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ago 15

I tormentoni dell’estate: la suora che fa lap-dance e la sinistra meno sinistra

Fatto120815Un fenomeno che non si riesce a spiegare, che la scienza non sa decifrare, che nemmeno i maghi e i veggenti riescono a interpretare. Come mai, dannazione, invece di cliccare sulla notizia “Suora diventa lapdancer” o sul titolo “Cane lupo di Taiwan sa le tabelline”, gli italiani si siano letti avidamente il carteggio Staino-Cuperlo, una cosa che pesa sulla società italiana come un documentario sull’accoppiamento delle lumache. Masochismo estivo, probabilmente, o meglio ancora un portato delle molte sfumature che si vendono in libreria: “Caro, questa sera ti frusto con il gatto a nove code”. “No, tesoro, fammi più male ancora, leggimi la lettera di Staino a Cuperlo”.
In ogni caso, e al netto dello scambio epistolare tra un gigante della satira (Cuperlo) e un titano del renzismo (Staino), è il caso di dedicare qualche riflessione al succo della questione. E cioè al fremente dibattito su cosa sia di sinistra e cosa no, una questione davvero entusiasmante, un dibattito che sarà apprezzatissimo, per esempio, dagli schiavi che raccolgono i pomodori nei campi pugliesi morendo nelle piantagioni come nell’Alabama dell’800.
Se ci pensate, è il modo migliore per parlare d’altro, per spostare la discussione dalle cose vere (che so, i tagli alla sanità, Confindustria che applaude, lo sconto agli evasori fiscali, una legge sul falso in bilancio peggiore di quella che fece Berlusconi, cosucce cosi) a un piano aleatorio e teorico, dove vale tutto. Da qui l’entusiasmante diatriba su siamo di sinistra, no, non lo siete, lo eravate, ma solo un po’, sui bordi, anzi no, eccetera eccetera, con tutte le varianti del caso: niente ci verrà risparmiato. Dopo le interessantissime discussioni sulla prova costume, ecco le schermaglie sulla “prova sinistra”.
Disse Matteo Renzi nel febbraio del 2014, quando ancora pareva un burbanzoso innovatore che avrebbe rottamato il passato cinico e baro, che il suo era “Il governo più di sinistra degli ultimi trent’anni”, che ancora oggi – dopo che ne ha dette migliaia – resta la sua battuta migliore. Poco più di un anno dopo, quel governo così di sinistra proponeva nella stessa settimana un taglio delle tasse sui profitti delle imprese (non sul lavoro, non sugli investimenti, non sulle vite dei cittadini, no, no, proprio sui profitti) e contestualmente un taglio della sanità pubblica. Ora, per convincere tutti che questa sia una cosa di sinistra ci sono molte strade: dall’ipnosi di massa alla distribuzione di pasticche lisergiche. Si sceglie invece una strada più tortuosa: attaccare la sinistra del Pd dicendo che non capisce il senso profondamente di sinistra di tutto questo. La sinistra Pd, dal canto suo e parlandone da viva, gioca il ruolo delle cantanti liriche nelle opere più entusiasmanti, cioè canta per un intero atto “Muoio… muoio… ah, guardate come muoio, me tapina… muoio”, e così avanti per giorni e giorni, senza morire mai, senza andarsene mai e soprattutto votando con il partito quando ce n’è bisogno, salvo rari casi. La stessa sinistra Pd che oggi si fa alfiere e portavoce della “sinistra” è quella che votava compatta il governo Monti, la legge Fornero, il pareggio di bilancio nella Costituzione. Insomma, c’è un concetto di sinistra molto variabile e ballerino, che si sventola oggi sì, domani no, dopodomani vedremo cosa ci conviene, e la sensazione è che possa passare qualunque porcata galattica purché la si dica “di sinistra”. Intanto, negli ultimi trent’anni la forbice tra rendite e profitti e redditi da lavoro si è allargata a dismisura: i ricchi sono più ricchi e i poveri più poveri, ma di questo – che è l’unico argomento su cui tessere una teoria di sinistra ai tempi del colera – non si occupa nessuno. Uff, che noia… uff, che palle. Vuoi mettere leggere cosa ne pensa Staino?

