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28
lug 14

Per pagina99, Piede Libero di oggi. Roberto Cota, campione di debiti

Vorremmo qui tessere l’elogio di Roberto Cota, già un sacco di cose (onorevole, sottosegretario, capogruppo leghista e altro) ma soprattutto già presidente della Regione Piemonte. Quando diventò governatore, per il centrodestra, la regione Piemonte aveva debiti per meno di cinque miliardi di euro. Ma Cota non si è perso d’animo e ha lavorato alacremente, forte anche di quell’antica credenza che la Lega, sì, avrà i suoi difetti, ma dove amministra lo fa bene.
Oggi, dopo la “cura Cota”, sul groppone del Piemonte ci sono debiti per 9,4 miliardi, e quindi solo per un pizzico di sfortuna (il suo mandato è terminato in lieve anticipo) non è riuscito a raddoppiare. Però bisogna dire, a sua difesa, che nel rush finale ce l’ha messa tutta. Nel solo 2013 il debito piemontese è aumentato del cinquanta per cento. Un vero record, un grande campione, solo un po’ sfortunato.


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1 commento »

Un Commento a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. Roberto Cota, campione di debiti”

  1. Un politico che alla fine del suo periodo di amministratore lasciasse dei crediti farebbe al giorno d’oggi ridere i polli. L’amor patrio nella professione politica non esiste se non al livello di fonte di guadagno sicuro e di libertà di movimento. Intendo movimento in tutte le direzioni, legali e non legali. Oggi molti politici hanno fatto traboccare davvero il vaso con il loro discutibile comportamento e allora per salvare la faccia lasciano solo, abbandonandolo al suo triste destino, qualche collega sfigato, spesso di poco conto. Quelli che contano invece sono difesi oltre il terzo grado di giudizio… Ma che bravi!… La verità è che i polli vanno spennati per l’allegria del desco personale. Mi viene in mente quella barzelletta bolognese tradotta in un italiano popolare: mamma quelli si picchiano… Lascia che si picchiano risponde la mamma…. Ma si picchiano a noi ribatte il figliolo con visibile preoccupazione. Appunto, i polli siamo noi!…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 29 luglio 2014 alle 09:03

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