Con tutto quel che succede nel mondo, rischia di passare inosservato il solenne varo del governo ombra annunciato dal premier ombra Gianfranco Ombra Rotondi. Rimediamo subito alla colpevole distrazione dei media per dirvi che all’economia c’è Antonio Ombra Martino, alla difesa Daniela Ombra Santanché e al lavoro Renata Ombra Polverini, una che non brillava nemmeno quando stava al sole.
Per ora, tra un accordo ferreo sulla legge elettorale, la totale assenza di qualunque riferimento al conflitto d’interessi, un “Peccato che Matteo non è dei nostri” (Berlusconi), un “Matteo lo assumerei a Publitalia” (Dell’Utri), il varo del governo ombra presieduto da Gianfranco Ombra Rotondi pare l’unico segnale di opposizione proveniente dalla destra berlusconiana. Opposizione ombra.
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Nel partito del cavaliere l’unico modo che i suoi ubbidienti militanti hanno di luccicare un pochettino è proprio quello di stare all’ombra. In tutti i casi un governo ombra in quel partito ha l’utilità nazionale che le rotatorie e le pale eoliche hanno nella mente di Vittorio Sgarbi… Capra… Capra… Capra…
da Vittorio Grondona - sabato, 15 marzo 2014 alle 23:32