12 commenti »

12 Commenti a “I tormentoni dell’estate: la suora che fa lap-dance e la sinistra meno sinistra”

  1. Un pezzo molto bello, significativo e “simpatico” e continuerei a ridere se l’argomento lo consentisse, ma la “cosa” è seria, alquanto, di conseguenza non resta che continuare ad interrogarsi sull’unico dilemma che una persona sana di mente pò porsi in questo preciso momento storico: ” Ma tutto questo quando finirà?”. Ho 40 anni, ho l’età per cui ho vissuto in pieno la Decadenza, la Neodecadenza globale che in Itaia assume caratteri ancora più calcati. non vedo margini di risalita, almeno non nei prossimo 50 anni….e allora sarò abbastanza vecchio per dire che quando avevo 20 anni questo era un mondo migliore, pieno di difetti, tutti rimediabili…poi la rinuncia…e forse nuovi pianeti ….cordialmente
    Luca Criscuoli (un attento e compiaciuto lettore)

    da Luca   - mercoledì, 12 agosto 2015 alle 09:12

  2. Soprattutto non è di certamente di sinistra un giornale che grazie a magheggi amministrativi e legislativi è riuscito ad addebitare all’intera comunità 92 milioni92 di euro…..Chiaramente a Staino, che ci pubblicava prima e dopo,la questione deve risultare risibile….

    da Eparrei   - mercoledì, 12 agosto 2015 alle 10:54

  3. …però, adesso che mi ci fai pensare… trent’anni? Craxi, De Mita, Amato, Berluskaz, Dini, – ah no, c’è Ciampi. Ciampi è di sicuro più a sinistra di Renzi. Per il resto, boh, solo un analfabeta della politica può dire che c’è stata la sinistra al governo in Italia negli ultimi trent’anni. C’era ancora il PCI, ma non era al governo. Certo che se si pensa a Enrico Berlinguer- ma Renzi era nella Dc, poi nel PPI. (De Mita veniva definito come parte della sinistra Dc, forse è questo che intende?)

    da giuliano   - mercoledì, 12 agosto 2015 alle 14:09

  4. concordo con Luca , è un articolo bello , ironico , ma purtroppo amaro. Chi mai avrebbe pensato che avremmo avuto un pessimo governo di destra con il logo PD.

    da gis   - mercoledì, 12 agosto 2015 alle 17:18

  5. Lascerei l’anziano satirico alla sua arte parecchio di partito, e consiglierei di unire tutte le forze progressiste nel concentrarsi verso politiche sociali, quelle che eviterebbero macellerie sociali e leggi vergogna.

    Ma ci riusciranno dopo decenni di tentativi andati a male? Che scommessa vero?

    da Ivo Serenthà   - mercoledì, 12 agosto 2015 alle 19:00

  6. Sempre pezzi di grande spessore, anche se duri. Propongo di guardare ogni tanto anche a qualcosa di buono che si muove a giro. A Firenze, per esempio, ci sarà un’assemblea di tutto il personale della scuola al Teatro tenda il primo giorno di scuola con sciopero di quattro ore contro le politiche governative sulla scuola. Qui siamo arrivati a cose “ben strane” come una circolare della scorsa primavera dell’amministrazione postrenziana (?!?) che, di fronte a una mobilitazione contro l’appalto della scuola materna da parte di un movimento che si chiama “l’infanzia non si appalta” (vedi facebook) ha PROIBITO l’affissione di manifesti, volantini striscioni su muri interni ed esterni della scuola, comprese cancellate e porte……..,se non provenivano direttamente dall’amministrazione!
    E allora il movimento ha portato nelle piazze, nei giardini della città tutto quello che era vietato con grande creatività ed è cresciuto. Pià di metà delle scuole materne hanno visto appaltate le ore pomeridiane con rottura di ogni progetto di unità didattica e conseguenze varie, ma vedremo cosa succede alla riapertura della scuola.
    Forse la cura renziana, durata più a lungo a Firenze che nel resto dell’Italia, sta facendo nascere i giusti anticorpi! E’ una speranza per tutti noi; dall’altronde la sinistra può rinascere solo dalle lotte, con gente che si impegna su obiettivi reali e capisce nella pratica sociale cosa è di sinistra e cosa non lo è per niente.
    Comunque grazie a Robecchi che ci tiene svegli ed attenti e ci offre pagine da condividere; questione di sopravvivenza quotidiana per resistere e lottare contro questo sfascio.

