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Voi siete qui – Come diventare moderati a bastonate

Gentili signori. Grazie per esservi iscritti al nostro corso “Diventa moderato in tre lezioni e, se serve, a bastonate”. Lasciate che vi presenti i tre relatori e le linee guida del loro pensiero.
Sergio Marchionne ci spiegherà che essere moderati aiuta. Per esempio aiuta a lavorare alla Fiat di Pomigliano. Come fare? Semplice: promettendo investimenti in cambio di un accordo. Poi, firmato l’accordo, fare il gesto dell’ombrello e scordarsi di aver mai pronunciato la frase “venti miliardi di investimenti”. In presenza di sindacati moderati particolarmente ottusi che se ne scordano anche loro, il gioco può essere ripetuto. O si esporta in Usa o si chiudono due fabbriche. Funziona. Davanti a un cazzotto in faccia, infatti, l’estremista pensa: “Ehi, perché mi picchi?”, mentre il moderato pensa “Beh, poteva andar peggio, poteva spezzarmi una gamba”.
Elsa Fornero, ministro del lavoro, sa che la maggior parte dei lavoratori sono licenziabili anche per motivi discriminatori, mentre alcuni no perché protetti dall’articolo 18. Estenderlo a tutti, dunque? Siete pazzi? Un vero moderato dirà: prima leviamolo a tutti (fase uno) e poi diamo degli ammortizzatori sociali (fase due). Quando si scoprirà che per la fase due non ci sono soldi, i moderati che ci sono cascati dovrebbero spararsi in un piede, ma non lo faranno, perché essi detestano i gesti estremi. E’ un altro pregio dei moderati: sparano sempre a qualcun altro.
Mario Monti ci parlerà invece della moderazione per sottrazione. Avendo in programma di comprare 131 cacciabombardieri, avrebbe potuto dire “Annulliamo l’ordine”. Ma l’estremismo non paga, amici, e così ha deciso che ne compreremo “soltanto” 90. Quando i soliti fastidiosi estremisti chiederanno: “Che cosa cazzo ce ne facciamo esattamente di 90 bombardieri?”, i moderati potranno soavemente rispondere: “Ma non siete mai contenti!”.
Grazie. Il nostro corso finisce qui. La retta? Tranquilli, avete già pagato.

20 commenti »

20 Commenti a “Voi siete qui – Come diventare moderati a bastonate”

  1. Fanculo a tutti i “moderati italiani”, impostori di farabutti tengo famigghia, concilianti col sistema di merda che ha divorato l’Italia migliore!

    da ab   - domenica, 26 febbraio 2012 alle 11:17

  2. Come per tutte le cose sgradevoli c’è sempre il peggio… Marchionne, per esempio non si è scordata la frase che effettivamente aveva buttata lì, in pasto ai sindacati moderati e ad un governo all’acqua di rosa: “venti miliardi di investimenti”, l’ha solo terminata mentalmente. “ma siete matti”? Anzi ora minaccia la chiusura di due stabilimenti… Siamo in trepida attesa di cosa voglia in cambio di un ripensamento dai sindacati moderati, dalla nostra Nazione… Vorrà probabilmente discutere su quale altro lembo di pelle possa strappare legalmente ai suoi operai. Poi cercherà altri elementi di baratto finto: in Italia c’è sempre un Bonanni qualsiasi che si beve tutto senza discutere. Il sindacato deve trattare. Non viene precisato però che qualche volta si potrebbe trattare anche a favore degli operai.

    da Vittorio Grondona   - domenica, 26 febbraio 2012 alle 11:24

  3. Moderati sono quelli che non sbattono in faccia alla Marcegaglia che se ci sono il 3% di ladri, fannulloni e scansafatiche tra gli operai ci sono anche il 50% di imprenditori che evadano le tasse e assumono in nero fottendo il paese. E non la stramandano a farsi fottere quando dice che gli investitori stranieri scappano perché c’è l’articolo 18. Mica perché c’è la mafia e la camorra, mica perché c’è una burocrazia da burantosauri. Mica perché se chiedi una autorizzazione per aprire una attività ti fanno venire un fegato come una mongolfiera. Mica perché ci vogliono anni per giungere ad una sentenza civile.Mica perché se sei creditore dello stato ti ci vogliono mesi e anni per riscuotere il dovuto.Senza parlare di pizzo e mazzette da distribuire. Più che moderazione ci vuole un sano e salutare rovesciamento del tavolo con tanto di vaffa moderato. Buona domenica.

    da EDOARDO   - domenica, 26 febbraio 2012 alle 12:05

  4. Sante parole!
    Buona domenica Robecchi.

    da Tarkus   - domenica, 26 febbraio 2012 alle 12:06

  5. già la parola “ammortizzatori” è inquietante, messa giù in questo modo, poi. Ammortizzare, ma detto come dicono a Roma: “ammortizzati tuoi”. A proposito, ce la siamo presi con la figlia della Fornero, ma anche la Marcegaglia come figlia di papà…
    sintesi perfetta, come sempre.

