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Finisce in tragedia la corsa al centro: Casini tampona Fini che investe Monti

Miracolosamente illeso Montezemolo: era andato a comprare cinquanta cravatte per mostrarsi più centrista. Francesco Rutelli pensa alla scissione: solo il suo pancreas resterà nel Pd. Spaventosa nota spese di Gianfranco Fini: da Salò al centro c’è andato in taxi (passando da Genova nel 2001)

“In un’immaginaria linea retta che va da A a B, lunga anche migliaia di chilometri, il centro rappresenta un solo punto equidistante dagli estremi”. Fa eccezione, come rileva la prestigiosa rivista Science, il centro della politica italiana, che comprende alcune decine di migliaia di esponenti politici. Una costatazione che ha aperto un poderoso dibattito scientifico nella comunità internazionale, con tanto di sanguinose polemiche tra studiosi, guru della geometria, e studiosi di fama mondiale. “Ribadisco che il centro può essere uno solo – dice Peter Nowmitz, decano dei docenti di geometria ad Harvard – quindi è semplice: uno tra Casini, Fini, Montezemolo mente”. Vero, rispondono da Oxford, ma essere al centro di uno schieramento non ha valenze qualitative: si può essere al centro anche con un frullato di banana al posto del cervello”. “E questo – scrive la prestigiosa pubblicazione Politics Analysys – include anche Francesco Rutelli”. Altra cosa, puntualizzano i ricercatori della Shanghai University è dichiarare di essere al centro, ma essere pronti a spostarsi dove più conviene. E’ il caso di Corrado Passera, come si legge in un lungo studio  dell’istituto di studi matematici di Bogotà, significativamente intitolato “Centristas y paraculos, el caso italiano”. In ogni modo, la teoria di un centro variabile con molti punti che si spostano al centro, anche urtandosi e rompendosi i coglioni a vicenda è appassionante. Fini, per esempio, spostandosi da destra al centro, ha urtato Casini, che ha travolto Montezemolo, spostando l’asse del centrismo verso la componente cattolica del Pd, che a sua volta è franata su Giovanardi che stava dormendo in Transatlantico. Risultato: due contusi. Verso il centro, ma da sinistra, si muove invece Matteo Renzi, che tenta di coprire tutta la linea: a sinistra a parole, a destra per proposta politica e al centro come ex boy-scout. Secondo molti analisti, invece, il centro del centro sarebbe un ipotetico Monti-bis sostenuto dai vari centristi più o meno perfettamente centrati, il cui motto sarebbe “se stiamo molto al centro prima che ci prendano a legnate passerà del tempo”.

3 commenti »

3 Commenti a “Finisce in tragedia la corsa al centro: Casini tampona Fini che investe Monti”

  1. Tragico Robecchi.

    da Tarkus   - domenica, 7 ottobre 2012 alle 11:15

  2. Giovanardi dormiva e qualcuno lo ha sbegliato?? mamma mia che brutta notizia, se dorme lasciatelo dormire…

    da Giuliano   - domenica, 7 ottobre 2012 alle 16:09

  3. Chi entra in centro ormai lo sanno tutti: fuori in sostanza il commercio e dentro le banche… Come in politica. Al centro si collocano i ricchi e i grandi zompatori pratici nella mossa del cavallo… A San Lazzaro di Savena, graziosa località limitrofa a Bologna, in cento metri del centro ne ho contato ben 11 bannche!… Bologna è diventata una banca a cielo aperto… L’Unipol, per esempio, si è presa sette campate del bellissimo portico della gloriosa via dell’Indipendenza. Da quando a Bologna c’è il TD Day (in centro solo pedoni e cicli), ho rischiato più di una volta di essere investito da una bicicletta… Colpa mia, naturalmente, anche a piedi bisogna stare attenti. Però?!… Domanda: riuscirà a passare il camper di Matteo Renzi nei vari centri? Probabilmente sì. Le sue idee vanno di moda, come va di moda anche la rottamazione dei cittadini anziani, peraltro già iniziata nella pratica di una spending review priva di attenti preventivi studi sociali. La famiglia, cristiana o non, conta oggi come chi non è il Marchese del Grillo. Perfino gli elementari servizi sanitari sono diventati inaccessibili in tempi decenti. Non parliamo poi dell’IMU sulla casa di abitazione: un vero scandalo sociale per chi ha solo la casa in cui vive o per chi deve ancora pagarsela con il mutuo. In compenso presto obbligheranno tutti a cimentarsi con internet, anziani compresi… Grazie al cavolo di idee così tanto innovative quanto immensamente stupide nella loro organizzazione, questi ultimi sono destinati a scomparire presto dalla circolazione. Una furbata pazzesca che nemmeno Erode all’occorrenza avrebbe saputo inventarsi per restare a galla nel potere. Siamo ormai arrivati a considerare una colpa la speranza di una vita più lunga. Secondo il potere è infatti la lunga vita dei costosi vecchi che andrà ad influire sul futuro amaro destinato ai nostri figli. E la chiamano politica…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 9 ottobre 2012 alle 11:47

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