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nov 11

Voi siete qui – Baciamo il rospo? Attenti alle controindicazioni

Mettiamola così: siamo gente perbene che si concede poche e innocenti trasgressioni. Tra queste, una volta ogni vent’anni circa, ci viene questo strano impulso di baciare un rospo. Il manifesto ne discute con passione e con le sue intelligenze migliori: baciare il rospo? Personalmente preferirei baciare Kate Moss, ma mi rendo conto che il principio di realtà è una faccenda seria. Ora, baciare un rospo richiede un discreto sprezzo del pericolo. Prima di baciare un rospo, che so, un Dini, un Monti, consiglio di leggere il foglietto illustrativo e le controindicazioni. Ci sono casi noti? C’è una statistica? Lo sapete, vero, che i rospi e certe coloratissime rane del Costa Rica, provocano effetti allucinogeni? Per dire: uno bacia un rospo e vede gli elefanti rosa. I pro: sempre meglio che vedere Cicchitto. I contro: che ce ne facciamo di elefanti rosa, non sarebbe meglio avere qualche diritto in più, o un po’ di redistribuzione del reddito? Viviamo in un posto dove si possono baciare rospi ma non, per dire, ottenere diritti come coppie di fatto, quindi delle due l’una: o troppa gente ha baciato rospi allucinogeni per decenni, oppure Monti ha baciato il papa. Due ipotesi plausibili, ma della seconda c’è la foto sui giornali. Veniamo alla casistica nota. Che baciare rospi alteri la percezione del reale è sotto gli occhi di tutti: La Russa e Bersani che sostengono lo stesso governo mi pare una prova abbastanza decisiva che le allucinazioni non sono una favola. E’ per il bene del paese, dicono tutti, anche quelli che il paese l’hanno distrutto guadagnandoci un bel po’. Per ora, il pensiero dominante è che è meglio baciare un rospo che farsi mordere da un serpente a sonagli, fin qui ci arrivo anch’io, ma non vorrei che mentre siamo lì con rospo in mano ci distraiamo un po’ e non vediamo l’anaconda di undici metri che ci punta famelica: il famoso mercato che fa e disfa. Sarà lui a mangiarci tutti interi, mica il rospo! Capire quanto il rospo lo aiuterà nel pranzetto è solo un dettaglio. Coraggio. Smack!

12 commenti »

12 Commenti a “Voi siete qui – Baciamo il rospo? Attenti alle controindicazioni”

  1. Parole sante, Alessandro! Alle favole in cui il rospo baciato si trasforma in principe, consentendo a tutti di vivere felici e contenti non ci crede più nemmeno mia figlia di 13 anni, ed io temo che il rospo – più che baciarlo – toccherà ingoiarlo…
    Moriremo democristiani.
    Marco

    da Marco Turati   - domenica, 20 novembre 2011 alle 11:13

  2. It’s true.
    Mitico Robecchi.

    da Tarkus   - domenica, 20 novembre 2011 alle 11:47

  3. In parole povere cambiare tutto perchè niente cambi. Certo questi ministri hanno un curriculum di tutto rispetto: sono dei seri professionisti che,pare, non hanno cadaveri negli armadi.
    L’Italia è troppo incasinata e troppo legata ai privilegi, ad esempio l’evasione fiscale el’busivismo edilizio, che hanno bisogno di tempo per essere ridimensionati.
    La nuova manovra quindi sarà per forza iniqua: verrano tassati coloro il cui 740 è noto e coloro, pochi in verità, che non nascondono niente al fisco. Cioè coloro che hanno sempre pagato e che si sentono giustamnte perseguitati.
    In questa Italia che si dice democratica nelle scuole stanno installando le LIM ed una gran quantità di studenti non ha il libro di testo. Bel casino!

    da Noce Moscata   - domenica, 20 novembre 2011 alle 12:12

  4. meno di un mese fa, inizi novembre, Mario Monti ha detto in tv che votare berlusconi nel 1994 era giusto, perché altrimenti arrivava Occhetto con i comunisti (c’è la registrazione: da Augias o da Lerner). Uno che ha paura di Occhetto…mamma mia.
    (non paura nel senso di “quell’incapace di”, ma proprio paura paura).

    da giuliano   - domenica, 20 novembre 2011 alle 13:03

  5. Robecchi quanto vorrei che tu avessi ragione !
    purtroppo il rospo lo si bacia molto piú di frequente, o ci siamo giá dimenticati di dalla valle (quello che mentre licenziava in Italia per assumere in Cina fu eletto come nuovo idolo della sinistra (?) solo perché ebbe un alterco con l´ometto di hardcore); carla bruni (che tra uno scuelttamenteo e una canzoncina stonata riuscí a dire cose che bersani neppure immaginava); la d´addario, ciancimino junior, lo psicopatico tartaglia e ,perché no, mettiamoci pure l´ex (?) fascista giancarlo fini e il culo di legno casini

