Salvini ha consenso perché va in tivù, o va in tivù perché ha consenso? Oppure si scopre che alza gli ascolti in tivù e quindi lo chiamano in tivù, e poi aumenta il consenso? Oppure, cresce nei sondaggi e va bene anche in tivù, due cose separate tra loro, che miracolosamente si ritrovano in camerino e si sposano, e così aumenta il consenso e lo chiamano in tivù? Vedete? Non se ne esce, e il dibattito su politica, consenso, tivù, responsabilità dei media è anche un po’ sfibrato dall’uso e fa cascare le braccia. Restano i dati certi: Salvini sta sempre in tivù, tipo previsioni del tempo, indossa magliette-slogan, fa no con la testa quando parlano gli altri, dice io non l’ho interrotta, cambia discorso quando è in difficoltà, dice tre cose precise, sempre quelle, nemmeno geniali. Ora richiedo: Salvini ha consenso perché va in tivù, o va in tivù perché ha consenso? Ecco non lo so. So che non ci fanno un figurone da vantarsi né la tivù né il consenso
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Silvietto ormai è decotto, Fini bruciato e sparse le ceneri al vento, alla destra becera serve una figura della provvidenza (splendido anche l’altro articolo di oggi).
Per certi versi sembra la prima campagna elettorale di Silvietto con il rappresentante di nessuno sempre in onda a reti unificate e sempre con inquadrature benevole; per altri versi mi sembra di rileggere i quotidiani del 1920, che alla faccia della modernità alla fine i messaggi e gli atteggiamenti sono quelli.
da nik - mercoledì, 19 novembre 2014 alle 11:40
Non so quanto c’entra con il post, ma a mio parere quando si pensa a Carlo Tavecchio presidente della federcalcio si capisce molto del Salvini politico e del suo consenso.
La realtà fuori è così
da david - mercoledì, 19 novembre 2014 alle 11:58
contrordine compagni, la realtà fuori è cambiata, la UIL aderisce allo sciopero generale (dica il candidato quali e quanti governi sono stati così di sinistra da subire uno sciopero generale della UIL)
da david - mercoledì, 19 novembre 2014 alle 15:59
L’utopia della Lega è ormai nota a tutti. Il bisogno delle TV di avere buona audience ad ogni costo anche per programmi di bassissimo livello culturale è noto a tutti. Il desiderio dei due Matteo nazionali di avere visibilità in qualunque occasione in ogni attimo del giorno è addirittura arcinoto a tutti. Via libera quindi al soddisfacimento mediatico del malapancismo italico… Quello che invece non è ancora noto, alle TV in primis e subito dopo ai due Matteo nazionali, è il giramento di cabasisi che si verifica in molti italiani quando vedono sul video questi ultimi due instancabili personaggi perfino in trasmissioni del tipo la raccolta dell’ottima pera volpina di Brisighella.
da Vittorio Grondona - mercoledì, 19 novembre 2014 alle 16:14
volevo solo dire che in questo momento ho acceso la tv su Rainews esattamente nel momento in cui la giornalista parla delle previsioni di voto per salvini
da paola - mercoledì, 19 novembre 2014 alle 23:37
Ricontrordine compagni, tuìtta il segretario che “Camusso e Salvini sono due facce della stessa medaglia”
sig. Robecchi io tornerei alla prima linea
da david - giovedì, 20 novembre 2014 alle 10:35
no ma è bellissimo, il segretario del più grande partito di sinistra scrive “Rispetto per il diritto costituzionale allo sciopero” e subito dopo via agli sputtanamenti di sindacato e scioperanti.
Tipo “se non fosse per la Costuzione, mannaggiallei”
da david - giovedì, 20 novembre 2014 alle 11:04