Alessandro Robecchi, il sito ufficiale: testi, rubriche, giornali, radio, televisione, progetti editoriali e altro
 
dom
4
mar 12

Non lasciamo Veltroni alla destra: pensa se riescono a farlo funzionare!

Feroce polemica su Walter Veltroni: dove collocarlo? A destra, a sinistra o finalmente in pensione? – La difesa dei militanti Pd: “E’ tutto falso, se Veltroni fosse di destra noi saremmo al 70 per cento!” – Le preoccupazioni della base: “Se Walter fosse di destra, Massimo si sposterebbe a sinistra e nessuno capirebbe più niente” – La sintesi del segretario Bersani: “Appunto!”.

Sempre alle prese con i grandi interrogativi, con le domande più difficili, con i dubbi più assillanti, la sinistra italiana si dilania in questi giorni terribili con un nuovo inquietante quesito: Walter Veltroni è di destra? L’angosciosa questione, lanciata qualche giorno fa da Nichi Vendola, divide – tanto per cambiare – la sinistra italiana. Una risposta articolata viene dalla sezione Sabrina Ferilli del Pd di Frosinone (già sezione Karl Marx): “Walter è un leader storico della sinistra italiana, e visto come vanno le cose nella sinistra italiana, beh, il dubbio che lavori per la destra viene. Ma in quel caso sarebbe un genio, e questo lo escludiamo”. Ribatte il segretario della federazione Pd del Molise: “Walter di destra? Ma non fatemi ridere! La destra vince da anni: se Walter fosse dei loro questo non succederebbe!”. Sono in molti a difendere il leader dei veltroniani Walter Veltroni, e qualche voce si alza anche dallo schieramento berlusconiano: “Insomma, basta! – dice un esponente del PdL – ogni volta che qualcuno fa la figura del fesso dite che è dei nostri!”. Argomenti solidi, come si vede. Ma il dibattito non si placa. Walter Veltroni ha deciso di rispondere per le rime e in un’affollata conferenza stampa ha elencato dettagliatamente tutte le battaglie di sinistra della sua carriera politica: quasi mezz’ora di assoluto silenzio che ha sconcertato i presenti. C’è chi getta acqua sul fuoco: “E’ una polemica stupida perché se Walter è di destra, io cosa sarei, un leader dell’impero austro-ungarico?”, ha detto Luciano Violante. Poi si è tolto l’elmetto chiodato e ha lasciato la sala. In ogni caso, la discussione non sembra esaurirsi. In un recente sondaggio, alla domanda “Veltroni è di destra?” i militanti del Pd hanno così risposto: “No, altrimenti governerebbe la sinistra” (43%); “Sì, ora che mi ci fate pensare…” (32%); “Di destra? Ma quello non era D’Alema? (25%). Naturalmente la polemica continua, perché dividersi sulle cazzate, per la sinistra italiana è una tentazione irresistibile.

5 commenti »

5 Commenti a “Non lasciamo Veltroni alla destra: pensa se riescono a farlo funzionare!”

  1. Ahahah!
    “la sezione Sabrina Ferilli del Pd di Frosinone (già sezione Karl Marx)”.
    Super Robecchi.

    da Tarkus   - domenica, 4 marzo 2012 alle 11:03

  2. Sarà pure un caso ma da quando si dice che Veltroni è di destra il PDL è sotto il 20% secondo i sondaggi.

    da Dayan   - domenica, 4 marzo 2012 alle 12:33

  3. Caro Robecchi, mi spiace ma la sinistra italiana non puo’ dividersi, per il semplice fatto che non esiste.

    Tra il 2004 e il 2007 ho vissuto in Olanda e ho confrontato le posizioni dell’allora premier Balkenende (democristiano) e dei suoi alleati “fondamentalisti” della ChristenUnie con quelle di Rifondazione su: 1) guerra in Iraq ed Afghanistan 2) relazioni col Vaticano 3) aiuti alle famiglie con reddito basso 4) droghe leggere 5) diritti degli omosessuali e delle coppie di fatto. Ebbene, in 4 casi su 5 Balkenende ha sostenuto fattivamente posizioni a “sinistra” di quelle delle proposte (regolarmente evaporate) di Bertinotti.

    Il fatto che il PD e/o Rifondazione/SEL litighino e’ una condizione necessaria ma non sufficiente a farmeli chiamare partiti di sinistra.

    da Emanuele Ripamonti   - domenica, 4 marzo 2012 alle 13:58

  4. PD…la vergogna dell’Italia (primo tra tutti Violante, e le altre mezzetacche a seguire).

    veramente mitica la sezione sabrina ferilli !
    LOL e LOL bis

    da stella   - lunedì, 5 marzo 2012 alle 06:17

  5. Mi verrebbe da dire è la terza che hai detto. Veltroni in pensione ce lo vedrei davvero bene, ma mi rendo conto che è una eventualità di impossibile realizzazione. In questi giorni hanno messo insieme alcuni saggi (sic) della nostra politica nominata per mettere mano alla legge elettorale e, nelle pieghe meno visibili, per intaccare (di nuovo) la nostra bellissima costituzione. Giù le mani!… Questo dovrebbe essere il grido unanime di un amore di patria nascosto in ogni cuore italiano responsabile… Qualcuno ha buttato lì perfino l’obbligo di votare con le impronte digitali come se fossimo dei novelli rimbambiniti analfabeti, destinati all’ammasso degli imbecilli… Meta quest’ultimo di avanzamento nel libro Piovono Pietre di a.r., ma deprimente al massimo per un popolo civile. Sbarramento al 5% e premio oltre l’11%… Una politca che in pratica senza premi non va avanti, prima di maggioranza tipo quelli della legge truffa del 1953, ora premio alla percentuale… Infine la ciliegina stile fascista: più potere al premier… Di fronte a tanta scemenza mi si bloccano le parole…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 6 marzo 2012 alle 11:32

Lascia un commento