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Per pagina99, Piede Libero di oggi. Le guerre nel peggiore dei mondi possibile

A metterli tutti in fila, i focolai di conflitto e gli incendi conclamati, non si finisce più. Iraq e Siria mangiati dal califfato, la Libia implosa di cui si capisce pochissimo, Boko Haram che annuncia la nascita di un altro califfato (è una mania!) in Nigeria, senza dimenticare Gaza e la Palestina (un classico del Novecento che resiste nelle classifiche) e le botte da orbi tra russi, ucraini, filorussi, filoucraini. Il fanatismo pare vincere sulla mediazione, le armi sulle parole e il medioevo sulla modernità. Anzi, la modernità gli dà una mano: le parole di un reclutatore dell’Isis al Daily Mirror (lui pensava di parlare con un giovane inglese da arruolare) ricordano più la dinamica di un videogame sparatutto che un discorso ideologico, politico o religioso. Non si sa quanti siano i livelli del gioco, ma l’obiettivo è chiaro: il peggiore dei mondi possibili. Buon rientro dalle vacanze.

pagina99

3 commenti »

3 Commenti a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. Le guerre nel peggiore dei mondi possibile”

  1. pensavo giusto ieri rientrando dalla Bosnia, che non appena l’Italia smetterà di essere un mercato appetibile (e manca davvero poco), ci sarà qualcuno che tenterà di convincermi che il mio peggior nemico è il fornaio di casal pusterlengo: ancora non so se dovrò odiarlo perché lumbard o perché furnar.

    da Nina   - lunedì, 25 agosto 2014 alle 15:11

  2. Non penso il mondo sia diventato peggiore. C’è uno spostamento delle attività di prevenzione delle crisi da poche grandi imprese quali la NATO ad una moltitudine di piccole e medie imprese locali con uno spiccato senso per il lavoro artigianale. Non più bombardamenti industriali ma massacri fatti a mano.
    Un solo uomo sgozzato a mano fa più impressione che migliaia di poveracci vaporizzati da una bomba intelligente.

    da Marco da Zurigo   - lunedì, 25 agosto 2014 alle 23:10

  3. Le guerre si preparano a tavolino. In sostanza si costruiscono con l’informazione di parte che tocca il cuore della gente del popolo. Non piacciono a nessuno, eppure questi maestri del terrore riescono a creare l’atmosfera giusta per creare nel popolino ad un certo punto perfino il desiderio della guerra… Abbiamo consegnato la dichiarazione di guerra… E giù applausi dalla massa ignorante!

    da Vittorio Grondona   - martedì, 26 agosto 2014 alle 11:48

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