Sulla questione delle quote rosa che sta agitando l’iter della mezza riforma della mezza legge elettorale, sembra dirimente l’opinione del filosofo contemporaneo, economista, intellettuale e maître a pénser Renato Brunetta: “Se le quote sono in mano al potere diventano un altro modo per perpetuare gli squilibri”. Traduco: anche mettendo metà donne, quali lo deciderebbe un uomo. E sceglierebbe, dice lui, “Quelle più obbedienti, o peggio…”. Ecco, il quel “o peggio” c’è un mondo intero, un universo, una galassia che odora di schifo e ricatto, di degrado morale, di ripugnanza. Niente che il suo capo non ci abbia già mostrato, tra l’altro. Ecco, ora Brunetta ci mette il timbro: non vogliamo scegliere metà donne perché sceglieremmo le peggiori. Perfetto. Una rivendicazione. O peggio.
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Le donne dovrebbero essere scelte dall’elettore… Altrimenti il capo decide e, se il capo è un uomo… Boccaccia mia statte zitta!…
da Vittorio Grondona - sabato, 8 marzo 2014 alle 11:38
Sogno un mondo in cui la capacità di un politico sia totalmente slegata da cosa gli penzola tra le gambe, chiamatemi utopista…
A proposito, a quando le quote transex?
da r1348 - sabato, 8 marzo 2014 alle 16:38
Probabilmente Brunetta intende dire che certi uomini scelgono certe donne … e molto probabilmente li conosce anche molto bene. Ma si sa che i maitre a penser sono un po distratti …
da Marco da Zurigo - domenica, 9 marzo 2014 alle 12:08
Ecco fatto, on. Brunetta, siamo senza quote, così siamo tranquilli che le donne sono tutelate;
l’unica cosa positiva è che l’incazzatura potrebbe agire positivamente sulla tendenza ad autoescludersi, così arriveranno davvero quelle meno “ubbidienti” e quando arriveranno spero sinceramente che Lei sia ancora lì
da david - martedì, 11 marzo 2014 alle 12:10
volete dubitare della parola di un “esperto” ??? vorreste mettere in dubbio la competenza e l’esperienza nello scegliere la” gnocca” giusta?
Miscredenti !!!!
da miki - martedì, 11 marzo 2014 alle 14:34
le quote rosa son solo uno specchietto per le allodole.
berlusconi (FI) e renzi (PD ?) la legge elettorale se la decidono tra loro (con verdini), a loro uso e consumo.
è il “nuovo” che avanza da asinistra.
da stella - mercoledì, 12 marzo 2014 alle 02:02