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25
nov 12

Monti convince gli investitori esteri: il Molise sarà trasferito in Kuwait

Si tratta anche per il trasferimento di 30.000 esodati: sostituiranno i cammelli nelle campagne del Quatar. Vivo interesse del sultano del Brunei per le bellezze naturalistiche italiane: “Le compro tutte, purché abbiano meno di 25 anni”. Da Abu Dhabi un’offerta per i vertici del PdL: “Amiamo molto il circo, e quello è il migliore”.

E’ passato appena qualche giorno dal ritorno di Mario Monti dal suo tour nel paesi del Golfo e già si vedono i frutti della costruttiva collaborazione tra il governo italiano e i sultani del Quatar, gli sceicchi di Abu Dhabi e i concessionari Ferrari degli Emirati Arabi. “Attrarre investitori era il nostro obiettivo – dicono al ministero degli esteri – e ci siamo riusciti. A Dubai hanno già opzionato il 40 per cento di Manuela Arcuri, ma contiamo di vendere anche prodotti meno stagionati”. L’interesse dei fondi sovrani di Dubai per l’industria automobilistica italiana è stato considerato un vero miracolo, ma l’entusiasmo si è spento quando un portavoce dello sceicco Al Maktum ha precisato: “Sì, le macchine italiane ci piacciono molto, compreremo gli stabilimenti in Polonia, Serbia e Brasile”. Anche l’arte italiana va fortissimo e promette lauti incassi: “Potremmo comprare la Gioconda – da detto un emiro di Abu Dhabi, diteci a chi dobbiamo intestare l’assegno”. Più difficile la trattativa per la cessione del Molise al Quatar. In questo caso Mario Monti si è speso personalmente: “Se ci comprate il Molise insieme a tutti i pensionati molisani, vi diamo anche un set di pentole e un materasso ortopedico”. Molto intense anche le collaborazioni in joint-venture. I paesi del Golfo tengono molto a pubblicizzare la loro industria di trasformazione  e offrono modernissime tecnologie: “Noi – dicono fonti vicine al sultanato del Dubai –  possiamo trasformare tutti i vostri falsi invalidi in invalidi veri, e in una sola settimana”. Gran parte del lavoro diplomatico puntava a convincere alcuni ricchissimi rampolli dell’aristocrazia petrolifera a visitare l’Italia ma molti di loro hanno rifiutato: “Siete pazzi? – ha detto il ministro dell’economia degli Emirati – con quello che costa la benzina da voi conviene abbandonare la Porsche quando ha il serbatoio vuoto piuttosto che fare il pieno”. La missione di Mario Monti è stata comunque un successo: i faraglioni di Capri, l’Etna e due terzi delle Dolomiti verranno consegnati giovedì governo del Kuwait che ne farà – finalmente – attrazioni turistiche redditizie.

5 commenti »

5 Commenti a “Monti convince gli investitori esteri: il Molise sarà trasferito in Kuwait”

  1. A essere pignoli, il Brunei e`nel sudest asiatico, non nella penisola arabica…

    da Enrico Marsili   - domenica, 25 novembre 2012 alle 14:16

  2. A essere pignoli, è la Sardegna che è stata regalata a un emiro…
    (questa è vera, purtroppo)
    Nel Brunei ci abitano i pigmei o i cananei? La sua capitale è Ortisei?
    :-)

    da Giuliano   - domenica, 25 novembre 2012 alle 16:53

  3. Ci abitano i maccabei e ci sono i Pirenei. :)

    da Enrico Marsili   - lunedì, 26 novembre 2012 alle 03:30

  4. “Sì, le macchine italiane ci piacciono molto, compreremo gli stabilimenti in Polonia, Serbia e Brasile”.
    era questa la frase da sottolineare
    il sultano del Brunei è l’uomo più ricco del mondo, sul suo harem si è parlato molto, penso che Robecchi lo sapesse benissimo – i ricconi arabi sono molto più discreti, almeno rispetto al riccone di Brunei

    da Giuliano   - lunedì, 26 novembre 2012 alle 10:06

  5. La trasmissione TV “Pronto…Raffaella?” del lontano 1983 proponeva il gioco dei fagioli. Era in sintesi un quiz dove si doveva indovinare il numero di fagioli contenuti in un barattolo trasparente bene in vista sul tavolo della presentatrice. Consiglio al nostro fascinoso governo tecnico di tentare in TV il medesimo sistema: quanti sono gli esodati in Italia? Potrebbe verificarsi il miracolo che qualche telespettatore telefono-dipendente affascinato dal visibilità mediatica indovini il numero esatto… L’ Italia è messa in vendita, ma nel caos amministrativo in cui naviga chi ne farà il prezzo? Lo stesso che ha individuato il cambio lira/euro? Chi ha contato di esodati? Chi ha previsto un futuro rosa per il TFR? Chi ha inventato il redditest/redditometro? Chi ha soffocato la sanità, le pensioni e il mondo del lavoro? Chi crede che equità significhi impoverire i poveri ed arricchire i ricchi? Chi permette l’esodo in massa delle industrie nazionali in altri lidi mondiali dove lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo è ancora più facile?… No!… In ogni caso nella situazione politica attuale sarà meglio per tutti affidare la delicata questione agli esperti della sfera di cristallo…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 26 novembre 2012 alle 11:19

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