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mer
22
ott 14

Per pagina99, Piede Libero di oggi. La Finanziaria dei due moschettieri

Come i grandi feuilletton dell’800, anche la legge di stabilità esce a puntate: non passa giorno che non si scopra qualche novità. Ma se i grandi romanzi d’appendice uscivano sullo stesso giornale, qui bisogna rincorrere le puntate dove capita. Possibile che un premier tenga una conferenza stampa istituzionale per illustrare la manovra e si “dimentichi” (ops!) di presentare una norma come il bonus bebé? Possibile che vada poi ad annunciarla in tivù ospite di un programma popolare? E possibile che in quello stesso programma (pubblico anziano e famiglie, il target ideale) si “dimentichi” (ops!) di comunicare il pagamento delle pensioni il 10 anziché il primo del mese? Nel feuilleton economico di Renzi escono in prima pagina i capitoli di cui vantarsi, con l’autore che si pavoneggia, mentre capitoli più impopolari bisogna scoprirli altrove. Finisce che il lettore perde il filo, come se Dumas, dei Tre moschettieri se ne fosse dimenticato uno (ops!).
pagina99

4 commenti »

4 Commenti a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. La Finanziaria dei due moschettieri”

  1. Infatti eravamo stanchi di sentire la solfa che il pensionato non arriva alla fine del mese… E’ un cambiamento epocale. Si dirà infatti che il pensionato non arriva al primo del mese. Un detto che stona. Non rende l’idea del primo concetto e quindi politicamente produce il suo bravo effetto.
    Quando il popolo di dispera, mette la camicia nera;
    quando il popolo si disperde, mette la camicia verde;
    quando il popolo si stanca, mette la camicia bianca. E’ ora che il popolo bue si tolga la camicia e a dorso nudo si batta il petto mostrando la potenza dei muscoli alla stregua di un moderno Tarzan. Muscoli da trasformare in consensi elettorali per chi veramente dimostri di volere fare gli interessi di tutta la società.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 22 ottobre 2014 alle 09:55

  2. “scivoloso” è la prima parola che mi viene in mente pensando al premier

    da diamonds   - mercoledì, 22 ottobre 2014 alle 11:44

  3. Quanto sottolineato da Robecchi non dipende tanto dalla volontà di Renzie o da quella dei suoi “suggeritori” quanto dal fatto che la Legge di Stabilità ancora non esiste. Quanto disponibile oggi è un brogliaccio imbastito per accontentare l’UE, che pretende di analizzare dei testi in anticipo. La Legge di Stabilità verrà approvata durante l’ultima seduta del Parlamento prima delle ferie natalizie, con votazione di fiducia su di un maxi-emendamento costituito da un unico articolo, per evitare l’esercizio provvisorio. Le notizie disponibili oggi sono dei ballon d’essai, delle proposte buttate là per vedere se c’è qualcuno (e chi è questo qualcuno) che protesta oppure no (a Milano si dice “Se la va, la ga i gamb”). Il ritardo nel pagamento delle pensioni non è passato inosservato e quindi si è prontamente detto che si trattava di un errore di battitura della dattilografa o di una errata interpretazione da parte dei sindacati. Il ritardo di un anno nel pagamento delle pensioni proposto da Tremonti qualche anno fa è passato sotto silenzio (assordante), ed è divenuto legge dello stato. Altra “chicca” passata sotto silenzio è la prevista retroattività dell’incremento delle tasse sugli accantonamenti previdenziali. La non retroattività delle leggi è sancita in costituzione, ma la Corte Costituzionale non è al completo (manca almeno Violante)e quindi, evidentemente, non se ne è accorta e tace. Anche in questo caso, qualche legge retroattiva è passata sotto silenzio ed ha costituito quindi un precedente.

    da Confucius   - mercoledì, 22 ottobre 2014 alle 14:50

  4. eh ma come sei pignolo! lasciamolo lavorare……

    da paola   - giovedì, 23 ottobre 2014 alle 00:14

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