    da giuliano   - domenica, 26 febbraio 2012 alle 13:23

  6. …la prossima volta: dare soldi, vedere cammello…

    da syd   - domenica, 26 febbraio 2012 alle 14:37

  7. “Ma non siete mai contenti!”… ahahahaha, ma come ti vengono?

    da angie   - domenica, 26 febbraio 2012 alle 16:44

  8. il solito dito nella solita piaga.
    ma la colpa non è mica di Marchionne nè di quelli come lui.
    la colpa è dei moderat-vendut-serv-zerbin-incapac-riformisti sindacati e politici che gli baciano il sedere (probabilmente in cambio, in nero, di chissà cosa)
    cisl e pd sono il male dell’Italia e dei lavoratori tutti.
    finchè ci sarà gente che li vota o che gli paga la tessera, le cose andranno sempre peggio.
    E il bello è che non c’è bisogno di esssere “estremisti” per non essere “servi e lecchini”

    da stella   - domenica, 26 febbraio 2012 alle 17:08

  9. Mi sono laureato e sono diventato candidato al Nobel per Moderazione, ma stranamente sento sempre il frusciare del metallo sulle corsie di legno che mi fa pensare al luglio del 1789. Forse ricordando quella data potremo laurearci in massa.

    da Claudio   - martedì, 28 febbraio 2012 alle 12:00

  10. Fra commi e leggine intanto i controlli nelle fabbriche saranno “concordati”. All Ilva e le marcegaglietissenkrupp united ringraziano.
    Ecco spiegata l’importanza di un governo “tecnico”. pronti a piangere lacrime di coccodrillo per i prossimi morti DI lavoro?
    http://www.ilcambiamento.it/legislazione_ambientale/bonelli_governo_azzera_controlli_ambientali_sicurezza_lavoro.html

    da Rob   - mercoledì, 29 febbraio 2012 alle 08:03

  11. Scusate se intervengo con un problema relativamente collegato all’articolo di Robecchi, ma dato che si dice di bastonate… Possibile che ancora nel 2012 la polizia italiana + carabinieri + Guardia di Finanza (sic!) possano fare ordine pubblico senza avere un numero o una sigla di riconoscimento sul casco o sulla divisa? Robecchi ma in che cazzo di paese abitiamo? I servitori della legge che si nascondono nell’uniformità della divisa? Ma dai, hanno qualcosa del loro comportamento in servizio da nascondere forse? Robecchi lancia tu il tema, per cortesia. Questi devono avere un numero o una sigla, non possono essere al di sopra della legge (e dell’identificazione quando sbagliano!).

    da Marco71   - mercoledì, 29 febbraio 2012 alle 09:47

  12. L’unica soluzione è la targa attraverso la quale sarebbe facile riconoscere ognuno in qualsiasi circostanza, poliziotti o contestatori o altri. Ogni individuo la dovrebbe avere indelebilmente stampigliata su una parte del corpo ben visibile, che per legge non possa essere coperta in alcun modo pena l’arresto immediato… Mi sembra una grossa idiozia, ma non trovo altre alternative che diano certezze a quanto proposto da Marco71. Io sono convinto che per la polizia non sia uno spasso bastonare la gente. E’ vero che ci sono le eccezioni rappresentate da qualche esaltato pregustatore del piacere crudele di poter bastonare “legalmente” il prossimo, ma penso che nel complesso i ragazzi comandati a contrastare la violenza siano nel loro intimo timorosi di doversi trovare loro malgrado nel vortice di una protesta degenerata, improvvisamente o premeditatamente, in un tumulto violento.

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 29 febbraio 2012 alle 10:23

  13. Bravo Grondona! Sono tutti coglioni in Europa tranne uno… quando si vuol dire mistificare quel che altri scrivono! E poi basta con questa cazzata tardopasoliniana di capire quei poveri ragazzi dei poliziotti carabinieri ecc ecc. Ben più della metà sono lavoratori (garantiti) che sanno far bene il proprio lavoro (difendere chi ci ha messi in queste condizioni)! Proporrei, invece, una targa per gli imbecilli che si sentono particolarmente colti. Ma temo non basterebbero!

    da Luciano   - mercoledì, 29 febbraio 2012 alle 12:11

  14. @Luciano
    Scusi, ma non ho capito…

    da Vittorio Grondona   - mercoledì, 29 febbraio 2012 alle 12:41

  15. Ma a parte tutto: è davvero così straordinario ammettere in un Paese che si vuole civile, che anche agenti e carabinieri abbiano una sigla di riconoscimento mentre fanno ordine pubblico? Ma cosa c’è di strano?

