Certe volte le metafore sono così potenti che non le ferma nessuno, un po’ come le frane. Così la grande voragine che si è aperta sotto la favela di Mae Luisa, a Natal, a poca distanza dallo stadio che domani ospiterà l’Italia, si è portata via un po’ di case e molta retorica sui grandi eventi che modernizzano i paesi. I giornali italiani tranquillizzano: la partita non è in discussione e va tutto benissimo. Ora aspettiamo le telecronache con “crollo a centrocampo”, “voragine difensiva” e “buco clamoroso”, cioè le cose del Brasile che veramente ci interessano. Quanto alla frana della favela di Natal, agli sfollati, ai senza casa, far finta di niente non sarà difficile: senza la partita non avremmo saputo nemmeno che esisteva, un posto così. Grazie alla partita, invece, sappiamo che esiste, ma non ce ne frega niente.
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sei il solito gufo. Prova a pensare a qualcosa di positivo: un nuovo piano tariffario dati con tecnologia 4G tutto compreso, la possibilità di prenderti un suv nuovo a rate o un televisore in 3d a 68 pollici(o agli 80 euro per esempio)
http://stream1.gifsoup.com/view1/1126201/talking-heads-dance-o.gif
da diamonds - martedì, 24 giugno 2014 alle 09:21
Come sempre breve, chiaro ed incisivo. Grandissimo Alessandro Robecchi!
da Laura66 - mercoledì, 25 giugno 2014 alle 07:58