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dic 12

Rifarsi una verginità è più facile che perderla

Comincia da oggi la mia collaborazione con Il Fatto quotidiano. La rubrica "Piovono pietre" comparirà ogni mercoledì.

Non so come siete messi, amici, ma qualcosa mi dice che non chiamereste Landrù a tenere un corso prematrimoniale. E che nemmeno nei peggiori giallazzi americani il serial killer dice la sua sulla nomina del capo della polizia. Eppure durante il grande festival delle primarie, il corpaccione del popolo della sinistra, nei suoi movimenti ondulatori (chi siamo?) e sussultori (wow! esistiamo!), ha dovuto subire anche questo: una valanga di esponenti della destra che gli facevano la lezioncina di democrazia col ditino alzato. E’ un po’ come se, dopo anni di peregrinazioni nel deserto, al dibattito sull’elezione di Mosé si fossero presentate le cavallette, o il faraone in persona. Va detto che quanto a umiliazioni (specie dei suoi dirigenti) l’elettorato del centrosinistra è ampiamente vaccinato. Però accendere la tivù e trovarsi di fronte una signorina di Libero che insegna i sottili meccanismi della democrazia ai nipoti di Berlinguer – alcuni dei quali si sono spinti sull’orlo dell’abisso magari persino leggendo dei libri –  fa un certo effetto, tipo unghie sulla lavagna, ecco. I medici la chiamano “ansia da riposizionamento”, e se non capite il linguaggio tecnico figuratevi un po’ una specie di 25 aprile aperto, libero, gratuito e assistito dove marcia nelle prime file chi ha levato l’orbace da cinque minuti. “Grazie per avermi fatto sentire in un paese normale”, ha detto Monica Maggioni alla fine del dibattito tivù tra Renzi e Bersani. E non era un’omonima, ma proprio la stessa Monica Maggioni che sostenne Minzolini, mentre certe sue colleghe invise lasciavano il posto o venivano sospese, in un paese anormale. Anche ai renziani più accesi, sarà corso un brivido per la schiena sentendo Sofia Ventura, politologa insigne, battersi come un leone per il rinnovamento del Pd. Ideologa di Fini prima – quello de “i gay non possono fare i maestri” – poi affascinata da Sarkozy e infine pasdaran della rottamazione made in Pd. Un po’ troppo, anche senza scomodare Flaiano e il famoso carro del vincitore. Certo, la gara per il “bacio della morte”, escludendo il fuoriclasse Ferrara, è affollata di concorrenti. Mentre Pierluigi Bersani ci è stato almeno un po’ attento –  per esempio scongelando D’Alema a ballottaggio finito – Matteo Renzi ci è cascato con tutte le scarpe. Ora che ci aspettano elezioni politiche con una destra irrilevante e cabarettista, lo spettacolo d’arte varia sta per andare in scena. Ci sarà il giocoliere monco, la donna barbuta, l’uomo missile, e naturalmente il problematico progressista critico dell’ultim’ora appena sceso dal treno di cartone, sì, ma con la valigia Vuitton. Avremo ex alfaniani riflessivi che discettano di stato sociale, oppure verdiniani un po’ infeltriti dal candeggio. Oppure ex portavoce fulminati dalla conversione, che vedranno la luce come John Belushi nel Blues Brothers. Per non dire poi degli antri infernali del girone informazione-cultura-spettacolo, dove rifarsi una verginità è addirittura più facile che perderla. Ora, sapendo che il popolo della sinistra (e circonvicini) è sensibile agli appelli accorati, eccone uno: state pronti. Combattete lo stupore. Frenate gli istinti. E soprattutto riordinate per tempo il mesto archivio dei ricordi, ripassando una storia recente di sberleffi, prese in giro e umiliazioni. Ripassate, gente, ripassate. Perché – per carità – è vero che solo cretini non cambiano mai idea. Ma è vero anche che i furbi la cambiano quando conviene. E’ una bella gara, da vedere in tribuna. Sarà divertente.

