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Caccia ai miliardi: citofonare (ex) ceto medio

Problema per solutori più che abili, come direbbe la Settimana Enigmistica: trovare 16 miliardi nel 2015 e altri 32 miliardi nel 2016, però senza aumentare le tasse e anzi possibilmente abbassandole. Che è un po’ come mangiare pane e marmellata e al contempo vedere la marmellata che aumenta nel barattolo. La spending review, anche nella versione hard di Cottarelli, non basterebbe. Il governo pare intenzionato a risolvere il problema con un contributo di solidarietà dalle pensioni più alte, ma già si fa sapere che le famose pensioni d’oro non basterebbero. Ciò di cui si parla è un “contributo di solidarietà” prelevabile dalle pensioni superiori ai 2000 euro, che non è proprio una cifra da nababbi. Ammesso che una simile soluzione sia praticabile, si presenterebbe poi un altro problema per solutori più più più che abili: andare a spiegare al  (ex) ceto medio italiano, cuore dell’elettorato renziano, che quelle non sono tasse.
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2 commenti »

2 Commenti a “Caccia ai miliardi: citofonare (ex) ceto medio”

  1. L’importante per tenere a bada gli sprovveduti è l’avvedutezza di non chiamare tasse lo stritolamento dei diritti e dei risultati economici di una vita. Le carriere sono di due tipi. Il primo tipo è quello di chi trascorre la sua bellissima vita lavorativa senza privarsi, ovviamente nel limite consentito, dei propri piacere esistenziali, restando fermo a battere speranzoso il passo in passiva attesa di tempi migliori, magari in panciolle sulla riva di un fiume con la canna da pesca in mano; il secondo tipo è quello di chi sacrifica il suo tempo libero per perfezionare la qualità della sua professione col fine naturale di raccogliere prima, e anche dopo in pensione, il giusto riconoscimento economico… Alla fine arriva un Renzi qualsiasi che appiana le cose e premia di prepotenza l’ignoranza e le cicale… Anche il gatto è consapevole che diminuire le pensioni d’oro non porterebbe a nulla nella nostra attuale situazione di crisi, quindi non c’è di meglio dell’estate per fregare ancora una volta le pensioni del ceto medio, mentre ignaro ha i piedi a bagno nel batoccio del nostro mare… Devo purtroppo ancora citare la furbata degli ottanta euro elettorali… Col senno di poi è adesso facile accorgersi anhe per i più lenti di comprendonio che il provvedimento così come è stato attuato ha solo peggiorato gli equilibri sociali del nostro paese. Popolo bue, adesso paga e taci. Non sono tasse, è solo un semplice prelievo forzato, illegale peraltro, da parte del nostro governo. Chiamale se vuoi, semplificazioni… elettorali!

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 18 agosto 2014 alle 15:30

  2. La parabola della cicala e della formica è ai nostri giorni ormai un relitto di giorni migliori.
    In un mondo di chiassose cicale le laboriose formichine contano come il due di picche … almeno fino al prossimo inverno …

    da Marco da Zurigo   - lunedì, 18 agosto 2014 alle 18:18

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