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nov 12

Fornero, Monti e le nostre vite. Odio dire “io l’avevo detto”. Ma insomma, io l’avevo detto.

Lasciamoli lavorare. Ora è presto. Sono in carica da poche settimane. Sono lì da pochi mesi, un po’ di pazienza. Una riforma del lavoro che risolve il problema generazionale. Un po’ di diritti in meno ai vecchi per assumere più giovani… Non so perché, dopo un anno e qualche giorno di governo Monti, mi vengono in meno certe frasi che certe persone (anche amici, anche gente intelligente) diceva all’indomani dell’insediamento dei tecnici. Spossati da anni di volgarità e rapina berlusconiana, sarebbe andato bene pure King Kong, è vero. Ma l’ottusa fiducia con cui si guardava a un manipolo di tecnocrati lontani anni luce dalla vita vera delle persone, mi lasciava perplesso. Aspetta un po’, mi dicevano i fiduciosi. Vedrai…
E’ passato un anno e qualche giorno. Ho aspettato (non potevo fare altro, del resto) e ho visto. La disoccupazione è al suo record storico. L’occupazione giovanile (quella per cui la riforma del lavoro doveva fare qualcosa) è crollata al suo minimo storico (36,5 giovani tra i 15 e i 24 anni su 100 sono disoccupati). Il precariato (che la riforma del lavoro doveva combattere) è aumentato a dismisura. Il divieto di cumulo di contrattini che doveva portare ad assunzioni a tempo indeterminato è naufragato tra mille eccezioni e deroghe. I precari della pubblica amministrazione sono prorogati fino a luglio, così di una riforma fatta col culo (nostro, soprattutto) si dovrà occupare il governo a venire, quando madama Fornero sarà tornata alle sue gardenie e alla sua cattedra. Il debito pubblico non è diminuito, anzi è aumentato. Il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito. Gli attacchi alla scuola pubblica sono quotidiani. L’attacco velato al sistema sanitario nazionale sembra una minaccia di tipo mafioso.
Non c’è niente di bello, né di consolatorio nel dire quella frase odiosa che è “io l’avevo detto”, ma insomma, io l’avevo detto. Ora, un caro pensiero va a tutti quei ragazzi, lavoratori, precari, salariati, dipendenti e semischiavi che per un attimo almeno ci avevano creduto, ci avevano sperato. A quelli che dicevano: massì, levate questo articolo 18, tanto io non l’avrò mai. A quelli che dicevano: massì, un po’ più di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro, così ci sarà più occasione di entrata. Accecati dalla mancanza di prospettive, angosciati, indifesi, scambiavano i preparativi della nuova rapina per una buona azione. A loro, con affetto, va la solidarietà e l’appoggio che bisogna dare ai rapinati. Anche se per qualche mese hanno parlato bene del rapinatore. Magari, la prossima volta non si sbagliano (questa è una fesseria, si sbaglieranno di nuovo).

12 commenti »

12 Commenti a “Fornero, Monti e le nostre vite. Odio dire “io l’avevo detto”. Ma insomma, io l’avevo detto.”

  1. “invece di cercare il problema, cerca la soluzione. A lamentarsi sono buoni tutti.” (Henry Ford) In questo caso la risposta che vorrei non é il COSA si dovrebbe fare, ma CHI dovrebbe farlo. Con affetto e senza polemica

    da Ida   - venerdì, 30 novembre 2012 alle 11:30

  2. …anche io, purtroppo per tutti! Il problema e’ come ricostruire dopo Berlusconi… io sono veramente molto sfiduciata.

    da carmela cellamare   - venerdì, 30 novembre 2012 alle 11:48

  3. e la cosa piu divertente (se non fosse tragica) e’ che, vinca bersani o renzi o alfano o non so chi altro si presenterà per il PD con la L, faranno Monti ministro dell’Economia. Perché, si sa, e’ una persona molto competente.

    da Lorenzo   - venerdì, 30 novembre 2012 alle 11:51

  4. Anch’io ho sempre pensato che riuscì a farsi scendere le lacrime per non mettersi a ridere! La madama dovrebbe lavorare anche lei con contratto a progetto: non ottiene il risultato finale? Che il popolo ti possa “recidere” per inidoneità professionale!

    da betta   - venerdì, 30 novembre 2012 alle 11:56

  5. Guarda…non per dire…ma l’avevo detto pure io, ma da subito, subito subito, proprio! Avevano iniziato col dire che avrebbero abbattuto il sistema di privilegi costruito negli anni… – oh, cavolo! mi ero detta! sistema di privilegi costruito neglio anni? ma il capitalismo e tutti i privilegi che ha portato con sé, per alcune classi sociali, non risale ad anni…risale…beh, almeno un secolo e un tantino di più. Quello dell’aristocrazia…non se ne parli…non esiste più l’aristocrazia?, certo, quella d’animo….e allora…- avevo pensato – stai a vedere che i privilegi si riferiscono a quei diritti civili e del lavoro che sono stati conquistati dai nostri padri?! – toh, era proprio così!!!
    Ma io sono proprio fuori, lo so!

