La marijuana è quasi legale negli Usa (“quasi” perché sono gli Usa: qui sì, qui no, qui per uso medico, qui per uso ricreativo…) e già si parla di bolla speculativa. Le azioni della Canna Vest sono passate in un anno da 4 a 400 dollari. Un’altra azienda collegata alla cannabis, la Terra Tech, è cresciuta in pochi mesi del 512 per cento. In Canada, la Tweed Marijuana Inc., nel suo primo giorno di quotazione ha fatto un balzo del 191 per cento.
A crollare nelle quotazioni è il vecchio mito proibizionista: dalla cannabis si passa all’eroina, mentre pare invece accertato che dalla cannabis si passi all’incasso. Per sapere se il boom durerà si può chiedere agli analisti di Borsa, gli stessi che non seppero prevedere la bolla immobiliare. Oppure affidarsi a strumenti più credibili, tipo una cerimonia sacra con il peyote.    

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