    da AndreaSc   - mercoledì, 29 febbraio 2012 alle 22:33

  16. salve,propongo a tutti gita pacifica in uno dei più suggestivi luoghi italiani dove recentemente è svanita la democrazia.
    un campo militare degno del Vietnam del 1967,gente comune che difende i propri diritti e… forse impediscono un’ulteriore spreco di denaro pubblico per un’altra opera non necessaria.
    please visit Val di Susa end domand al govern dove smaltir materiale nocive da 57 km di buco…..quante mazzette e quante aziende falliranno bloccando lavori e richiedendoci altri soldi x arricchirsi,basta guardarsi indietro x capire che da Noi funziona così e niente cambierà lo “stato” delle cose.
    non voglio sapere chi mi smanganella ma voglio sapere chi lo manda e perchè!

    da michele   - martedì, 6 marzo 2012 alle 07:50

  17. Effettivamente chi “smanganella” nelle sommosse popolari può essere configurato in una sola persona indistinta, ma ben catalogabile nell’ambito di una società, agli ordini indiscutibili di mandanti a loro volta probabilmente servitori fedeli di avidi speculatori finanziari. Mario Scelba (DC anni ’50) utilizzava una polizia scelta con meticolosa cura per soffocare le sommosse popolari normalmente organizzate dai comunusti e dai socialisti; Fernando Tambroni (DC anni 60″), con l’appoggio del MSI e dei monarchici, usava lo stesso metodo contro operai in sciopero e contro le manifestazioni democratiche antifasciste. I morti e i feriti di quelle selvagge repressioni furono davvero ingenti ed intollerabili. Come Michele, anch’io vorrei sapere chi manda, a spese nostre peraltro, gli “smanganellatori” in pieno assetto di guerra nelle manifestazioni di pacifici cittadini che vogliono esprimere solo la loro contrarietà a scelte per loro inique o perlomeno discutibili e soprattutto mai chiarite dai “progettisti” nei concreti interessi nazionali, e perché… In un paese democratico in quelle manifestazione dovrebbero andarci i rappresentanti del governo per favorire il dialogo e nel contempo per scongiurare con la logica delle parole ogni forma di violenza. In più prevedere qualche ambulanza per affrontare emergenze sanitarie, fisiologiche negli ammassi popolari… Invece ci mandano i “guerrieri” la cui presenza indispone a priori il ricorso alle buone maniere da ambo le parti.

    da Vittorio Grondona   - martedì, 6 marzo 2012 alle 10:50

  18. A proposito di riconoscere i nostri possibili interlocutori, nelle buone e nelle cattive sorti, in questi giorni mi sta capitando un fatto increscioso che mi sta facendo perdere inutilmente un sacco di tempo. In sostanza non riesco a pubblicare gli aggiornamenti sul mio sito amatoriale di raccolta di news del mondo musicale ed artistico in genere… Un archivio, tutto sommato… Non è possibile contattare i responsabili tecnici del provider… Così siamo messi. Tutto facile ed “economico” (sic) in partenza e poi?… Poi ti arrangi e devi pagare ugualmengte. Imprese di questo tipo che si nascondono nei meandri di internet ce ne sono ormai a bizzeffe…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 6 marzo 2012 alle 11:09

  19. salve,nel passato del nostro paese vi è stato un momento in cui(senza televisione)le persone si ritrovavano a condividere quel poco tempo libero che avevano insieme.si ritrovavano in stalle,in case o cortili nella stagione calda e condividevano problemi,soluzioni e in parte progetti ma soprattutto speranze.
    il mondo moderno è individualista,i soldi e i media hanno tolto ragione alle “riunioni” di paese/campagna e ci hanno privati della forza che solo l’unione da alle persone.riprendere un confronto,magari convivio (è bello assaggiare cose buone)potrebbe farci riacquisire forza e volontà nelle scelte che ora ci manca(a meno di non dover scegliere scarpe/telefoni o villaggi x vacanze….
    la gente si arrabbia ancora,da sola contra tutti.
    tutti arrabbiati contro una sola cosa aumenta tantissimo la possibilità di successo….meditate gente,meditate…ma fatelo insieme.

    da michele   - martedì, 6 marzo 2012 alle 14:59

  20. da “Repubblica”: Ragazzo pestato dopo Roma-Inter
    9 agenti di polizia rinviati a giudizio
    Secondo l’accusa, gli imputati, “agendo con abuso di potere e violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione”, hanno causato a Stefano Gugliotta “lesioni volontarie gravi alla mandibola” e “lesioni gravissime al viso per uno sfregio permanente”… FORSE A CHI HA SCRITTO PIU’ SU IN ATTESA DI RIVOLUZIONE NON INTERESSANO I NOMI DI CHI LO HA COLPITO; MA POSSO ASSICURARE CHE A QUESTO RAGAZZO I NOMI INTERESSANO ECCOME (con o senza pretendere di cambaire il mondo…).

    da ADIGE   - mercoledì, 7 marzo 2012 alle 14:52

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