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ago 13

Questa sera Doc3! 5 telecamere (rotte) per raccontare la Palestina

Questa sera, anche se è Ferragosto (auguri!), va in onda una nuova puntata di Doc3 (Su Rai Tre, intorno alle 23,20). Cinque telecamere rotte (5 broken cameras) è la storia di Emad, palestinese della West Bank. Alla nascita del quarto figlio, per la prima volta, si compre una piccola telecamera: vuole fare quello che fanno tutti i padri, cioè fissare per sempre le gesta del nuovo arrivato. Ma lentamente, la telecamera di Emad si trova a inquadrare cose diverse. L’escalation del potere nei coloni nella sua zona, il filo spinato, il muro, l’esercito israeliani che arriva a fermare, ad arrestare, anche bambini. La Palestina che racconta Emad non è luogo di violenza o di terrorismo. E’ solo una popolazione sempre più stretta d’assedio dall’occupazione israeliana. Le telecamere di Emad vengono rotte una dopo l’altra. Dalle azioni dei coloni, dalla foga delle cariche, persino da un proiettile. Ma Emad continua a filmare… Il documentario è firmato da Emad Burnat e Guy Davidi e ha vinto premi importantissimi come il Sundance e il Primed di Marsiglia, oltre ad essere stato candidato all’Oscar. Buona visione.
Doc3 è un programma di Lorenzo Hendel, presentato in studio da Alessandro Robecchi e realizzato grazie alla collaborazione di Luca Franco e Fabio Mancini. Regia di Graziano Paiella, produttrice esecutiva Monica Pacini.

5 commenti »

5 Commenti a “Questa sera Doc3! 5 telecamere (rotte) per raccontare la Palestina”

  1. veramente molto bello. e triste. ma ca..o, quand’è che quelli che comandano il mondo faranno qualcosa di serio per cancellare questa vergogna insopportabile?

    da adele5   - venerdì, 16 agosto 2013 alle 07:09

  2. @Adele: mai, finché quelli che “comandano il mondo” saranno gli stessi che finanziano la suddetta vergogna, traendone gran profitto. Il cambiamento arriverà, prima o poi, ma dal basso. Non ci si può aspettare proprio nulla (di buono) dai grandi della terra.
    Concordo, gran bel doc.

    da Chiara   - venerdì, 16 agosto 2013 alle 10:19

  3. Chiara, vorrei tanto sperare che il cambiamento arrivasse dal basso, ma in questo caso ci vorrebbe tanto tanto tempo e tanto tanto sangue, come sta succedendo in Egitto. Oppure sarebbe necessaria una rivoluzione planetaria che ribaltasse il tuttora imperante potere della borghesia, ma mi sembra così utopistico..
    ecco perché ritengo utile un intervento, almeno formale, ad alti livelli. Però hai ragione tu a dire che questa situazione è troppo favorevole ai profitti di chi comanda perché possa smuoversi qualcosa dall’alto

    da adele5   - venerdì, 16 agosto 2013 alle 15:05

  4. Salve! Trovo fondamentale divulgare questo ed altri documenti su come stanno veramente le cose in Cisgiordania e a Gaza, perchè ciò che arriva dalla stragrande fetta dell’informazione è che Israele è semmpre la vittima. Solo ogni tanto trasmissioni come questa mostrano i veri rapporti di forza e le condizioni di vita, o meglio, di prigionia, del popolo palestinese. La rai si tiene un corrispondente di parte come Claudio Pagliara… Consiglio a tutti di cercare documentari come IRON WALL e quelli fatti da Pax Christi, il più recente,che io sappia, durata poco + di 10 minuti, ma molto efficace,è ASSETATI DI GIUSTIZIA,su Gaza,per la campagna PONTI,NON MURI.

    da Rina   - lunedì, 19 agosto 2013 alle 14:15

  5. Scusandomi x lo strafalcione che ho scritto sopra,”la stragrande fetta”, chiedo se sia possibile trovare un dvd col documentario CINQUE TELECAMERE ROTTE. Grazie.

    da Rina   - lunedì, 19 agosto 2013 alle 19:34

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