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dom
23
set 12

Voi siete qui – Riforma Fornero, comma 23

“L’unico motivo valido per chiedere il congedo dal fronte è la pazzia, ma chiunque chieda il congedo dal fronte non è pazzo”. Se applicate il famoso paradosso di Comma 22 (romanzo di Joseph Heller) ai precari italiani, che succede? Succede che viene fuori il Comma 23. Ed ecco la storia dei precari di Italia Lavoro Spa, società strumentale del Ministero del Lavoro, oltre 700 uomini e donne “a progetto” che si occupano di “stabilizzare” altri lavoratori. Altri, perché loro non li stabilizza nessuno. Ma all’improvviso, un lampo di sole, una speranza, una luce in fondo al tunnel. Proprio così, la riforma Fornero (che alla fin fine sarebbe il loro datore di lavoro) stabilisce che i lavoratori a progetto in mono-committenza vanno considerati lavoratori dipendenti. Grande festa presso gli stabilizzatori che sperano di essere stabilizzati. Invece no. Intanto, per non saper né leggere né scrivere, da Lavoro Italia dicono che lì non si possono fare assunzioni (grazie alla Finanziaria del 2010). Cioè, la riforma Fornero non si può applicare ai lavoratori precari della signora Fornero. E poi invece, studia e ristudia, compulsa le carte, scava tra le pieghe della legge, ecco che sì, hurrà, la riforma Fornero si può applicare anche a loro. Basta leggere attentamente il Comma 23 dell’articolo 1, ultime righe. Là dove si dice che sì, va bene, ‘sti disgraziati di precari che lavorano come dipendenti andranno assunti, ma… “Fatte salve le prestazioni di elevata professionalità”. Wow! Ecco il trucco. Ora si tratta solo di mettersi d’accordo su quali siano le prestazioni di “elevata professionalità” con qualche sindacato compiacente, tipo Cisl e Uil, per non fare nomi, tagliando fuori la Cgil. E poi dicono che Marchionne non ha insegnato niente! Riassumendo: riforma Fornero, comma 23: “Per i precari che lavorano come dipendenti essere assunti è un diritto, ma se sono 700 e forniscono prestazioni di elevata professionalità quel diritto non c’è più”. I casi sono due. O la Fornero non applica la riforma Fornero, oppure la applica molto bene, ed è una riforma col trucco. In ogni caso, i precari restano precari. Non è per questo che abbiamo chiamato i tecnici?

2 commenti »

2 Commenti a “Voi siete qui – Riforma Fornero, comma 23”

  1. sì, la Fornero poi si riforma, si riforma sempre, come il tartaro sui denti. Assume altre forme e altri nomi, ma si riforma sempre. In attesa della sua prossima incarnazione, è l’unico significato che riesco a dare del termine riforma, a lei applicato…

    da giuliano   - lunedì, 24 settembre 2012 alle 08:45

  2. Tempo fa in vetrina di un negozio artigiano/commerciale c’era in bella mostra il cartello: “cercasi apprendista pratico”…
    Tutte le riforme di questo governo nascondono il trucco. Per esempio, esaminiamo la storia dei ticket sanitari e in particolare del principio attivo equivalente. Il medico prescrive il principio attivo e la farmacia lo fornisce di iniziativa, secondo il proprio tornaconto, mescolato non si sa bene con che cosa e proveniente non si sa bene da dove. Si può però optare per l’originale pagando la differenza e la ricetta. In commercio vendono farmaci in confezioni da 36 pastiglie contro il mal di testa… Una sfiga in prospettiva da toccare… ferro. I salvavita, cioè quei medicinali che lo sfigato di turno deve prendere per tutta la vita sono confezionati in scatole da 14… Così nasce la produttività: file mensili dal dottore per la ricetta, costo della ricetta che non può contenere più di due confezioni. Anche questa riforma inutile fa parte di quelle col trucco ideate da tecnici del profitto. Favoriscono solo le lobby dei furbi che vista la cuccagna si sono dedicate alla nuova attività di confezionatori di pillole equivalenti. Una vergogna… Una totale squalifica del medico di base…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 24 settembre 2012 alle 17:51

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