno, mi sarei arrabbiato e di brutto. Certo che non è proprio un semplice e allegro happy end (nell’Italia di Piazza Fontana non si può) e sarebbe stato poco plausibile un successo su tutti i fronti. Ma così, per me, è perfetto. A proposito: tornerà?
    Riepilogando: ho conosciuto le “altre Milano”; mi è piaciuto Oscar “Mr Wolf” Falcone; mi è piaciuto anche (e non poco) il buon Ghezzi; ho riflettuto sul “design della repressione” (sono veneto, non mi ero mai seriamente soffermato sulle sue varietà); mi è piaciuta una cosa che mi ritrovo a fare spesso, ma non ho mai trovata descritta in un libro, ossia il fischiare soffiando tra i denti (che fai fare a Matteo Scipione – ma non dovevi fargli fischiare GunsOfBrixton…) e mi son sempre chiesto che cosa pensi la gente quando mi vede farlo; mi piace come lasci efficacemente una situazione alludendo a qualcosa che tutti in quel momento pensiamo di sapere (la solita storia, p. 123); mi piace p. 146, con il prototipo perfetto delle gambe proprio del Signore); mi è piaciuto anche “lo studio di seduta” (e perdono la tua autocitazione di oggi…) ; mi piace pure il fatto che lo abbiate definito alla radio un noir consolatorio (un po’ ossimorico, ma ci sta). Ps: credevo ci fosse un errore a p. 99, invece ho imparato esiste anche il Rio MaDGAlena.
    Insomma, grazie. Dopo essermi divertito con “Piovono Pietre” (ma unisco dovere al piacere, visto che ne uso un brano per un dettato a scuola e ora non dirmi che ti devo pagare i diritti) e seguirti un po’ dappertutto (adoravo le tue “Figu”), mi sa che dovrò procurarmi sia il tuo libro su Manu Chao che “Questa non è una canzone d’amore” (c’entra pure John Lydon?).

    da Gianpietro   - domenica, 10 maggio 2015 alle 19:43

  4. carissimo, in compagnia di carlo monterossi e della banda che puntualmente lo circonda e sostiene si trascorrono ore piacevoli che ci fanno anche sorridere ( xché no ) sulle magagne italiane che da sempre cerchiamo di combattere. al contrario di donna leon che non vuole la traduzione italiana x non farci capire che l’italia ha problemi mentre lo spiega a tutto il mondo, tu riesci a fare agire carlo sul filo e riesci ad arrivare ottimi finali. mi immagino che il seguito sia già in embrione xché maria ti farà inventare qualcosa. (dubbio sul rio madgalena, chissà dov’è). a presto. fabrizio

    da fabrizio   - lunedì, 18 maggio 2015 alle 20:16

  5. Ciao Andrea,
    mi sono divertita moltissimo a leggere il tuo nuovo libro. Ci sono delle pagine in cui non riuscivo ad andare avanti dal ridere. Mi sarebbe piaciuto ritrovare alcuni personaggi che avevo molto amato nel primo libro (i killer deontologici …) ma immagino che nell’economia del racconto era giusto così.
    Non farmi aspettare troppo il seguito
    Grazie

    da claudia   - martedì, 19 maggio 2015 alle 17:24

  6. Buondì, gentile Alessandro. Niente di più ammirevole che un racconto ambientato nella mia Corvetto Town… Un romanzo che risuona a mio parere dell’arguzia di altri grandissimi autori che furono e sono ancora. Ma con una ricchezza di osservazioni tutta tua, su cui c’è di che infiammarsi per la veracità e lo sguardo sempre tenero con cui accompagni i tuoi personaggi…Io ho un debole per il Tarcisio Ghezzi. E scrivi dannatamente bene. Siamo tutti in attesa di tue nuove. Tutti…

    da Antonio   - domenica, 24 maggio 2015 alle 09:03

  7. http://www.51news.it/rubriche/libri/792-delitti-e-intrighi-nella-milano-dell-expo

    Il link con la recensione del libro sul nostro network, nato da poco, ma che sta crescendo ogni giorno.
    Ciao e complimenti!

    da Giovanna   - giovedì, 28 maggio 2015 alle 21:03

  8. Grande Alessandro,

    l’ho finito oggi e mi sono veramente divertito. E’ stata una gradevole sorpresa scoprire che hai dato un seguito a “Questa non è una canzone d’amore”. Ho amato da subito il primo libro, la sua ambientazione e i personaggi. Milano è la mia città, leggere e trovare le zone che conosco viste con altri occhi mi fa sempre un effetto curioso, piacevole. Ma sono le storie che costruisci, il tuo modo di raccontare sempre intriso di humour leggero (solo in apparenza), che adoro. Bello, ho riso come un matto, come poche volte mi capita leggendo un libro. Questo mi è piaciuto anche di più ed ora non mi resta che attendere il tuo prossimo. Grazie, avanti così!

    da Paolo   - sabato, 6 giugno 2015 alle 15:37

  9. Finito di leggere un buon libro di Alessandro Robecchi. Secondo me “Dove sei stanotte” ha un bel ritmo urbano, una accattivante storia inverosimile, e personaggi perfettamente differenti tra loro per caratteri, stile di vita e cultura. Un miscuglio di umanità che mi piace poter almeno leggere.

    da claudiop   - sabato, 27 giugno 2015 alle 05:40

  10. Se la casa editrice mi riconosce un euro per ogni volume che farò comprare o regalerò… tra poco vado a cena fuori, ad agosto riesco a pagarci un viaggio per luoghi esotici, a fine estate smetto di cercarmi un nuovo lavoro.
    Se dovessi twittare una recensione (e non devo perchè non ho un account cinguettante)sintetizzerei così: Storia, storie e personaggi, satira, scoperte. Certi libri ti fanno sentire in vacanza. Questo è un certo libro.

    (ps. scrivo da Palermo: un plauso alla Sellerio editrice: un po’ di campanilismo ci vuole, diamine! altrimenti come si fa a prendersi un po’ di merito altrui se Salvini torna da queste parti…)

    da Giada LC   - domenica, 26 luglio 2015 alle 15:40

  11. complice (forse)la casa editrice sellerio, che è la mia preferita (piccoli libri blu con copertine meravigliose) mi sono lasciata tentare ed ho acquistato “questa non è una canzone d’amore”. stupitissima ed entusiasta ho aspettato con ansia che uscisse il successivo. uscito! come una bambina son corsa a comprare “dove sei stanotte” ed olè festa grande. stasera si inizia!! doppiamente entusiasta e non più stupita.
    ormai una certezza. comprare un libro di Alessandro Robecchi è come affrontare una giornata con l’entusiasmo giusto e leggerlo è come quando arriva Natale! snobbato dai più ma alla fine son contenti tutti!!!! i migliori che ho letto nel 2015. li regalo a tutti i compleanni degli amici a cui voglio bene!

    da nadia   - mercoledì, 21 ottobre 2015 alle 11:16

  12. Ho letto prima “dove sei stanotte” e poi “questa non è una canzone d’amore”,prendo sempre i libri sellerio. ma non conoscevo lo scrittore anche se ho come cugina Mariasilvia Robecchi e ovviamente ho avuto uno zio Ernesto Robecchi. Io sono molto dispersiva e divagante mi sperdo spesso quando parlo con i miei figli, quindi ho trovato lo scrittore che fa per me, mi raccomando Robecchi…scrivere, eh

    da marina   - sabato, 14 novembre 2015 alle 13:30

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