7 commenti »

7 Commenti a “Rifarsi una verginità è più facile che perderla”

  1. se non fosse che c’è veramente tanto da piangere :-/

    da Giancarlo Crispino (alias Jagemal)   - mercoledì, 5 dicembre 2012 alle 10:59

  2. ho smesso di comprare il manifesto (una cinquantina d’eurini in più al mese di sti tempi è grasso che cola!) ma i Tuoi articoli andrò avanti a leggerli qui…aggratisse! ..grazie!

    da Alessandro   - mercoledì, 5 dicembre 2012 alle 13:07

  3. la domenica anticipata! 😉

    da eve   - mercoledì, 5 dicembre 2012 alle 17:22

  4. Sarà un caso ma non vedo la stessa verve… Il nuovo “posto” non ti fa bene…

    da Yerle   - mercoledì, 5 dicembre 2012 alle 21:23

  5. L’Italia è già molto divertente con le sue gare di idiozie supreme. Basta essere stati in video una volta, apparire originali alle deboli menti popolane e già si fa parte degli opinionisti che ci insegnano la vita. Abbiamo politici, come Gasparri e Giovanardi, per citarne due, tutti d’un pezzo a tolleranza zero sui vizi degli altri e poi tacciono su alcuni programmi Tv, peraltro di dubbio insegnamento morale per la nostra gioventù, come per esempio quelli che nella sostanza rappresentano invece, in formato solo apparentemente soft, la copia “frou-frou” (nessun riferimento ovviamente all’ottimo gruppo musicale) delle case di tolleranza degli anni passati. Utilizzano oggi personaggi di richiamo mediatico che a scelta si “ciullano” (virtualmente) tra chiacchiere e scemenze varie. Ti incontri in piccole occasioni “mangiatorie” fra amici e ti accorgi che la tua macchina fa schifo rispetto a quella posseduta da chi non paga nemmeno i pur vergognosi incostituzionali ticket sanitari. Devi pagare l’IMU per la prima casa trasferendo di fatto la tua tredicesima ad uno stato che perennemente e senza scrupoli utilizza i tuoi quattrini in baldorie personali. Hai una casa acquistata a pezzettini con mutui cravattari e rischi di vedertela portare via da Equitalia per non essere stato in grado di pagare una tassa o una multa. Ti hanno portato via tutto con tasse palesemente inique e poi tu devi giustificare come hai fatto a stare al mondo fino al momento in cui ti tocca compilare il redditometro con il quale da pirla assoluto evidenzi da solo e senza pietà la non coerenza dell’essere appunto ancora vivo nonostante il misero reddito che hai percepito. Tagliano le spese e nessuno si occupa del controllo delle tariffe enormemente fuori mercato quando chi le deve pagare è l’amministrazione pubblica. Ci invitano a fare prevenzione e poi lo stato muove le carte in maniera tale che se non hai quattrini la tua prevenzione finisce nel baratro della crisi, e proprio per obbligarti a pagare o a lasciarti morire, ha allungato le liste d’attesa per visite ed esami, ha chiuso molti ospedali, ha creato una disoccupazione intollerabile. Viviamo di più, ma non tutti, e lo stato ce ne fa una colpa. I comuni si dannano ogni giorno per mettere in obbligo ogni genere assurdo di divieto pur di alimentare gli introiti. Bologna per esempio ha obbligato le catene da neve a bordo dell’auto anche in ambito cittadino ed ha proibito la circolazione di bici e moto in caso di nevicate. Chi sgarra l’idiozia deve pagare multe salatissime. Dove scialacquano i soldi solo Dio lo sa!… E poi c’è Grillo. Dagli ultimi vistosi comportamenti infelici nei confronti dei suoi stessi attivisti, il “grillismo” sembra essere percepito da molte persone come misto pericoloso fondamentalismo di destra sommato all’assoluta prepotenza stalinista. Se vanno al potere (leggi Sicilia) stanno a guardare e votano a favore solo le idee (degli altri) di loro gradimento. Dal Movimento 5 Stelle non ci dobbiamo proprio aspettare alcuna idea innovatrice?… Il potere costituito non deve terrorizzare, ma deve dare sicurezza ai cittadini che rappresenta per delega, per salvaguardarli dai concreti pericoli di sopravvivenza come, per esempio, quelli portati dalla crisi che ci hanno regalato le banche, ora messe di prepotenza sugli scranni del nostro governo tecnico, ed il capitalismo senza quattrini di moda oggi, capace solo di schiavizzare gli operai e di succhiare all’infinito copiose risorse dalla collettività, non importa di quale paese. Potrei continuare all’infinito… D’accordo, ridiamoci pure sopra!…

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 6 dicembre 2012 alle 12:19

  6. Pensare a Bondi trafitto da un raggio di un riflettore balbettare: “la banda…. la banda” e immaginarselo partire per una diagonale di salti mortali, non ha prezzo….
    Visto i recenti sviluppi, manderei ‘sta gente a pescare al Polo Nord… in immersione, naturalmente….
    alba

    da alba   - sabato, 8 dicembre 2012 alle 07:47

  7. Mi fa molto piacere questo inizio di collaborazione con Il Fatto. Auguri.

    da Paolo Carlesi   - lunedì, 10 dicembre 2012 alle 09:28

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