Ancora poche ore e calerà sul paese il silenzio elettorale. E’ un peccato. Milioni di italiani si chiedono come sarà un sabato senza che nessuno strilli meditati giudizi politici come “zombie”, “gufi”, “assassino” e raffinate analisi consimili. Ci aspettano dunque almeno quarantotto ore di noia mortale, senza lanci di ortaggi, accuse incrociate, gentili pensieri e rivelazioni sul mestiere (il più antico del mondo, dicono) delle mamme dei leader in corsa.
Poi, da lunedì mattina, si comincerà a dire che forse, votare in autunno.. massimo primavera… del resto… a ben vedere… Insomma, godetevi queste poche ore di simil-civiltà prima della reimmersione nel mondo surreale della politica italiana. Quella che non sfigurerebbe, in quanto a bon ton, nei “peggiori bar di Caracas”.
gio
22
mag 14
Egregio sig. Robecchi,
alcuni giorni fa Lei ha paragonato l’uscita di B. su Gramsci Togliatti a spasso nel tempo al monologo finale di Blutarsky in Animal House; oggi il Suo collega confindustriale Christian Rocca, in un entusiasta panegirico di Renzi, scrive (tra altre cazzate) quanto segue:
“La vita quotidiana dentro Palazzo Chigi fa venire in mente un gioviale anticonformismo alla Animal House, il capolavoro con John Belushi, e il solo immaginare tanta impertinenza al potere è di per sé meraviglioso”.
Ecco, arrivati a Blutarsky impertinente boy scout cattolico e democristiano, io spero solo che cali il silenzio su Animal House perchè io sto soffrendo abbestia e finisce che esco e ammazzo un cavallo a caso.
da david - giovedì, 22 maggio 2014 alle 17:34
Il silenzio elettorale è l’unico atto di rispetto dei politici verso gli elettori.
da Marco da Zurigo - venerdì, 23 maggio 2014 alle 00:09
ok, ci vediamo alla fila della caritas. Io sarò quello col giubbotto in jeans e i bermuda da ciclista
da diamonds - venerdì, 23 maggio 2014 alle 11:58