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nov 12

Due o tre cosette sulle regole (delle primarie, e non solo)

Due o tre cosette sulle regole delle primarie le vorrei dire anch’io, visto che impazza il dibattito sull’argomento. E anziché affacciarsi sulle questioni “tecniche” (che per quanto tecniche sono un chewingum che ognuno tira da una parte e dall’altra), vorrei fare il punto su alcune questioni di principio (si può ancora dire “di principio”, o si parla solo di tattica?).
Dice per esempio Luca Sofri (qui) che un conto è la duttilità e un conto la coerenza cieca. In sostanza, cambiare le regole del fuorigioco tra il primo e il secondo tempo no, ma cambiare le regole dei rigori dopo i supplementari sì. Per quanto, mi risulta, non sia mai successo (si tirano i rigori come stabilito al primo minuto, e poi, casomai, si cambiano alla prossima finale).
Ma gli argomenti che vorrei avanzare sono di natura più politica. Vediamo.
Il paese esce da una fase politica in cui di ogni regola è stata fatta strage. Un signore comandava forte di una maggioranza mai vista prima e si faceva leggi e regolamenti su misura. Il Pd, pur con una opposizione molle-molle e a volte compiacente (una su tutte: il mai combattuto conflitto di interessi) ha tenuto botta almeno su un punto: non si possono cambiare le regole in corsa. Se ora il Pd accettasse di cambiare regole che lui stesso si è dato per le sue primarie, a tre giorni dal ballottaggio, dimostrerebbe che nemmeno quel principio sacrosanto riesce a stare in piedi e sarebbe un’enorme sconfitta politica. In qualche modo, diciamo così, lo spirito di Berlusconi aleggerebbe ancora sul Paese, cosa che preferirei evitare per i secoli a venire. Io, per esempio, perderei quella (poca, peraltro) fiducia in uno schieramento che si cambia le regole a partita iniziata, contraddicendo l’unico barlume di linea avuto negli ultimi anni.
A chiedere di cambiare le regole è una delle due parti in causa, quella renziana. Già questo è inammissibile. Se, come dice Luca Sofri, è preferibile una certa duttilità a un cieco rigore, è assolutamente necessario che questa duttilità sia condivisa. Se lo chiede una parte sola, la questione è già risolta da sé: o tutti i calciatori in campo vogliono cambiare (ok, mai visto, ma parliamone), oppure vuol cambiare il regolamento una squadra sola (pietra sopra, e morta lì).
Infine: quale calcolo politico e/o di convenienza tattica sta dietro a questa richiesta di cambio delle regole? Si dice: Renzi avrebbe una base elettorale più ampia di quella del Pd bersaniano e quindi tutto l’interesse a far votare anche chi con il Pd, il centrosinistra, la sinistra e compagnia bella non c’entra niente. Se da un lato questo ragionamento è politicamente accettabile (dopotutto, aumentare la propria base elettorale è utile a ogni partito), dall’altro pone alcuni problemi. Per esempio: è ammissibile che chi non appartiene – in un modo o nell’altro – alla sinistra possa dire la sua su chi la sinistra candiderà come premier? Magari chi per anni è cresciuto e pasciuto sotto l’ombrello berlusconiano e oggi, vista la fine ingloriosa di quell’esperienza, viene a dire la sua nel “mio” campo?
Penso agli elettori, certo. Ma penso anche ai molti commentatori visti e sentiti in questi giorni nell’orgia di talk-show nazionali. Gente orgogliosamente schierata con la destra, anche su posizioni estreme (un Ferrara, una Sofia Ventura, eccetera) si schiera apertamente e anzi sembra combattere (pro-Renzi) nel dibattito che si svolge in casa d’altri. Bene, non è corretto, ha tutta l’aria di un’Opa ostile su un partito avversario, e questo ingenera parecchi dubbi.
Come dice Luca Sofri (che cita Bersani), noi “siamo gente perbene”. Giusto, noi. Altri un po’ meno. Tenerli fuori non mi pare un delitto, anzi.
Sulle “giustificazioni” da portare al seggio, ci sarebbe occasione di satira, è vero. Però si sa com’è, una volta fatta una regola, bisogna fare in modo che la si rispetti, e qualche controllo in qualche modo bisogna applicarlo. E poi, anche qui, entra in campo un discorso più ampio. Perché tanta gente per bene che a queste primarie ha pensato, discusso, dibattuto, sofferto, litigato, è andata a votare, e ci riandrà, deve vedere entrare in campo tanti giocatori che non si sono mai nemmeno allenati e ora pretendono di tirare il rigore? E’ un po’ assurdo, no?  A chi oggi, a tre giorni dal ballottaggio, si sente investito dal sacro fuoco del dibattito politico, si potrebbe dire che poteva infiammarsi un po’ prima, come hanno fatto più di tre milioni di “brave” persone.