    da dada   - mercoledì, 12 agosto 2015 alle 20:45

  7. Io che sono uscito dall’ultima guerra non riesco a rimpiangere nulla di quel passato all’infuori della giovane età che mi dava sempre l’estro di trovare le soluzioni in ogni occasione difficile… Per il poveraccio non c’era rimasto nulla, i solfanai erano gli unici ad avere il lavoro assicurato, gli zingari stagnavano padelle e pentole rotte, mentre i ricchi erano diventati più ricchi. Strani scherzi della guerra. Poi rispuntò fuori la sinistra, quella vera, e le cose cominciarono a cambiare riportando non senza sacrifici un equilibrio abbastanza accettabile nella società. E poi ancora vennero Occhetto e Veltroni fino a giungere alla promiscuità politica attuale. Solo nel seno di questa promiscuità poteva materializzarsi una società renziana. Non ho nulla contro Renzi, ma appena lo sento parlare mi aspetto di sentire l’urlo di una sirena di un’ambulanza che lo porti via. Ma vi pare che i suoi discorsi siano destinati a persone adulte e con un minimo di senso logico?… Lui non moltiplica i pani e i pesci, non tramuta nemmeno l’acqua in vino, fa molto di più: moltiplica i quattrini e promette di distribuirli a iosa… Mah!… I comizi improvvisati da chiunque, spesso in piedi su uno sgabello, per esempio come quelli tenuti al London, Hyde Park, Speaker’s Corner, possono dare l’idea del pensiero che mi balza nella mente quando sento parlare dei miracoli promessi dal nostro Presidente del Consiglio. Il parere di Staino sulla sinistra, mi mancava proprio!… Non so se ridere o piangere.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 13 agosto 2015 alle 00:54

  8. Beh Giuliano (post nr. 3)

    Hai saltato forse l’unico quinquennio in cui il centro sinistra ha governato davvero (1996/2001)…
    Il governo Prodi (con Bindi alla Sanità e Bersani all’Industria, se non ricordo male) fece scelte economiche che possiamo definire congrue; poi, è andata come è andata: la genialata di Bertinotti, D’Alema…) ma io lo ricordo con grande rimpianto, visto (e vissuto) cosa è successo dopo… ;-((

    da degiom   - giovedì, 13 agosto 2015 alle 09:32

  9. Prodi era con Ciampi :-)
    li avevo messi insieme, con Ciampi ministro dell’Economia si era anche riusciti a ridurre di un tantino il debito pubblico… Comunque sia, un dc e un azionista del 1945.

    da giuliano   - giovedì, 13 agosto 2015 alle 12:21

  10. buono come al solito, il Rob.

    però c’è un punto che non c’entra. si può criticare la politica economica del governo, certo, ma non scambiare “ricchi + ricchi, poveri + poveri”, risultato degli ultimi 30 anni coerente con l’evoluzione mondiale, come prova che non esiste la sx in Italia.

    la concentrazione della ricchezza è un fenomeno globale, che trova fondamento nell’assenza di qualunque forza a contrappeso della rivoluzione conservatrice; dipenderà mica dalla prematura morte di Berlinguer, che pure qualcosa in + per l’Italia avrebbe fatto.

    ora l’occasione è arrivata. si chiama Picketty, bisogna investire culturalmente e politicamente su quello che dice.

    e qui veniamo alle mancanze di Rob.
    va bene criticare Renzi, ma proposte? mettiti pancia a terra sul saggio del francese, spremine proposte concrete e satira x l’ottimo Crozza e dai una sponda di sx a chi vota Renzi per non votare il matteo peggiore o il terribile insetto parlante…

    qui si parerà nobilitate. a disp per collaborazioni, se necessitate (poco tempo, solo avventure culturali interessanti, no perditempo..)

    un abbraccio

    glk

    da glk   - giovedì, 13 agosto 2015 alle 13:15

  11. Ecco Alessandro, hai detto bene, scriviamo cose di sinistra … e sorvoliamo Renzi and friends
    Per esempio parliamo del diritto al lavoro, alla salute , all’educazione, alla casa …
    Potremmo anche aggiungere l’inalienabile diritto della classe operaia allo smartphone …

    da Marco da Zurigo   - giovedì, 13 agosto 2015 alle 23:25

  12. Leggo spesso il suo blog sul fatto quotidiano e dopo aver letto questo glielo devo proprio dire, ma quanto è bravo?
    Il fatto di convidere le stesse opinioni aiuta, certo, ma il suo modo di scrivere è piacevolissimo e si riesce persino a sorridere di quello che ci sta capitando.

    da rita   - venerdì, 14 agosto 2015 alle 21:24

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