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Il Decreto Sviluppo rilancia l’economia: meno burocrazia per koala e mangiafuoco

Il Decreto Sviluppo illustrato dal ministro Romani durante un incontro di wrestling con la Marcegaglia – Tra le nuove norme, sgravi fiscali sulle alabarde e liberalizzazioni per i mungitori di antilopi – Abolito l’Ordine Nazionale dei Licantropi – Approvati gli incentivi per i Centri di Igiene Mentale che accolgano i ministri economici del governo italiano

Mezza cipolla, un gambo di sedano vizzo, due pacchetti di fazzolettini di carta e un cavatappi rubato in pizzeria. Sono questi, secondo il ministro dell’economia Tremonti, i fondi disponibili per il rilancio dell’economia italiana contenuti nel Decreto Sviluppo. Ora che sono note le disponibilità finanziarie, c’è maretta nel governo. Secondo Stefania Prestigiacomo, per esempio, la cipolla spettava al suo ministero.  Disappunto anche dal ministro Rotondi che, secondo indiscrezioni, voleva il sedano per i rapporti con il Parlamento. Più interessante, invece, il dibattito sulle misure per il rilancio dell’economia italiana. “La liberalizzazione dell’accoppiamento dei koala negli zoo pubblici è sicuramente un punto qualificante – ha detto il ministro Romani – ma certo non è l’unica norma interessante”. Eccellente, ad esempio, la detassazione parziale sulle trasferte dei sommelier, bilanciata da un aumento delle assicurazioni auto per chi torna a casa ubriaco dopo una lunga notte di lavoro. Tra le novità sostanziali del Decreto Sviluppo, la liberalizzazione delle professioni circensi, che abolisce alcuni Ordini professionali. Per esempio non sarà più necessario sostenere l’esame di mangiafuoco, con un risparmio di circa 260 euro per i pompieri, fondi che verranno destinati alle cure odontoiatriche dei figli illegittimi di Sgarbi, per cui servono almeno undici milioni di euro. Altra norma molto apprezzata per rilanciare l’economia italiana sono la liberalizzazione delle discariche di amianto (ognuno potrà depositare le scorie dove gli pare) e gli sgravi fiscali per chi riesce a realizzare la fissione dell’atomo in casa. Il Decreto Sviluppo – grazie ai cattolici Sacconi e Lupi – contiene anche preziose norme per il sostegno alla famiglia, come per esempio l’esenzione dal ticket sanitario per le mogli ricoverate per percosse del coniuge (solo coppie regolarmente sposate). “Su alcuni articoli del decreto stiamo ancora lavorando – ha detto ieri il ministro Romani – ma siamo ottimisti sull’introduzione di una piccola tassa sulla masturbazione e sull’obbligo di indossare ciabatte infradito alle manifestazioni”.

3 commenti »

3 Commenti a “Il Decreto Sviluppo rilancia l’economia: meno burocrazia per koala e mangiafuoco”

  1. Lisergico Super-Robecchi!

    da Tarkus   - domenica, 23 ottobre 2011 alle 09:53

  2. Ormai non ho più complimenti per Alessandro (ho pure letto il libro, cos’altro devo fare per dimostrare il mio apprezzamento? Non accetto proposte di serate eleganti con cena fra amici, sisamai)
    L’ultime tue righe mi hanno dato uno spunto, posso lanciare una proposta, un concorso, un’idea ?
    Quando il Testa di Capo del Governo cederà (sarò ancora vivo?) Che cosa farai per dimostrare la tua gioia ?
    Esempio:
    Mi faccio fare un tatuaggio sul pene con scritto “Come abbiamo fatto a sopportare tutto ciò per XX anni?”
    Portare il cilicio per 10 gironi per compensare questa enorme gioia con un dolore binettiano.
    Farmi fare un timbro a inchiostro indelebile con su scritto “io ho votato berlusconi” e andare da tutti quelli che so che lo hanno fatto e timbrarli in fronte, poi chiedere a quelli col timbro in fronte il rimborso danni.
    La speranza è sempre l’ultima a morire…..

    da MAX   - lunedì, 24 ottobre 2011 alle 11:21

  3. Con mezza cipolla, un pezzetto di sedano, un pizzico di sale e un po’ di concentrato di pomodoro nel dopo guerra molti di noi si facevamo il cd “brodo matto”… Poi si esploravano cassetti e credenze in speranzosa ricerca di qualche rimasuglio di pasta da cacciarci dentro. Non era gran che, ma sempre meglio di niente. Chi aveva la fortuna di possedere una stufa riusciva perfino a scaldarsi d’inverno, si fa per dire, bruciando grosse palle di carta pressata e seccata al sole d’estate. Incominciava così il “decreto sviluppo” dei poveracci fregati per vent’anni dal fascismo. Unica cosa positiva di quel periodo consisteva nel fatto che gli italiani non erano amministrati da politici tipo i ministri Tremonti, Romani, Rotondi… e da primi ministri tipo il sultano. Per questo probabilmente ce l’abbiamo fatta… Oggi, avendo ahimé consentito l’insediamento al potere dell’attuale insulsa politica, che guarda caso ci perseguita ancora da circa vent’anni, abbiamo gettato il dado che ci ha condotto sulla temuta casella “torna da capo”. Il giro dell’oca rincomincia!…

    da Vittorio Grondona   - lunedì, 24 ottobre 2011 alle 18:06

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