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A Elsa Fornero il Nobel per la simpatia: per i giovani supera Cossiga e Pol Pot

Dopo “bamboccioni”, “sfigati” e “choosy”, il governo studia altre formule per incentivare l’entusiasmo giovanile, come la garrota e il dentifricio nelle scarpe. Il ministro del lavoro si scaglia contro i privilegi dei precari: “Se cominciate a lavorare a cinquant’anni non potete andare in pensione a settanta!”. Monti precisa: “E se morite a 71 anni dovete renderci i soldi!”

Il coraggio di rischiare l’impopolarità, di dire una verità scomoda, di rompere convenzioni e luoghi comuni. Elsa Fornero, ministro del lavoro, ha fatto invecchiare di colpo decine di proverbi e modi di dire. La frase sui giovani italiani che sono un po’ “choosy”, schizzinosi, di fronte al mondo del lavoro spazza via altre frasi dello stesso tipo, come “I terroni non hanno voglia di lavorare”, “Gli zingari rubano i bambini”, e “E’ tutta colpa dei sindacati”. Tutte cose vecchie, superate dalla nuova frase del ministro Fornero: prendete il primo lavoretto del cazzo e poi guardatevi intorno da dentro. “Io l’ho fatto – dice un giovane di Salerno che preferisce restare anonimo – pur di lavorare ho cominciato con il piccolo spaccio e ora sono un apprezzato killer di camorra. La Fornero ha ragione, c’è sempre spazio per chi si dà da fare”. Ma è nelle realtà metropolitane che l’entusiasmo dei giovani è alle stelle. Dice un turnista di un call center della capitale: “Anch’io all’inizio ero un po’ schizzinoso a pulirmi il culo con la mia laurea, ma poi ci ho fatto l’abitudine e ora sono felice di aver studiato vent’anni per guadagnare tre euro all’ora. Sto pensando di prenderne un’altra, visto che vale meno della carta doppio velo”. L’apprezzamento per il ministro del lavoro trabocca dai social network. Scrive ad esempio Giovanni, da Milano: “La mia laurea in lettere si è rivelata preziosa per il mio lavoro nei cessi della stazione: mi aiuta a correggere le scritte sul muro davanti ai pisciatoi”. Anche chi inizialmente aveva pensato a un autogol della ministra ora deve ricredersi, basta guardare i sondaggi. “E’ vero – dicono alla Swg – non si era mai visto un ministro italiano scalare così velocemente la classifica. Ora la Fornero, per simpatia, si colloca tra Pol Pot e Cossiga, e la tendenza è in crescita”. “Oltretutto – aggiungono alla Doxa – si è rivelata eccellente nell’aggregare i giovani italiani. I numeri parlano chiaro. 35 su 100 sono disoccupati. 40 su 100 sono precari, e a 99 su 100 sta prepotentemente sul cazzo Elsa Fornero”. Non è stato reso noto il nome del centesimo intervistato del campione, che subito dopo aver risposto al sondaggio si è affrettata a chiamare mamma al ministero del lavoro.

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5 Commenti a “A Elsa Fornero il Nobel per la simpatia: per i giovani supera Cossiga e Pol Pot”

  1. Ci pensate!? La signora Fornero si è anche risentita a vedersi disegnata da Vauro in vesti, succinte e “provocanti”, da “squillo”. Io sto pensando che alla fin fine con la mia laurea, con il mio lavoro di docente bibliotecaria negata, che sta per essermi portato via, quello che mi resta da fare, seguendo il suo consiglio, è proprio quello sul quale lei si è indignata! Altro che offesa a tutte le donne, l’offesa era proprio rivolta a lei! Anche da parte mia!

    da Tiziana   - domenica, 28 ottobre 2012 alle 10:27

  2. appena diplomato ero andato a fare l’operaio nell’industria tessile, lavare i quadri da stampa, preparare i colori, queste cose qui. Ho preso le prime buste paga, ho preso anche una faringite noiosissima (sempre a bagno nell’acqua, capirai) e ho cominciato a fare colloqui. Poi ho trovato uno che mi ha chiesto:
    – Come mai lei che è diplomato è andato a fare l’operaio?
    Non è una barzelletta, tipi così ne ho conosciuti parecchi anche dopo.
    Rispetto ad allora, sono cambiate un po’ di cose:
    1) le fabbriche qui intorno hanno chiuso o si sono delocalizzate, tutte (provincia di Como, verso Milano)
    2) sono arrivate le leggi sul precariato obbligatorio
    eccetera.
    La Lega Nord non se ne è nemmeno accorta…
    (io avevo mollato tutto e avevo giurato di non entrare più in fabbrica, poi però ne ho trovata una dove si poteva vivere – finito anche quello, grazie alle Fornero e ai Maroni, eccetera)

    da Giuliano   - domenica, 28 ottobre 2012 alle 10:30

  3. Il Presidente del Consiglo Mario Monti passerà alla storia non solo per la sua tendenza personale di indurre in miseria gli italiani in cambio di un sorriso estero, ma annche per la sua capacità selettiva dei suoi collaboratori. La Ministro Fornero, emerita rappresentante del benessere esagerato, condizione peraltro condivisa da tutti gli altri componenti del governo tecnico e della politica in generale, osa pontificare con la gioventù ritenendola responsabile delle miserie sociali nelle quali i giovani stanno affondando, peraltro proprio grazie all’allegra finanza dei ricchi personaggi che lei stessa sta oggi candidamente sostenendo con forza. Non è però la sola a spargere strane “convinzioni”. Il Ministro per i Beni e le Attività culturali Lorenzo Ornaghi, per esempio, sostiene che il welfare non può più essere tollerato perché costa troppo allo Stato. In sostanza gli italiani meno abbienti si aspettino una prossima eliminazione di ogni protezione ai loro bisogni di sopravvivenza e quindi, campi chi può. Paghino le tasse e zitti. Il loro lamentoso rumore dà fastidio ai ricchi italiani e a tutto il resto dell’Europa benestante!…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 28 ottobre 2012 alle 16:23

  4. La Fornero le troverei un impiego come muratore,o come camionista e poi a 67 anni le chiederei come si sta anzi visto che la qualità della vitA si è’ allungata le farei fare ancora 5 anni in più ad ogni modo ha ragione Grillo saluti

    da Marco   - lunedì, 18 febbraio 2013 alle 21:08

  5. vorrei augurare alla ministro fornero di poter campare il più a lungo possibile in modo che possa vedere i suoi cari morire nel male modo possibile visto le disgazie che lei ha procurato a noi pensionati

    da fossati   - martedì, 24 dicembre 2013 alle 14:46

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