Dunque i senatori, chiunque saranno, eletti, non eletti, nominati, sorteggiati, presi dalla strada come nei film del neorealismo, avranno la loro immunità. Non è questo il tema. Il tema è come si è arrivati alla decisione. Il governo si è detto contrario, poi favorevole, poi incerto, poi ha dato la colpa a due senatori (Finocchiaro e Calderoli), poi quelli hanno negato, poi il governo ha ammesso, poi ha dato la colpa a Forza Italia (gli alleati dell’opposizione), poi ha ammesso di nuovo e ieri in Commissione la ministra delle riforme ha messo la firma: “Il governo è favorevole”, ma il capo del governo già dice che si potrà cambiare in aula.
Il decisionismo due-punto-zero è così. Se funziona bene, se no, si mette la retromarcia e si dice “io non volevo”. E’ il decisionismo con la retromarcia, molto utile per cambiare verso.
mer
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lug 14
Durante il viaggio dalla Regione al nuovo Senato il nominato senatore di turno diventa piano piano immune dalle sue potenziali malefatte. Non si capisce se al suo ritorno in Regione l’immunità decada… E’ invece sicuramente decaduta la stima per questi signori dell’attuale politica da parte dei cittadini italiani ai quali sia rimasto un pizzico di buon senso in testa.
da Vittorio Grondona - mercoledì, 2 luglio 2014 alle 09:12
perfetto schema di questo governo renzi
da adele5 - mercoledì, 2 luglio 2014 alle 12:17
quando ho iniziato a leggere “Dunque i senatori…” ho pensato a un post su Buffon e Pirlo, poi la delusione
da david - mercoledì, 2 luglio 2014 alle 14:54
In buon dialetto meneghino questo si dice ‘taia e medega’ …
da Marco da Zurigo - mercoledì, 2 luglio 2014 alle 17:16