Oggi la scala mobile non ce l’ha più nessuno. Anzi no: ce l’hanno i pedaggi autostradali, che si adeguano automaticamente all’inflazione. Non è l’unico privilegio dei signori delle autostrade. L’altro, addirittura più conveniente, sono le concessioni. Col decreto “Sblocca Italia”, per dire, i concessionari autostradali promettono nuovi investimenti e il governo promette un “allungamento delle concessioni” (molte sono in scadenza, e l’Europa vorrebbe gare pubbliche per rinnovarle), con conseguente blocco dell’ ingresso di nuovi investitori. Certo, si twitta alacremente contro il capitalismo familistico italiano e i “soliti noti”, ma poi gli si fa un bel regalo. Insomma, nello “Sblocca Italia” qualcosa che si blocca c’è: quella specie di bancomat a getto continuo che sono i caselli autostradali.
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Orrmai “Sblocca Italia” mi esce dappertutto, secondo me stanno per avere dei problemi coi filtri antispam
da david - mercoledì, 3 settembre 2014 alle 07:43
Sbloccano le grandi opere senza avere i soldi. Nel frattempo bloccano i consumi. Le botteghe periferiche chiudono, la grande distribuzione incassa. Per apparire buoni con i consumatori, la gd diminuisce la quantità e il peso dei prodotti di consumo mantenendo lo stesso prezzo di prima. Mi dispiace comprare in quei posti e passare per fesso, ma purtroppo ora non c’é alternativa. In più devi usare l’auto per raggiungere l’unico luogo che può rimanere ancora aperto grazie a questi piccoli disgustosi trucchetti. Davvero buona la grande distribuzione… Le strade normali sono infestate da trappole elettroniche e quindi per evitare multe certe per le medie e lunghe distanze é meglio l’autostrada, costi quel che costi… Questa é la politica che ci ostiniamo a votare.
da Vittorio Grondona - mercoledì, 3 settembre 2014 alle 11:58