Da una parte i bambini di dieci anni arruolati dall’Isis, il feroce califfato, armi in spalla, mimetiche e faccia truce. Dall’altra, la ragazzina americana di nove anni che i genitori hanno portato da Bullets and Burger perché “imparasse a difendersi” con una mitraglietta Uzi e che, per la cronaca, ha fatto secco l’istruttore. Per carità, nessun paragone politico, storico, sociale. E però la simmetria rimane: bambini a cui gli adulti mettono in mano aggeggi per uccidere e ci costruiscono sopra –ultras islamici o tifosi della National Rifle Assiciation – una specie di ideologia esplosiva. Si dovessero incontrare, un giorno (speriamo di no), i piccoli soldati dell’Isis e la giovanissima Calamiti Jane del Nevada, una cosa è certa: parlerebbero in qualche modo la stessa lingua, o la farebbero parlare ai loro giocattoli mortali. Insomma, il mondo sparato dai ragazzini.
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l’istruttore clouseau
da david - venerdì, 29 agosto 2014 alle 09:06
“Impara l’arte e mettila da parte”… Non si sa mai, un giorno a l’altro sbucherà dall’idiozia qualcuno che ti manderà in guerra… La chiamerà missione di pace, ma per te non cambierà nulla. Le pallottole non sanno dstinguere, se ti beccano non c’è missione di pace che tenga!…
da Vittorio Grondona - sabato, 30 agosto 2014 alle 18:47
In confronto Berlusconi aveva davvero rispettato il contratto con gli italiani, come certificato dagli studi dell`universita` di siena(una zona dove i conti li sanno fare bene visto il basket, il calcio e il monte dei paschi). Palloni gonfiati, forati
da diamonds - lunedì, 1 settembre 2014 alle 07:57