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mer
10
set 14

Per pagina99, Piede Libero di oggi. Brebemi, autostrada privata. Quasi

L’autostrada A4 collega Brescia a Milano. La nuova autostrada Brebemi, costruita come alternativa alla A4, collega Brescia a Milano. Quasi, perché si ferma un po’ prima. A parte il deficit di segnaletica (provvederanno), il pedaggio è più caro e il percorso più lungo. Le stime dicevano: 40 mila pedaggi al giorno per cominciare, e 60 mila a regime. Le hanno azzeccate? Quasi, perché ora, tagliato il nastro nel corso di una toccante cerimonia, si rifanno i conti: 22 mila pedaggi nel 2015 e, se va bene, 48 mila a regime. La Brebemi è stata inaugurata in pompa magna nemmeno due mesi fa. “La prima autostrada costruita senza un euro pubblico”, si è detto con orgoglio. Quasi, perché ora giace sul tavolo del governo un piano di “riequilibrio economico” di circa 500 milioni: si chiede un allungamento della concessione e consistenti sgravi fiscali. Comunque è una bella autostrada, libera, veloce, senza traffico perché non la prende nessuno. E poi è privata. Quasi.
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1 commento »

Un Commento a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. Brebemi, autostrada privata. Quasi”

  1. La Brebemi (che sarebbe meglio chiamare Bretremi: Brescia-Treviglio-Milano) è figlia dell’euforia degli anni ’80, un po’ come la TAV. Si tratta di progetti nati nei tempi in cui si aveva una fiducia cieca nella crescita economica illimitata (della Brebemi, come della Pedemontana, sentivo parlare già quando avevo i pantaloni corti), trascinati nel terzo millennio da intoppi burocratici e da mancanza di fonti di finanziamento. Effettivamente, in quei tempi, per raggiungere Milano da Bergamo ci si metteva in coda a Dalmine sull’autostrada a due corsie. Poi è stata aggiunta la terza corsia, poi la quarta. Nel frattempo, l’economia si è raffreddata, la produzione si è trasferita all’estero e le colonne di TIR si sono diradate. Ora abbiamo due autostrade con un traffico ridotto a percorrerle. Come i parcheggi a Milano, che saranno terminati e disponibili quando l’automobile sarà tornata ad essere un lusso. O come la TAV che doveva portare in un baleno le merci (ma quali?) da Kiev (che diventerà, forse, la capitale di uno stato dimezzato rispetto ad oggi) a Lisbona (capitale di uno stato tecnicamente fallito). Il fatto poi che degli imprenditori privati abbiano preso una cantonata simile non depone certo a favore della classe imprenditoriale italiana (o forse hanno sempre pensato di rivalersi su Pantalone).

    da Confucius   - giovedì, 11 settembre 2014 alle 09:48

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