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Editoriale – “Mortadella” e il Puzzone

Dieci anni di reclusione, 15 mila euro di multa e un milione tondo tondo da rendere brevi manu (contanti, grazie) alle parti offese. Detta così sembra un’ordinaria storia di governo Berlusconi (bye, bye…), e invece è la conclusione di una straordinaria storia di governo Prodi, e chi si porta a casa il malloppo, in anni di galera e multe da pagare è Igor Marini. Gli bastò accusare il Gotha del centrosinistra di aver intascato una tangente per la vendita di Telekom Serbia per diventare una specie di eroe nazionale della destra. Titoloni sui giornali padronali (quelli che oggi a orecchie basse piangono la dipartita del caro Silvio), inni alla gloria imperitura del “sono tutti uguali”, furenti editoriali contro la cricca “comunista”. Non gli sembrava vero, ai sempiterni Feltri e Belpietro e tv di complemento di poter attaccare il governo nemico con l’argomento delle mazzette. Ora, l’apparir del vero, tutte bufale: Prodi, Fassino e persino Dini – con fantasia da seconda elementare battezzati con i nomi in codice di “Mortadella”, “Cicogna” e “Ranocchio” – non presero quella tangente, furono sbeffeggiati gratuitamente, da innocenti, per mesi e anni, servirono da benzina a quella macchina del fango che poi, negli anni successivi, si occupò d’altro, di calzini azzurri dei magistrati, per esempio. Ora, non sappiamo che calzini indossino alla V sezione del tribunale penale collegiale di Roma, ma resta il fatto: giustizia è fatta, calunnia rientrata.
Raggiungere il calunniatore Igor Marini non è stato difficile: sta già in cella per un’altra condanna per calunnia (non fate quella faccia, smette quando vuole). Più complicato sarà capire se davvero può sganciare il contante: 100 mila euro a Francesco Rutelli, Donatella Dini, Lamberto Dini, Walter Veltroni, Piero Fassino, Clemente Mastella (pena odiosa, in effetti…), più 150mila a Romano Prodi, che vale di più perché era Presidente del Consiglio (o forse perché chiamare qualcuno “Mortadella”, se non si è all’asilo, è un’aggravante). Ovvio che la tempistica dei tribunali non c’entra niente con la tempistica della politica. E però, chissà che oltre alla magia dei poeti non ci sia una strana magia dei giudici, e che insieme  al tramonto mesto di Berlusconi arrivi anche il crepuscolo per tante schifezze scritte e commentate. Oltretutto, per chi crede alle nemesi storiche, la riabilitazione di “Mortadella” (mi scuso con i lettori) e “Cicogna” (scusate ancora), cade proprio alla vigilia di una loro nuova avventura in area governativa, queste volta sotto l’egida dei poteri forti finanziari che hanno sloggiato (loro sì, non le masse, dannazione) il Puzzone da Palazzo Chigi. Chissà, forse tutto si tiene.
Ma non è tutto qui. La notizia è che la macchina del fango, che si avviò in quegli anni tra faccendieri, consulenti, spioni e giornali padronali, è chiamata a ripagare in moneta sonante. Può essere un buon segnale. Che si mettano in fila tutti i calunniati di questi anni: i cittadini de L’Aquila offesi e umiliati, gli italiani impoveriti, le maestre licenziate, i cittadini penalizzati da anni e anni di orribile aggressioni alla dignità di tutti. Pagassero in contanti anche Silvio, i suoi complici e i suoi amici, magari a cominciare dagli otto miliardi e passa che ci è costato il fottuto spread e altre rapine. Pagheremo noi, certo, in termini di tagli e riduzione del welfare, ma magari, un rimborso, perché no?

7 commenti »

7 Commenti a “Editoriale – “Mortadella” e il Puzzone”

  1. No! mi fanno schifo anche i loro soldi.
    Vorrei solo che sparissere dalla nostra pessima realtà per sempre!
    Nel frattempo mi domando: Mario Monti è in grado di cambiare l’acqua in vino ? Fa resuscitare i morti ? Sfamare l’Italia con 3 pani e 3 pesci ? Cammina sulle acque ?
    Che non si presenti con un foglio da firmare di impegni da prendere a favore degli italiano perchè si prendereà solo un fanculo !!

    da Max   - venerdì, 11 novembre 2011 alle 13:04

  2. No, nemmeno Mario Monti sarà in grado di cambiare l’acqua in vino. Sarebbe un processo inverso che non ha riscontro in natura se non virtualmente in certe osterie senza scrupoli. Nel nostro Paese il vino è già stato cambiato in acqua
    dal mitico sultano e dai suoi fedeli cortigiani. Ci vorrebbe un miracolo… Ecco un ritorno di Gesù Cristo che spinto dall’amore materno faccia di nuovo il prodigio come alle nozze di Cana. Dubito che il buon Gesù abbia però voglia di intrufolarsi nel nostro degradato Parlamento… Per lui sarebbe peggio della grotta di Betlemme…

    da Vittorio Grondona   - venerdì, 11 novembre 2011 alle 13:35

  3. ecco una notizia che non si è vista nei tg…

    da giuliano   - venerdì, 11 novembre 2011 alle 14:10

  4. Che imbroglione! Come quell’altro, come si chiamava … Scaramella. Che vergogna: ingannare dei bravi cronisti come Guzzanti, Feltri, Belpietro, che avevano creduto loro in perfetta buona fede!

    da pococurante   - venerdì, 11 novembre 2011 alle 15:12

  5. Praticare il mio sport preferito, stare seduto cioè sulla riva del fiume ad aspettare che passino cadaveri, comincia a darmi delle soddisfazioni. Prima il risarcimento a De Benedetti, ora questo. E’ ben poca cosa, d’accordo, in questi tempi da Preparazione H, ma se continua ci aiuterà a passare meglio la nottata.

    da brain67   - venerdì, 11 novembre 2011 alle 21:28

  6. povera italia,siamo governati da (quattro)cialtroni che non sanno dire altro:mettere mano nelle pensioni!!!!!!Il pensionato è la loro preda preferita!!!!E loro hanno vitalizi da nababbi,mentre il popolo si impoverisce sempre di più.Italia segliatiiiiii!!!!!!!!

    da gianni   - lunedì, 28 novembre 2011 alle 19:09

  7. italia svegliaiiiiiiiii!!!!!!

    da gianni   - lunedì, 28 novembre 2011 alle 19:12

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