La data è maggio 2014, il documento si intitola “Proposte per il mercato del lavoro e per la contrattazione”, è lungo 14 pagine e potete trovarlo facilmente sul sito di Confindustria. Lettura interessante. Per esempio a pagina 7: “Limitare la tutela della reintegrazione ai casi di licenziamento discriminatorio o nullo e prevedere tutela indennitaria”. A pagina 8, invece: “Rendere più flessibile la nozione di equivalenza delle mansioni”. E nella stessa pagina: “Aggiornare la disciplina dei controlli a distanza”. Tradotto in italiano: abolizione dell’articolo 18, possibilità di demansionare i lavoratori e via libera ai controlli elettronici. In pratica è il Jobs Act, scritto con sei mesi d’anticipo sulla presentazione al Parlamento, la legge sul lavoro stilata da Confindustria, presa, copiata e votata. Per sapere quanto gli imprenditori guadagneranno per questa consulenza legislativa, basta aspettare l’applicazione del Jobs Act. A occhio e croce, parecchio.
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Senza contare quanto guadagneranno dalla delegittimazione del sindacato (o meglio della CGIL) e dall’eliminazione del concetto di sinistra nella politica del PD ed è questo secondo me il maggior regalo di Renzi alle destre.
Il PD è già diventato come il PSI di Craxi (non mi riferisco all’onestà, per essere chiari), di cui nessuno ricorda un’idea socialista, e alla fine un po’ mi dispiace.
da david - venerdì, 28 novembre 2014 alle 09:56
Un paio d’anni fa ho partecipato alla stesura di un documento della Cgil Scuola. Con i colleghi chiedevamo l’assunzione di tutti i precari della scuola e anche una maggior attenzione per l’edilizia scolastica.
Con i precari qualcosa si sta muovendo davvero, è una operazione complicatissima e l’aiuto dell’Europa male non fa. Nella scuola dove lavoro stanno ristrutturando i soffiti coi soldi stanziati dal Governo. C’è voluto un po’, e non per colpa dell’esecutivo, ma ora ci siamo. Tra qualche settimana insegnerò in un’aula più sicura per me e per gli alunni. 2 desideri di quel documento sono stati accolti. C’è molto da fare ma la direzione non è sbagliata. Che fa ora, un corsivo sulla subaltenità del Premier alla Cgil?
Le cose che scrive, mi scusi, a volte sono di un’ottusità disarmante… Sembra che lei stia recitando una parte, che voglia a tutti i costi essere fedele a un ruolo che si è scelto. Una specie di maschera della commedia dell’arte. Le cose, a volte, un po’, cambiano…
da Giusy - venerdì, 28 novembre 2014 alle 13:58
Confindustia non è sicuramente di fede marxista. Ma sa fare i propri calcoli. Così se investe in macchinari ( il famoso capitale costante C), deve per forza ridurre i costi del personale (parte essenziale del famoso capitale variabile V). In modo che il pluslavoro diviso la somma di C e V (il famosissimo profitto) non diminuisca ma anzi aumenti.
Il Jobs Act serve a nient’altro che a questo.
Qualcuno ricorderà la famosa legge del declino tendenziale del saggio del profitto.
Lo so, parole vecchie … ma avete qualcosa di meglio?
da Marco da Zurigo - venerdì, 28 novembre 2014 alle 18:38
nel frattempo, a dimostrazione di un timing perfetto, chi aveva intenzione di assumere aspetta di vedere la versione ufficiale pubblicata in gazzetta, nell’ipotesi di farlo nelle migliori condizioni. Geni
da diamonds - sabato, 29 novembre 2014 alle 11:23
carramba che sorpresa!
da mario - sabato, 29 novembre 2014 alle 17:44