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feb 15

Jim Morrison non l’avrebbe mai detto (note in margine a una piccola, innocua gaffe)

Faccio una premessa. Si parla qui di una cosa molto piccola, un dettaglio, un minuscolo incidente, una gaffe. Divertente, sì, ma niente di che. E però spesso le gaffe dicono, rivelano involontariamente e dunque sì, partiamo da una piccola gaffe.
Il fatto. Direzione Pd, tanti bei discorsi (anche sensati), un po’ di propaganda e di automotivazione (com’è giusto che sia), un bel discorsetto di Renzi e, nel discorsetto, qualche notazione sulla “narrativa” e la “narrazione”, un vecchio pallino del Caro Leader. Tutto bene. Quando però prende la parola il sottosegretario Gianclaudio Bressa, ecco la sbandata. Bressa cita Jim Morrison (il meraviglioso cantante dei Doors), lo cita come “Un grande pensatore del secolo scorso, anche se sottovalutato”, e gli attribuisce una frase: “Non esiste la verità, ci sono solo storie”.
Mah, vabbé, c’è il video qui sotto, vedete voi.

Non posso negare: la mia anima rockettara ha avuto un fremito e mi sono rivisto ragazzino, quando scrivevo i miei primi articoli di critica musicale su L’Unità, quando chiacchierando con i vecchi compagni – capi, futuri colleghi, tipografi – mettevo tra i pensatori del ‘900 John Lennon, Bob Marley, Dylan (ovvio) e loro mi mandavano allegramente a cagare. E ora ecco, Jim Morrison! Perbacco! Ma allora, mi sono chiesto, perché mi viene una gran voglia, stavolta, trent’anni e passa dopo, di mandarli a cagare io?
Forse questo può spiegare perché:

TweetNicodemoMorrison

Già, perché quella citazione di Jim Morrison diventava una medaglietta e un’autopromozione che traduco in poche righe: visto come siamo moderni? Visto come ci rinnoviamo? Cantanti, serie tv, film che puntano all’Oscar. Siamo o non siamo smart? Siamo o non siamo “nuovi”? Ecco, questo mi suonava: prendere una citazione superpop (wow! Il grande Jim!), servirsene strumentalmente per dire qualcosa che, naturalmente, a Jim Morrison non sarebbe mai passata per la testa (specie per riferirla all’Italia del 2015, lui che è morto nel ’71).
Ma poi.
Ma poi qualcuno (quei cattivi de Il fatto Quotidiano) si accorge – forse per immensa cultura, forse perché ha provato a inserire in Google la citazione – che quella frase non è di Jim Morrison, ma di uno scrittore americano vivente, Jim Harrison. Cos’è successo? Uno spin doctor distratto o svogliato? Un intoppo nel wi-fi per cui non si controlla Wikipedia? Non lo sapremo mai, ma niente mi toglie dalla testa che non tanto la frase era importante nel discorso del sottosegretario Bressa, ma il suo (presunto) autore. Wow! Jim Morrison! Che tipi beat!
Che poi, tra l’altro (notazione in margine), quella frase (“Non esiste la verità, ci sono solo storie”), cavata così dal suo contesto (che non conosco, non ho letto Jim Harrison) non è né “molto forte” né “molto bella”, ma solo una frasetta ad effetto piazzata lì. Forse per stupire. E’ una cosa che si è già notata nella comunicazione renziana: un insieme di frasette, mezze citazioni (certe volte persino giuste), cose da baci Perugina, estrapolare e messe lì come piccole caramelle di saggezza, le praline dell’ovvio (come le chiamò Crozza).

renzini

Come si vede, solo una piccola storiella, un minuscolo aneddoto, una gaffe inoffensiva. Ma come diceva il grande filosofo svizzero Henri-Frédéric Amiel*: “Un errore è tanto più pericoloso quanta più verità contiene”.

*Io non sapevo nemmeno che esistesse, Henri-Frédéric Amiel, ma ho trovato la sua frasetta su Wikiquote.

5 commenti »

5 Commenti a “Jim Morrison non l’avrebbe mai detto (note in margine a una piccola, innocua gaffe)”

  1. Me li ricordo i tuoi pezzi. Belli come questo post.

    da marco fiorletta   - martedì, 17 febbraio 2015 alle 16:24

  2. mah, che dire se non “oh show me / the way / to the next / whisky bar…”
    così mettiamo insieme Brecht e Jim Morrison (Alabama Song, dal primo lp dei Doors – lo dico per i distratti, Brecht e Weill)
    (oh, don’t ask why…)

    da giuliano   - martedì, 17 febbraio 2015 alle 16:54

  3. Te la sei legata al dito per trent’anni … una cosa da record Guinness :-))

    da Marco da Zurigo   - mercoledì, 18 febbraio 2015 alle 00:36

  4. Marco, ahahahahah! naturalmente non inbtendevo questo… anche se ammetto un po’ di nostalgia per quando i dirigenti del partito leggevano più Gramsci (almeno loro) e guardavano meno House of Cards…

    da Alessandro   - mercoledì, 18 febbraio 2015 alle 08:43

  5. Già … bello quel ‘almeno loro’ in parentesi :-)

    da Marco da Zurigo   - mercoledì, 18 febbraio 2015 alle 15:41

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