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ott 13

Aiuto! C’è la crisi e mi è andato in tilt il pallottoliere

Chi dice che la matematica non è un’opinione ha ragione. Perché la matematica, vista dai banchi del PdL, è molto più di un’opinione: sono almeno due o tre, ed è una stima prudenziale. Dovendo dare i voti, il giorno dopo, sarebbe un massacro, non dico in un liceo scientifico, ma pure alle elementari. Verdini, nella mattinata della Waterloo di Silvio, dice dodici. Dodici Giuda. Legge e rilegge un foglio, tira delle righe, sospira e si dispera. E lui sarebbe il mago dei numeri, figurati gli altri. Brunetta, per farsi bello col capo, toglie l’Iva e fa lo sconto: dice otto, e lo dice con l’aria di quello che pensa che così basta un caricatore solo, al plotone d’esecuzione, e si bea della sua spending review. Poi dice che i senatori, segretamente riuniti, hanno votato all’unanimità per la sfiducia, e l’unanimità è il cento per cento, bravi, lo so anch’io, forse lo sa anche Brunetta, ma il cento per cento di quanti? Votano per la sfiducia il cento per cento di quelli favorevoli alla sfiducia, un modo strano di fare i conti, persino per un aspirante Nobel. Poi, è dalla sera prima che Giovanardi dice quaranta, per farsi bello, mission impossible. Formigoni dice venticinque, e sbaglia di due. Quagliariello se ne va in giro con un foglio con scritti dei nomi, lo tiene in bella vista che non si sa mai. Il capataz, intanto, sul suo scranno, legge un foglio secondo cui ventitré votano la fiducia e trentaquattro escono dall’aula (ne usciranno solo sei, dopo il colpo di scena). Bondi, che non fa conti, non fa nemmeno sconti. Schiuma in un discorso appassionato e furente che la fiducia non ve la daremo, no, no, giammai, dovrete passare sul mio corpo. E questo pochi minuti prima che passino sul suo corpo in ottanta. Una prece.
E tutto questo prima. Dopo, invece, la maestra si arrabbia davvero, e la frase da scolpire nel marmo non è la dichiarazione di voto in testacoda, né la faccia di Ghedini (che “somiglia al crollo di una diga”, cfr. Francesco De Gregori), ma quella che Silvio butta lì al suo mago delle cifre: “Denis, ma che cazzo di numeri mi hai dato?”. Colpito e affondato: ha sbagliato i conti del cento per cento (Brunetta, addirittura del trecento per cento, tipo la Fornero con gli esodati). Letta probabilmente si ricorda dello zio, il grande mediatore. Ma forse più di papà Giorgio, grande matematico e luminare del calcolo delle probabilità, uno bravo, che se facesse il bookmaker avrebbe dato il testacoda di Silvio uno a duecentomila, tipo la vittoria della Propatria col Barcellona. Eppure. Poi, i numeri si perdono e se ne fanno solo un paio. Un partito della destra, più un altro partito della destra, quindi due partiti della destra, anzi no, contrordine: uno solo. Il giorno dopo i dissidenti sono un po’ meno dissidenti, Verdini è un po’ meno verdino, la Santanché dice che ha vinto Silvio, dimostrando che la satira politica è viva e sta benissimo. Ecco, coi numeri abbiamo finito. Ah, no. Ci sarebbe anche il festoso clima, all’ora di cena a casa Sallusti, con la coppia diabolica che fa quattro chiacchiere. Anzi no, due. Anzi no, zero. Vatti a fidare dei falchi: in matematica fanno schifo.

5 commenti »

5 Commenti a “Aiuto! C’è la crisi e mi è andato in tilt il pallottoliere”

  1. Quindi tutti noi che guardiamo stupefatti e che ormai non sappiamo più se viviamo in una realtà parallela o se quella vera è proprio questa realtà demente dovremmo sentirci meglio? peggio? così cosi ?

    da Luca   - venerdì, 4 ottobre 2013 alle 09:13

  2. insomma, c’è questo teatro delle marionette. Ci sono grandi e piccini, palloncini e nuvole fatte col pallone. Vengono fuori le marionette. Il principe e la principessa si tengono per mano. Il principe dice alla principessa: “principessa, come siete bella…”
    E la principessa gli risponde: “nemmeno voi, altezza siete così male…” in quel momente salta fuori l’orco: “Ah Ah,adesso vi mangio!” La principessa grida: “Oh,che paura…”
    Ma il principe ride e risponde: ” non temete, quest’orco è u n buono a nulla. E’ di Lepe. Lo sanno tutti che quelli di Lepe sono cretini.”
    E così,quando il principe dice questa cosa tutti ridono ah ah ah. Ma all’improvviso, fra il pubblico si alza u n sognore molto ben vestito, distinto:”Alt!” dice “un momento!”,i bambini tacciono,anche i grandi taccionio,tacciono tutti, “Mi vedete, vero? mi conoscete?”, Nessuno risponde, il silenzio è assoluto.”Beh,allora, visto che mi vedete ma non mi conoscete è mio dovere dirvi che sono di Lepe. Si, Signori e Signore, miei cari bambini, e soprattutto mie care marionette. Sono di Lepe e mi sono laureato in scenze esatte, fisica e filosofia pura. E ho fatto il dottorato nelle tre discipline, poi sono andato a Yale negli Stati Uniti ad approfondire i miei studi. Li mi sono dedicato all’ingegneria spaziale. Sono stato assunto dalla Nasa e ho diretto il Progetto Apollo per anni. Ora esercito la livera docenza come titolare di cattedra all’Università di Harvard. Sono Professore! e sono di Lepe!” Accipicchia pensano tutti e non osano dire niente. In quel momento il tipo che muove le marionette, il burattinaio, molto imbarazzato esce da dietro il teatrino e dice: “Signore, io non sapevo…!” Il signore di Lepe, ancora più arrabbiato si mette a gridare: “Non sto parlando con lei! parlo col principe e la principessa!”

    http://www.youtube.com/watch?v=yFzlDJ0KAE0

    da diamonds   - venerdì, 4 ottobre 2013 alle 11:35

  3. in matematica faranno schifo ma in finanza no:
    il nano minaccia la sfiducia e le azioni mesiaset crollano, 2 giorni dopo vota la fiducia e le azioni mediaset vanno ai massimi;
    nel mezzo qualcuno (chiassa chi é ?) se le compra
    risultato: tutto resta come prima col governo del non fare ostaggio del delinquente, con la sola differenza che qualcuno in quei 3 giorni ci ha fatto un bel pacco di soldi

    da king Mob   - venerdì, 4 ottobre 2013 alle 11:53

  4. @ Luca: per me, così così :-)

    da Tiziana   - venerdì, 4 ottobre 2013 alle 14:06

  5. ahahhahahahahahah
    sempre più mitico!
    grazie Robecchi delle sane risate che mi hai fatto tirare fuori!

    da stella   - domenica, 6 ottobre 2013 alle 21:45

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