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mer
23
apr 14

Per pagina99, Piede Libero di oggi. Zio Tom

Chi ama la satira e i suoi paradossi non può che apprezzare la spericolata campagna elettorale di Magdi “Cristiano” Allam. Lo straniero nazionalizzato che gioca la carta della xenofobia ci mancava, ed è raro come il leone vegetariano. Eppure quella di Magdi è una success story: italianizzato, cattolicizzato, politicizzato, famosizzato e persino, incredibilmente, ogni tanto intervistato. E’ uno che potrebbe dire ai migranti: vedete? Si può.
Invece li ammonisce, li criminalizza e strepita dai manifesti “Prima gli italiani” che sarebbero “sottomessi agli immigrati”. Si dirà che una simile scemenza non può funzionare. E invece no, funziona, e persino un sincero democratico può ritrovarsi a dire: “Ecco! Questi stranieri che vengono qui e rubano il lavoro ai razzisti italiani!”.

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5 commenti »

5 Commenti a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. Zio Tom”

  1. L’ultimo razzista è sempre peggiore del penultimo… spero che questo è l’ultimo stadio della meschinità.

    da nik   - mercoledì, 23 aprile 2014 alle 09:49

  2. Scherzi Alessandro, la madre di un mio amico nata in Repubblica Ceca e residente in Italia da oramai 35 anni, grande sostenitrice della Lega e divulgatrice di slogan tipo “ai gommoni di albanesi, bisognerebbe sparare” aveva persino provato a firmare ai vari picchetti della lega. Non so quale fu la reazione ai gazebo, ma deve essere stata comica. Ti posso tranquillamente citare conoscenti diretti, immigrati in Svizzera da lungo tempo, votare per la chiusura delle frontiere (referendum di pochi mesi fa).
    E tornando indietro nel tempo, gli italiani emigrati in USA nelle ondate massicce di inizio 900, furono tra i più forti sostenitori della chiusura delle frontiere a ulteriori immigrati italiani.

    La cosa che accomuna tutti sti casi, è che quando l’immigrato lascia il suo stato di ‘immigrato proletario’ e riesce ad emergere fino ad uscire dalla povertà o diventare borghese, allora sviluppa un rancore particolare, tipico di chi vuol rimuovere il proprio passato (e le difficoltà subite per integrarsi) e quindi chi gli ricorda, per il solo fatto di esistere, la sua umile provenienza. Spesso quindi gli immigrati più o meno integrati e non ‘proletari’ sono degli odiosi conservatori. L’analisi andrebbe sviluppata meglio, ma non ho tempo, cmq da emigrato casi del genere ne vedo di continuo.

    Il caso di Magdi rientra all’interno di un più banale viscido e abbietto opportunismo.

    da sebastiano   - mercoledì, 23 aprile 2014 alle 09:59

  3. Con l’aggravante che noi italiani, all’immigrato Magdi, un po’ “sottomessi” lo siamo davvero, essendo egli un eurodeputato (naturalmente ferocemente antieuropeista).
    Con l’ulteriore fastidio che se a questo io volessi bestemmiargli il dio, vai a beccare qual’è quello giusto.

    da david   - mercoledì, 23 aprile 2014 alle 10:25

  4. secondo me robecchi sta indicando il caso di uno molto bravo a fare il triplo salto mortale, doppio carpiato, … . e poi, non si riesce a capire come abbia fatto a fregarsene delle leggi della fisica, a cadere pure in piedi, guardando storto chi metteva in dubbio che ci riuscisse.

    che lo sfigato quando raggiunge la boa pigli a calci chi si avvicina non è una novità.

    che ci si dimentichi del vaticano che abbiamo in casa e delle sue influenze sul nostro sviluppo … e a causa di questo pensiamo, per es., che i neri non siano razzisti, tra di loro e verso di noi, è un errore. per noi occidentali i neri sono tutti uguali e “fratelli”. (per es. vi ricordate gli hutu e i tutsi?)

    che quelli più evoluti di noi, sono più bravi a nascondere il proprio razzismo che a eradicarlo, ammesso che sia evolutivamente un bene, è un altro errore, se non lo si riconosce.

    ma secondo me l’articolo di robecchi mette l’accento su un fenomeno paranormale, che va oltre queste considerazioni.

    da mario   - mercoledì, 23 aprile 2014 alle 11:15

  5. Magdi “Cristiano” Allam… Toh chi si risente… Ed io che lo credevo in estasi tra le mura di un convento…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 24 aprile 2014 alle 10:20

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