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10
apr 14

Per pagina99, Piede Libero di oggi. Photoshop

Tra i simboli presentati per le elezioni europee c’è quel tradizionale mix di dadaismo e situazionismo bislacco che si sa, da “Recupero Maltolto” a “Poeti d’Azione”, passando per l’immancabile riferimento al “Bunga-Bunga”. Niente di nuovo sotto il sole, e così ci si deve contentare del sarcasmo sul photoshop (vero o presunto) dell’onorevole Giorgia Meloni che in effetti pare trasfigurata.
Accanto a lei, ritoccata o meno, compare una specie di matrioska di simboli: Fratelli d’Italia, con dentro Alleanza Nazionale, con dentro il Msi, con dentro l’olio di ricino, con dentro le leggi razziali, con dentro… Una specie di sistema di scatole cinesi che impila parecchie vergogne italiane. Significativo – e un po’ triste – che di tutto quel ciarpame siano sparite solo le occhiaie.

pagina99

1 commento »

Un Commento a “Per pagina99, Piede Libero di oggi. Photoshop”

  1. Per il momento il PD ha rinunciato al marchio di proprietà, ma probabilmente il nome del suo padrone sarà esposto sul prossimo simbolo di partecipazione ad elezioni successive, almeno così si vocifera. Non ha comunque rinunciato alla sua immagine. Oltre agli ottanta euro in busta paga per i lavoratori fiscalmente “capienti” con stipendio netto mensile fino ad euro 1500, vero specchietto elettorale per le allodole visto che lo Stato se li riprenderà indietro con gli aumenti spaventosi di tasse previsti sulla casa, il PD ha inserito in testa alle liste ben cinque donne. Che siano le cinque foglie verdi del ramoscello d’ulivo disegnato sul simbolo?… Davvero una sciccheria… L’elettore ha però la possibilità di esprimere le preferenze… E’ la regola del pollaio: un gallo e tante gallinelle che gli lascino senza lamentarsi la precedenza sulla ciotola del grano… Ragionando per assurdo, sono portato perfino a pensare che una simile straordinaria decisione avrebbe più senso di parità se una qualche volta il pd, e non solo il pd, facesse fare la parte del gallo ad un donna e in testa alle liste elettorali collocasse tanti pulcini maschietti a fare coccodè. In sostanza io credo che la valutazione del merito, consolidato e riconosciuto, sia l’unico sistema democratico per la realizzazione della parità assoluta fra i generi, e non solo in politica.

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 11 aprile 2014 alle 01:28

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