11 commenti »

11 Commenti a “Due o tre cosette sulle regole (delle primarie, e non solo)”

  1. Le persone che non hanno votato sono brave come le altre. Spero che questa cosa vi torni indietro come un boomerang. È vergognoso indipendentemente dalla parte politica che uno sente dentro di se. Alcuni probersani lo capiranno certo e passeranno dall’altra parte. È della vittoria di Pirro che avrà Bersani che se ne farà?
    Anche tu, con tutto il rispetto, rappresenti tutto ciò che non fa bene all’Italia.
    Tutti gli elettori di bersani che adesso volessero votarlo non possono. Tutti i nuovi votanti del csx che adesso si sono ingessati li perdete secchi alle politiche.
    Per far vincere il vecchio e l’apparato che prima o poi morirà questa manfrina…ridicola.

    da k.lombardi   - mercoledì, 28 novembre 2012 alle 11:10

  2. potevano fare primarie aperte o primarie chiuse, invece hanno fatto primarie semiaperte, cioe’ aperte, ma non troppo non si sa mai. Renzi a ragione dice che queste regole sono assurde e se Bersani fosse d’accordo si potrebbero subito cambiare. Come al primo turno, e’ gia’ + che sufficiente impegnarsi ad essere elettori del csx. vogliamo vincere le elezioni e scegliere il candidato premier piu’ forte o eleggere il segretario del partito semidemocratico?

    da fmelis   - mercoledì, 28 novembre 2012 alle 11:32

  3. Ma chi ha parlato di cambiare le regole? :)

    Dal regolamento delle Primarie:

    “4. Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal Coordinamento nazionale, sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e quindi si iscrivano all’Albo degli elettori.”

    Ecco. Basta applicare questo articolo e permettere a chi DICHIARI di voler votare, di farlo. 😉

    Mi sa più di “cambio regole”, invece la delibera di specifica che han tirato fuori dal cilindro DOPO il ballottaggio, dove hanno aggiunto:

    “Spetta al Coordinamento provinciale valutare la consistenza o meno delle cause, indipendenti dalla volontà dell’elettore, che ne hanno impedito l’ iscrizione all’Albo degli elettori entro il 25 novembre, ovvero la preiscrizione on-line. Il Coordinamento provinciale, con voto unanime, decide se ammettere o meno la registrazione all’Albo degli elettori.”

    Chi è che cambia le regole? :)

    da Davide   - mercoledì, 28 novembre 2012 alle 11:33

  4. Perfetto, Robecchi. Di meglio non si poteva dire.
    anzi, si può aggiungere questo: che intanto il Paese crolla…
    (ma sul serio, vedi alluvioni, frane, adesso anche l’esplosione all’Ilva)

    da Giuliano   - mercoledì, 28 novembre 2012 alle 12:35

  5. Ma per carità!!!!!
    Ma quando mai???!!!!
    Se è vero che nel passato, in Italy, si poteva di tutto e di più, per via delle leggi fatte solo per capire come eluderle, ora cosa siamo diventati? (il luogo comune, spesso dice molto di più di profonde analisi) A quale punto siamo arrivati? Non devono esserci regole, o meglio, la regola è quella, diciamolo, dettata dal più forte (prepotente) quando vede che le cose per lui potrebbero andare storte? Non sono andata a votare. Avrei votato per Vendola. Non l’ho fatto perché sono stanca di votare sempre per la parte che perde. – Così, ho pensato, – magari se non lo voto io, vince! – Non è andata. Però a me, così, d’istinto, questi arroganti, prepotenti, opportunisti, inventori del “prendiamoci tutto, purché respiri”, sorridenti di maschere false, a me, d’istinto, non piacciono. Purtroppo in Italia, Italy, è meglio, è stata gettonata per un anno buono, dall’avvento di Monti, la teoria de “i giovani”. Renzi, nato poco prima, ha cavalcato quest’onda, diventando “la giovane politica”, ben visto da mamme e papà, non fiorentini, e dai giovani del PD un poco stanchi di dover passare per l’approvazione dei summit composti da chi sappiamo bene. Quando si dice che il berlusconismo è diventato un modo di pensare, più che un sistema politico, mica è una bugia. Quando si dice che anche a sinistra quella mentalità è viva e presente, mica è una bugia. E allora? Renzi la rappresenta, a mio parere, per questo le regole non vanno cambiate in corsa e per questo si deve votare Bersani. Per una questione di principio, di metodo… di storia, anche.

    da Tiziana   - mercoledì, 28 novembre 2012 alle 15:33

  6. Scusi, al di là delle sue argomentazioni sulle quali potremmo discutere, da quando io sono diventata di estrema destra? A meno che le posizioni liberali e libertarie siano posizioni di estrema destra. Mah!
    Sofia Ventura

    da Sofia   - mercoledì, 28 novembre 2012 alle 16:03

  7. Gentile signora Ventura. Mi spiace, è finita in una parentesi con gente più estrema di lei, non in buona compagnia, a mio parere. Sarò distratto, ma non sono un esperto di riposizionamenti e non me la ricordo nel campo democratico, piuttosto vicino a Gianfranco Fini, quello della legge Bossi-Fini e dei gay che non possono fare i maestri. Liberali? Libertari? Mah!