    da Tiziana   - venerdì, 30 novembre 2012 alle 14:38

  6. …Sì, perché loro, i diritti li chiamano privilegi e i privilegi?
    No, questo non lo so. :-(

    da Tiziana   - venerdì, 30 novembre 2012 alle 14:41

  7. sì, l’unico effetto positivo del governo Monti è rimasto quello: che non abbiamo più un xxxxxxx al governo. Per il resto, si tratta sempre di un uomo di destra con idee di destra, ma molto più efficiente e determinato nel portare avanti il suo disegno.
    L’unica speranza sarebbero le elezioni, ma gli italiani sono sempre quelli, si potrebbe sperare nei diciottenni ma se i diciottenni vanno dietro a CasaPound e ForzaNuova, cioè se pensano che il futuro stia in chi ci ha portati all’8 settembre… Mah.
    PS: ieri Renzi ha detto qualcosa sulla Bulgaria…è il Paese dove è nato Moni Ovadia, da dove vengono musicisti, calciatori, eccetera. Renzi, la Bulgaria esiste veramente: attento che se sei premier e fai di queste gaffes, poi bisogna andare a chiedere scusa.

    da Giuliano   - venerdì, 30 novembre 2012 alle 16:19

  8. Le gaffes sono il pane di tutti, ma proprio per questo non sono un problema. A Ida voglio dire che un problema anche più grave della crisi attuale si è già verificato in Italia. Mi riferisco al dopoguerra, ovviamente. A diffenza di oggi, però, avevamo anche trovato una buona risoluzione che ci ha permesso di progredire, piano piano, ma pur sempre puntando verso il miglioramento sociale, grazie a buone politiche di veri politici. Poi sono arrivati il quasi apparentamento Craxi/Berlusconi e contemporaneamente la frantumazione della gloriosa opposizione del PCI (“italiano” tengo a sottolineare) voluta dall’allora segretario Occhetto e da questi tragici momenti per noi, figli del popolo, è incominciata la fine. Viste le esperienze passate dei governi tecnici Amato e Dini, è stato proprio da “fessi” avere anche solo pensato che un governo di facoltosi banchieri potesse davvero risolvere il nuovo problema scaturito proprio dalle banche. Tanto per dire a che punto negativo siamo arrivati, questa mattina ero a Rimini dove un ragazzo mi ha chiesto come raggiungere l’Ospedale della città. Sa, ha continuato spontaneamente euforico, vengo da Ferrara e vado a trovare mia sorella che ha partorito due gemelli. A ferrara non c’era posto in ospedale… E siamo in Emilia…

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 30 novembre 2012 alle 17:49

  9. guarda, all’inizio pure io, fiduciosa, come tanti.. poi i primi dubbi, poi le certezze. Ora vorrei conoscere qualcuno che è per un Monti bis, e poi prenderlo/a da parte in un angolino possibilmente buio..

    da paola   - sabato, 1 dicembre 2012 alle 23:43

  10. L’unica differenza concreta tra questo governo e il precedente, e’ che nel precedente le ministre erano fighe, queste invece sono pure dei cessi

    da bolla   - martedì, 4 dicembre 2012 alle 10:28

  11. governo di criminali,amici delle banche e poteri occulti,avete con la riforma delle pensioni,ucciso le mie speranze di una vita dignitosa,odio tutti quei partiti che hanno reso possibile questo scempio….pd,pdl,udc,ecc….tanto voi con quello che avete rubato…odio in particolare bersani,la camusso…ipocrita,pietro inchino….quel chierichetto e paolotto falso di casini..e quel bastardo di berlusconi,….nonostante la crisi tengo in serbo una bottiglia di ferrari….quando morirete di fame anche voi faro una grande festa…..bastardi

    da gandolfo   - domenica, 9 dicembre 2012 alle 18:18

  12. Purtroppo non sembra esserci soluzione nell’ambito della politica e quello dei tecnici e’ solo uno stratagemma, da utilizzare in tempi di crisi, per non esporsi troppo quando si vogliono dare mazzate alla gente. Ricordo i ‘governi teccici’ dei primi anni Novanta, ma allora c’era ‘solo’ una disoccupazione da paura (con centinaia di migliaia di licenziamenti) e un minimo di diritti esistevano, da allora il piano inclinato e’ proseguito ed oggi siamo arrivati all’abolizione di fatto dello Stato sociale (o di quel che ne rimaneva. Questo sarebbe l’obiettivo per far ripartire gli investimenti e quindi i profitti. Non so se riuscira’ a lor signori. In ogni caso, va da se’, la maggioranza delle persone prendera’ solo i frutti amari.

    da Roberto   - martedì, 11 dicembre 2012 alle 11:10

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