    da king Mob   - domenica, 20 novembre 2011 alle 14:05

  6. Sono arrivati a farmi baciare tutto il rospame del parlamento e in più anche i nuovi rospi che si sono aggiunti con la mannaia sociale in mano. Non smetterò mai più di sputare dal disgusto. Se gli operai italiani non hanno ancora capito in quali mani sono finiti vuol proprio dire che un po’ di cura dimagrante farà loro bene. La caritas è lì che li sta aspettando. Contenti loro… Quando nel medio evo, da timido ragazzo del dopoguerra, nel tempo libero dal lavoro incominciai a frequentare l’ambiente sindacale incontrai persone che sapevano mettere le braci nel sedere della prepotenza padronale. Era il tempo in cui si facevano collette per gli operai sindacalmente più deboli per aiutarli nelle loro sacrosante lotte. Ora abbiamo Bonanni, Angeletti, Camusso e company e “famosi” giuslavoristi (non ho mai capito che cavolo voglia dire questa lugubre parola) tipo Ichino (PD sic) che predica l’assunzione a tempo indeterminato, però con la clausola che il padrone possa licenziare a piacimento quando e come vuole. Teoria Ichino del menga… Sveglia!… Se non facciamo i sacrifici la finanza mondiale non investirà più nel nostro Paese, ci ripetono fino alla nausea… Altra cretinata pazzesca. Le nostre imprese in attivo delocalizzano la produzione licenziando le maestranze italiane senza pudore alcuno per andare a crescere il PIL in paesi esteri… E noi dobbiamo pagare il debito debordante dal PIL! Risveglia!…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 20 novembre 2011 alle 15:06

  7. Nel Paese del pensiero antiquato per definizione, cioé il nostro, le magie e i miracoli vengono sempre in soccorso quando i potenti isterici hanno bisogno di ingannare per bene la plebe.
    Ma oltre alle superstizioni, vengono talvolta in aiuto anche le favole ed Esopo ci paventa le prossime tappe di una nazione alla deriva.
    Dobbiamo attraversare il fiume, e noi siamo la rana. Lo scorpione sono i pretazzi, che non vengono mai meno alla loro natura.
    Il finale lo conosciamo bene: affonderà la nave, e gli stronzi galleggeranno sempre.

    da ab   - domenica, 20 novembre 2011 alle 15:14

  8. PS: comunque, il rospo lo baciano volentieri quelli della Lega. Monti è una manna per Bossi/Maroni e comari eversivi, una pacchia salvifica maledetta, una lotteria vera e propria!
    Senza il professormassovaticano, sarebbero stati fatti fuori dai loro buzzurri di elettori trogloditi nel giro di poco.

    da ab   - domenica, 20 novembre 2011 alle 15:25

  9. Questa Frase di AB:
    “Nel Paese del pensiero antiquato…le magie e i miracoli vengono sempre in soccorso quando i potenti isterici hanno bisogno di ingannare per bene la plebe.”
    E’ILLUMINANTE !! Ringtazio AB e Alessandro.
    Siamo un paese di bambini invecchiati.
    Auguri a tutti e non perchè fra un po’ è Natale.

    da Max   - lunedì, 21 novembre 2011 alle 09:18

  10. Il problema del nostro Paese è la tragica realtà della mancanza di sana informazione. L’attuale crisi sociale induce la povera gente alla disperata caccia al pasto quotidiano, lasciando poco tempo da dedicare alle notizie, come fare ricerche od altro. Per esempio, nelle ore di punta, come in quelle di maggiore partecipazione al desco famigliare, l’italiano è incretinito dalla messa in onda TV di fiction idiote, intercalate da interminabili pubblicità. Poco rimane alla informazione. Se poi quest’ultima è sotto il controllo dei politici come in Italia, essa si riduce alle tiritere minzoliniane o a quelle di altra parte, ma sempre di sapore fazioso. Nulla è riservato alla verità. Gli italiani, soprattutto i meno abbienti, non sono bambini invecchiati, sono solo molto delusi e stanchi di un sistema politico opportunista che non li considera per nulla. Il nuovo governo tecnico è la prova lampante di come la politica consideri inutile il ricorso al voto dei cittadini. Io sono convinto che molto si poteva fare in alternativa, ma solo all’interno del Parlamento uscito dalle elezioni. Il governo delle larghe intese (alla Camera 556 voti favorevoli – sic) emana intorno l’acre odore della dittatura. Io la penso così!…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 21 novembre 2011 alle 11:47

  11. Ha telefonato il cavallo di Caligola. Ha visto l’ andazzo e ha detto che vorrebbe tornare a dare un contributo in politica…

    da gianguido mussomeli   - giovedì, 24 novembre 2011 alle 13:19

  12. Neanche alle favole si può più credere in pace…
    Nella versione originale col cavolo che la principessa bacia il ranocchio: la principessa, il ranocchio, lo schianta al muro!

    io sono principessa dentro!

    da Paola   - mercoledì, 30 novembre 2011 alle 14:32

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