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nov 12

Nuova politica: Per i grillini dissidenti cinque anni di rieducazione nelle risaie

Il nuovo decalogo del comico genovese per il militanti del Movimento 5 Stelle: niente melanzane alla parmigiana e comunicare solo in norvegese. Problemi di democrazia interna? Nemmeno per sogno: tutti possono dire che Grillo ha ragione. Sgradevole incidente in un asilo a Savona: i bambini costretti a mandare affanculo la maestra.

Acque improvvisamente agitate intorno al Movimento 5 Stelle e al suo leader Beppe Grillo. Dopo la nota piccata di Scientology (“La smettano di paragonarci a Grillo, noi siamo più permissivi”) anche Mamma Ebe si è dissociata. E Al Quaeda ha fatto sapere di non gradire paragoni: “E’ vero che chiediamo ai nostri militanti di farsi esplodere, però possono andare in tivù quando vogliono”. Critiche che non sembrano scalfire la granitica tenuta del movimento. Alla sede della Casaleggio Associati sono molto compiaciuti per gli ultimi improperi rivolti a Matteo Renzi, Bersani, Vendola e Napolitano, ed è pronta una lista di personaggi famosi non ancora insultati sul blog. “Per la verità non è una lista molto lunga, ci mancano Madre Teresa di Calcutta e Ghandi, poi abbiamo finito”. La discussione interna al Movimento 5 Stelle è molto vivace e comprende varie frasi appositamente studiate per vivacizzare il dibattito: “Sì, capo”, “Certo, capo” e “Stavo per dirlo io, capo”. Tutti i militanti sono stati invitati a studiare attentamente il decalogo pubblicato on-line dal comico genovese e consigliati caldamente di recitarlo in speciali raduni notturni. Molto interessante il passaggio sull’uso dei mass-media: ai militanti è concesso di leggere il giornale, ma solo al giovedì e dalla pagina 9 in poi. Ma il punto centrale sono i rapporti con la tivù: “Si può possederla ma non accenderla, e in casi estremi guardare le partite, ma solo nei quindici minuti dell’intervallo”. Un militante di Cosenza, sorpreso dalle ronde del Movimento a guardare Ballarò è stato destinato a lavori agricoli in una zona paludosa del Piceno. Ai cronisti che l’hanno raggiunto ha dichiarato: “Va tutto bene, il Movimento è giusto e lungimirante, il suo leader guida il popolo verso la luce, avvertite la mia famiglia che sono vivo”.  Per ora nessuno si pone il problema degli eccessi della rivoluzione culturale avviata da Beppe Grillo. A Udine, un giovane è stato linciato perché alla guida di un auto blu, si trova ora in prognosi riservata all’ospedale di Pordenone, ma ha fatto in tempo a lasciare un biglietto indirizzato al comico genovese: “Cazzo, Beppe, era solo la panda di mio nonno”.

4 commenti »

4 Commenti a “Nuova politica: Per i grillini dissidenti cinque anni di rieducazione nelle risaie”

  1. M5S, Grillo e grillini: ovvero sia quelli che con tutti i loro anni al governo dello Stato, Regioni, Province, Comuni, Enti Parastatali, Banche, industrie, FF.OO., Sindacati, etc hanno portato allo sbaraglio e alla rovina l’Italia e i suoi cittadini.

    Ma per fortuna abbiamo i famosi “politici”, i famosi “partiti” e i famosi “sindacati” (che ovviamente in tutti questi anni non hanno avuto mica nulla a che fare con tutto il marciume oggi dilagante) che ci salveranno!

    da stella   - domenica, 11 novembre 2012 alle 18:31

  2. Deve però dirci se in Ny Norsk o in Bokmål. Visto il tipo… meglio essere sicuri di cosa vuole.

    da Antonello Vinci   - lunedì, 12 novembre 2012 alle 00:26

  3. Il successo della politica è l’incognita. Il vedo e non vedo… C’è chi straparla nei programmi televisivi senza dire nulla di sostanzioso, ma in compenso è ben educato nell’esposizione; c’è chi dice che farà le cose salvo poi rimanciarsi la parola una volta votato con la fatale scusa “è l’Europa che ce lo chiede”; c’è chi litiga non per convinzione politica, ma per avere l’opportunità di essere ancora invitato nella trasmissione che fa audience proprio in virtù delle violenti litigate o dei morti ammazzati; c’è infine il furbo che grazie alla sua popolarità ricorre al monologo sulle piazze per dirci quanto siano sporchi politicamente “gli altri”, ma guardandosi bene dal raccontarci quello che la propria parte politica intenda fare concretamente per risolvere le questioni una volta eletto in Parlamento. Il programma del Mov. 5 Stelle è in internet… Io l’ho letto, per esempio, ma curiosando fra i miei amici e parenti ho scoperto che nessuno di loro lo ha degnato di uno sguardo… Non si fa politica sentenziando a senso unico ed argomentando la situazione catastrofica di crisi della nostra Nazione in modo tale che “i poveracci”, azionando annche al minimo il meccanismo naturale della ragione del proprio cervello, non possano fare a meno di condividerne le conclusioni. Non si fa politica col cappuccio in testa… Manca l’esperienza?… Non fa nulla, quella verrà col tempo. La gente, abituata finora ad avere di fronte gli stessi personaggi politici o i loro figli e discendenti, vorrebbe adesso cogliere l’occasione di questo Movimento per poter giudicare con la propria testa la cristallina trasparenza delle idee dei giovani che vi fanno parte… Io penso che prima che a “Beppe”, gli attivisti del Mov. 5 Stelle dovrebbero rendere conto ai cittadini delle strategie che bollono nella pentola del loro Movimento. Il senso unico lo abbiamo già provato e non ci è andato bene!…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 12 novembre 2012 alle 11:57

  4. Ma i commenti sono veri o li scrive Robecchi sotto falso nome?
    Fanno quasi più ridere dell’articolo.

    da Ubaldo   - martedì, 13 novembre 2012 alle 00:09

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