Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
mer
19
nov 14

Cara Provvidenza, può smettere di mandarci i suoi uomini? Grazie

Ora cercate di capire, non mi intendo di queste cose così grandi, e dunque sono in imbarazzo. Ma volendo scrivere una letterina alla Provvidenza, come si fa? Gentile signorina Provvidenza… mi pare troppo intimo e informale. Egr. Dott.ssa Provvidenza potrebbe andar meglio? Fare l’amicone con un Cara Provvidenza? Insomma, penseremo all’intestazione. Quando al testo, breve, conciso, diretto, l’avrei qui pronto:
“Gentile signorina Provvidenza, ma la potrebbe smettere, una buona volta, di mandare uomini suoi quaggiù?”. Ecco fatto, due righe, poi vediamo che succede. Perché qui, in effetti, saremmo un po’ stufi di ‘sta faccenda degli uomini della Provvidenza. La inventò un papa, questa formula un po’ ardita, era Pio XI e parlava di Benito Mussolini, il che apre due scenari: uno, si sbagliava di brutto (assai probabile); due, ‘sta signorina Provvidenza fa degli scherzi da prete mica male. Dopodiché, siccome non è che qui si brilla di fantasia incontenibile, abbiamo avuto decine di uomini della Provvidenza, tutti chi più chi meno, portatori di consistenti disastri. In un eccesso di sadismo, per dire, la Provvidenza ci mandò Berlusconi, uno tra l’altro che andava in giro a dire fregnacce meravigliose come unto dal Signore e cose così. Benissimo. Il fatto è che tutta la letteratura sacra e profana sulla Provvidenza dice che poi alla fine, quando le cose si mettono male, ci pensa lei. Invece qui, nella vita reale, tocca pensarci noi, e gran parte del lavoro consiste nel convincere tutti che l’ultimo uomo della Provvidenza non era poi così provvidenziale.
Ora che ci troviamo di fronte a un nuovo uomo della Provvidenza, il Renzi del partito pigliatutto, dovrebbe, a rigor di logica, prevalere la prudenza. Insospettisce questo ossessivo parlare al futuro, per esempio, mentre il presente incombe piuttosto minaccioso. Oppure constatare che dove ci sono eventi negativi, dai fiumi esondati alle crisi industriali, lui non c’è mai, mentre invece salta su come un Misirizzi non appena c’è qualcosa di bello da annunciare. Niente tweet sulle botte in piazza, per dire, o sul territorio ferito, ma un bell’hurrà per l’atterraggio sulla cometa. Una specie di Provvidenza sfiga-free, diciamo. Naturalmente in una truffa le parti sono due, e spesso c’è un concorso di colpa. Insomma, sbaglierà la signorina Provvidenza, ma anche quelli che ci credono ogni volta un po’ se lo meritano. All’uomo della Provvidenza due-punto-zero, per esempio, nessuno fa seriamente opposizione se non, si direbbe, la realtà delle cose. Spesso la distanza tra questi uomini provvidenziali e la realtà è piuttosto ampia, ed essi hanno tutti un tratto in comune: tendono a vedere le cose meglio di come non siano, o a negare le difficoltà, o a indicare luminose prospettive, ma dopo, se li lasceranno lavorare. E vabbé, uno aspetta, manzonianamente, la Provvidenza. Ma poi, ci si chiede: non si potrebbe a un certo punto tirare una riga e fare due somme? Per dire, che so, un anno, due, e poi confrontare le promesse fatte con le cose successe? Per esempio, che so: tutti i diritti per tutti che devono arrivare, come il sussidio di disoccupazione, o “lo Stato che ci pensa lui” quando uno perde il lavoro, esattamente quando arrivano? Sei mesi? Un anno? Si metta una scadenza (“Mantenere le promesse entro…”) e poi si valuti se la Provvidenza ci ha mandato, per caso, quello giusto. Da consumatori abituali, avere la data di scadenza sulla confezione dei futuri uomini della Provvidenza sarebbe già qualcosa.

4 commenti »

4 Commenti a “Cara Provvidenza, può smettere di mandarci i suoi uomini? Grazie”

  1. La scadenza dovrebbe essere quella dei 1000 giorni (ma da quando cominciano?). Ma non basta nemmeno questo. Qualcuno aveva messo per iscritto il “patto con gli italiani”: “Se non avrò realizzato entro 5 anni almeno quattro punti su cinque, non mi ricandiderò!”. Alla fine dei cinque anni, lo stesso firmatario affermò che aveva realizzato quattro punti e mezzo su cinque (tra cui un milione di posti di lavoro ed il ponte sullo stretto di Messina, la cui metà fa bella mostra nelle foto scattate dai turisti), alla faccia della realtà. La verifica dovrebbe essere demandata ad un arbitro esterno. Che ne dite della signora Merkel? o del signor Katainen? Oppure alla Corte dei Conti della Mongolia?

    da Confucius   - mercoledì, 19 novembre 2014 alle 10:15

  2. Più di un uomo della provvidenza, noi avremmo bisogno di un uomo della previdenza per via del sano principio che è meglio prevenire che curare. La provvidenza che ogni tanto cita chi della provvidenza non ha bisogno è appunto lo stratagemma virtuale migliore per indurrre alla rassegnazione il popolo bue. Renzi, per esempio, esercita la sua scaraventata in politica allo stesso modo del predicatore che dall’alto del pulpito tuona verso il pollaio dei fedeli la futura ipotetica felicità del Paradiso, a loro destinato per default proprio a compensazione dei disagi terreni subiti… Probabilmente sarà anche così, nel senso che i poveri entreranno più facilmente dei ricchi nel Regno Eterno della felicità, ma potrebbe essere anche che anche nell’al di là il poveraccio sarà sempre poveraccio e troverà alla destra dell’Onnipotente il solito unto con privilegi di felicità migliori dei suoi… Quien sabe?

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 19 novembre 2014 alle 12:34

  3. Che la divina Provvidenza ci mandi contemporaneamente due uomini provvidenziali con lo stesso nome Matteo è un fatto mai avvenuto nella storia umana.
    Gli atei rivedano la statistica, i credenti si preparino al giudizio universale ed gli esoterici trovino conforto nelle energie positive.
    Le teste di cavolo possono rallegrarsi …

    da Marco da Zurigo   - mercoledì, 19 novembre 2014 alle 18:58

  4. Sempre bella la gag dei legnanesi quando il papâ della mabilia colombo s’ingarbuglia e parte con il suo …la previdenza!… E tutti i parenti in coro lo correggono ridendo…la provvidenza!… Visto che si parla di gente incastrata nel futuro (matteo), visto la provenienza della famiglia colombo, la lettera la intesterei: gentile sciura previdenza … Magari la smette di mandarci uomini raccomandati da lei

    da mario   - mercoledì, 19 novembre 2014 alle 21:44

Lascia un commento