    da a.r.   - mercoledì, 28 novembre 2012 alle 16:11

  8. I primi tre commentatori hanno già detto tutto quello che c’era da dire. In particolare “Le persone che non hanno votato sono brave come le altre.” Mi spiace Robecchi, sono suo estimatore da sempre ma con questo commento mi ha perso parecchio punti. Le regole vanno rispettate, ma quando sono scritte in modo appositamente fumoso per poi essere interpretate e integrate al momento opportuno, non sono regole buone. Sarebbe stato meno ipocrita evitarlo del tutto, questo secondo round di registrazione. Non sarei stato d’accordo (lei probabilmente si) ma almeno sarebbe stata una vera regola.

    da Gabriele   - mercoledì, 28 novembre 2012 alle 18:44

  9. Io sono del parere che chi non è in gioco debba fare solo lo spettatore. Secondo me non dovrebbe nemmeno fare il “fifo”. Se invece “tifa” è evidente che all’orizzonte vede un profitto per la sua strategia politica nella vittoria di chi predilige. Renzi piace alla destra, per esempio… Se una persona vuole partecipare al gioco deve dare la sua adesione prima che il gioco inizi. In proposito sono d’accordo con Gabriele. Chi non si è potuto registrare entro il 25 novembre deve rassegnarsi e pensare alla “prossima volta”. Nelle coalizioni ogni parte dovrebbe avere un solo concorrente. Due concorrenti dello stesso partito con idee diverse su quasi tutto, leggi Bersani e Renzi, non fanno bene al partito, ma decisamente fanno il gioco dell’avversario. Sempre secondo il mio pensiero, quindi, a queste primarie avrebbero dovuto partecipare Bersani, Vendola, Tabacci o eventuali altri tre scelti dai rispettivi partiti che avevano aderito alla coalizione politica. Nello stesso partito le primarie non hanno semplicemente senso politico anche se in apparenza sembrano essere un rito “democratico”.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 29 novembre 2012 alle 10:47

  10. Eccoci, i soliti saltatori sul carro dei vincitori hanno ritrovato un altro condottiero! Nella allora elezione del segretario Bettino Craxi videro una possibilità’ di rappresenta dei loro interessi usando un partito già strutturato cambiandolo antropologicamente a suo piacere. Poi, scoperti tutti i loro intrallazzi dalla magistratura ( anno1992) riuscirono a trovare un altro condottiero con la differenza che questo i soldi c’è li aveva per poter mettere iN piedi un altra struttura, anzi venivano proprio dal quel sistema politico economico li. Adesso ormai che anche questa seconda Era è ormai finita, stanno lanciando il figlioccio sul quale avevano investito negli anni 80 permettendogli di vincere un po’ soldi con Mike Buongiorno. Il sistema e’ sempre il solito la gente che ora vuole Renzi e’ la solita, sono come i pidocchi saltano da un capo all’altro. Anzi da un partito all’altro. Fanno tanti discorsi ma pochi fatti e ve lo dice un fiorentino che vede le scuole, gli asili, le strade, i servizi pubblici, i rapporti con le altre istituzioni o società di servizi di Firenze con i quali sono arrivati ormai ai ferri corti vedi l’esempio più lampante con la soprintendenza alle belle arti, alla quale ne combina di tutti i colori, come ad esempio asfaltare togliendo le pietre rinascimentali da via Ghibellina, indirizzo del palazzo del Bargello, oppure costruire uno spartitraffico sul ponte a Santa Trinità , e potrei continuare con la nevicata del 2010 alla quale trovarono mille giustificazioni per il disastro che non riuscirono ad evitare. oppure la concessione di aprire nuovi locali notturni i una zona con già molti problemi di ordine pubblico, i quali hanno tenuto occupato il suolo pubblico senza pagare un centesimo con il benvolere del sindaco, fino a quando alcuni residenti si sono visti costretti ad andare in prefettura per sporgere denuncia. Allora si sono dati tutti una regolata compreso l’amministrazione comunale. Comunque io sono andato a votare domenica scorsa e ci andrò anche la prossima e darò’ il mio contributo per fermare l’ascesa del nuovo Bettino Renzi e invito tutti a fare un ragionamento un po’ più ampio sulle conseguenze date da una sua vittoria.

    da Aldo   - venerdì, 30 novembre 2012 alle 09:57

  11. Come dice Aldo, chi non è fedele alla sinistra è un pidocchio. Quindi le regole sono fatte giustamente x escludere i subdoli pidocchi. Subdoli pidocchi che vi fanno essere orgogliosi di essere arrivati al 30%. E se qualche pidocchi o venisse ad aprire gli occhi sulle zecche che avete nel partito? Ma che dico? I vostri sono il meglio del meglio sulla piazza, gli incorruttibili e i perfetti.
    Aggiungo, se Renzi non deve vincere, meglio non fare le primarie. Se Bersani deve vincere per forza xkè Renzi non è adeguato perché viene presentato agli elettori? Il giochino di fare le primarie aperte x incensare Bersani ammettete che non vi è venuto bene.

    da k.lombardi   - sabato, 1 dicembre 2012 alle 14:55

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