Nuova puntata di Doc3 (Rai Tre, ore 23.45). Char, l’isola che scompare, di Sourav Sarangi. Storia drammatica e spaventosa, storia di progresso (?) e di fuga. Perché la diga di Farakka, in India, modifica il corso del Gange. Crea laghi immensi dove c’era la terra, sommerge isole tra l’India e il Bangladesh dove gente che vive lì da secoli sente letteralmente la sua terra sfuggirgli da sotto i piedi, erodersi, scomparire. Tra questi, Rubel e la sua famiglia. Lui, ragazzino di quattordici anni che vive contrabbandando riso tra le due sponde del fiume, vede i suoi orizzonti stringersi, la sua terra sparire. Di qua, il prima, di là il dopo, minaccioso e incerto. Di qua l’India, di là il Bangladesh. Una storia del mondo che pochi conoscono e che sta costringendo un’intera popolazione di fiume a fuggire, a reinventarsi una vita, partendo da zero. Il colosso indiano per sostenere la sua crescita impetuosa ha bisogno di energia. La diga di Fatakka ne crea molta, e al tempo stesso condanna alla diaspora migliaia e migliaia di persone, sommerge villaggi, cancella esistenze. Rubel, con i suoi sacchi di riso da vendere, in fuga dalle guardie di frontiera, dal fiume che gli mangia il mondo, dal progresso (?) che gli mangia la vita, è il volto di quei popoli che nessuno conosce, che non esistono pur esistendo, che contano meno di una diga. Da vedere, insomma. Per vedere una piccola anteprima potete andare qui. Doc3 è anche su twitter: @Doc3Rai.
Doc3 è un programma di Lorenzo, Hendel, presentato in studio da Alessandro Robecchi e realizzato grazie alla collaborazione di Luca Franco. Regia di Graziano Paiella, produttrice esecutiva Monica Pacini
mer
29
ago 12
Le dighe sono opere strategiche, e la loro costruzione non e` mai indolore. Ti posso pero` assicurare che le emissioni dell` idroelettrico sono mooolto piu` basse del termoelettrico, a parita` di potenza. Quindi chi vive vicino alla diga e in tutto il paese beneficiera` di quest`opera. Non dimentichiamoci che poche settimane fa c`e` stato un gigantesco blackout che ha tenuto al buio il nord dell` India per vari giorni. Ecco, tra mancanza di frigoriferi e luce in estate e il dover cambiare casa (sperando che il governo locale non faccia le cose troppo corrotte/complicate, sceglierei il male minore, la seconda opzione.
da Enrico Marsili - giovedì, 30 agosto 2012 alle 04:31