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mer
29
ago 12

Questa sera Doc3! L’isola che scompare, storia di un fiume che si mangia la terra (e chi ci vive sopra)

Nuova puntata di Doc3 (Rai Tre, ore 23.45). Char, l’isola che scompare, di Sourav Sarangi. Storia drammatica e spaventosa, storia di progresso (?) e di fuga. Perché la diga di Farakka, in India, modifica il corso del Gange. Crea laghi immensi dove c’era la terra, sommerge isole tra l’India e il Bangladesh dove gente che vive lì da secoli sente letteralmente la sua terra sfuggirgli da sotto i piedi, erodersi, scomparire. Tra questi, Rubel e la sua famiglia. Lui, ragazzino di quattordici anni che vive contrabbandando riso tra le due sponde del fiume, vede i suoi orizzonti stringersi, la sua terra sparire. Di qua, il prima, di là il dopo, minaccioso e incerto. Di qua l’India, di là il Bangladesh. Una storia del mondo che pochi conoscono e che sta costringendo un’intera popolazione di fiume a fuggire, a reinventarsi una vita, partendo da zero. Il colosso indiano per sostenere la sua crescita impetuosa ha bisogno di energia. La diga di Fatakka ne crea molta, e al tempo stesso condanna alla diaspora migliaia e migliaia di persone, sommerge villaggi, cancella esistenze. Rubel, con i suoi sacchi di riso da vendere, in fuga dalle guardie di frontiera, dal fiume che gli mangia il mondo, dal progresso (?) che gli mangia la vita, è il volto di quei popoli che nessuno conosce, che non esistono pur esistendo, che contano meno di una diga. Da vedere, insomma. Per vedere una piccola anteprima potete andare qui. Doc3 è anche su twitter: @Doc3Rai.
Doc3 è un programma di Lorenzo, Hendel, presentato in studio da Alessandro Robecchi e realizzato grazie alla collaborazione di Luca Franco. Regia di Graziano Paiella, produttrice esecutiva Monica Pacini

1 commento »

Un Commento a “Questa sera Doc3! L’isola che scompare, storia di un fiume che si mangia la terra (e chi ci vive sopra)”

  1. Le dighe sono opere strategiche, e la loro costruzione non e` mai indolore. Ti posso pero` assicurare che le emissioni dell` idroelettrico sono mooolto piu` basse del termoelettrico, a parita` di potenza. Quindi chi vive vicino alla diga e in tutto il paese beneficiera` di quest`opera. Non dimentichiamoci che poche settimane fa c`e` stato un gigantesco blackout che ha tenuto al buio il nord dell` India per vari giorni. Ecco, tra mancanza di frigoriferi e luce in estate e il dover cambiare casa (sperando che il governo locale non faccia le cose troppo corrotte/complicate, sceglierei il male minore, la seconda opzione.

    da Enrico Marsili   - giovedì, 30 agosto 2012 alle 04:31

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