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mer
13
ago 14

Per pagina99, Piede Libero di oggi. A Venezia, in massa

Tra i dibattiti estivi, l’articolo 18 e gli ambulanti da spiaggia (elegantemente chiamati dal ministro dell’interno vu cumprà), si inserisce prepotentemente il caso di Venezia. Troppa gente in un posto così fragile e delicato. E troppi quelli che ci vanno di corsa, scendono dal treno, bevono una bibita, e compiono alcuni reati federali gravissimi, tipo passeggiare per le calli e fare ohhh in piazza San Marco a costo zero. Stringi stringi, il problema sono i poveri: quelli che un albergo a Venezia non se lo possono permettere eppure la città d’arte la vogliono vedere lo stesso, maledetti! Che fare? Il dibattito è aperto. E chiude, per inciso, un altro antichissimo dibattito, quello che voleva dare cultura alle masse. Bello. Poi si scopre che le masse sono un sacco di gente, che prima o poi deve anche fare pipì. Dannazione, non ci avevano pensato!

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2 commenti »

2 Commenti a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. A Venezia, in massa”

  1. Da ragazzino accompagnavo una mia anziana zia molto pia ai vari santuari italiani e spesso anche a Venezia in gite organizzate dalla parrocchia. Ero praticamente indispensabile come giovane portaborse in quanto la cara zietta preparava il giorno prima leccornie di ogni tipo che poneva in capaci borse. Si usava a quei tempi mangiare al sacco, praticamente anche in piazza. Da poveri viandanti, insomma. Chissà come la pia donna prenderebbe le strane idee di oggi delle autorità veneziane… Un balzello per entrare a Venezia?… Ma siamo matti!…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 13 agosto 2014 alle 18:30

  2. vuoi mettere se ognuno andava con la sua grande nave

    da david   - mercoledì, 13 agosto 2014 alle 23:22

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