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Per pagina99, Piede Libero di oggi. Giustizia a orologeria (senza orologio)

Detto (e andrebbe scolpito nel marmo) che sono tutti innocenti fino a condanna definitiva e che i costi della politica sono una goccia nel mare rispetto a quanto ci costa il povero capitalismo italiano, sarebbe bello fare un po’ d’ordine, specie nel Pd, il partito che guida il governo. In Emilia si va a votare perché l’ex presidente della regione (indagato) si è dimesso. Due degli sfidanti alle primarie sono indagati: uno si ritira, l’altro no. In Toscana, il governatore (indagato) si ricandida. In Sardegna, la vincitrice delle primarie per le regionali fece un passo indietro perché indagata, su richiesta del partito, ma poi venne promossa sottosegretario. In Campania il sindaco di Salerno correrà alle primarie regionali anche se rinviato a giudizio. Come si vede, si fatica a trovare una linea. Ora c’è chi è tentato di rispolverare il vecchio classico berlusconiano della “giustizia a orologeria”. Ma come si vede, si fatica a trovare l’orologio.
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1 commento »

Un Commento a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. Giustizia a orologeria (senza orologio)”

  1. Povera Emilia e povera Bologna… Governatori e sindaci imposti dal partito ormai tinto di rosso antico, come diceva del partito di Nenni il grande Macario. Che diavolo… E giocano perfino a fare le primarie a due euro a voto… Per fortuna io non gioco con questa gente…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 11 settembre 2014 alle 20:58

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