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lug 10

Corsivo – Carboni ardenti al Corsera

Di notizie che ci consegnano in pacchetto-dono lo spirito dei tempi sono piene le cronache. Ma una segnalazione particolare merita quella dei poveri venditori di case che per “motivarsi” hanno camminato sui carboni ardenti. L’obiettivo iniziale era “Formarsi una nuova rappresentazione interna delle proprie possibilità”. L’obiettivo ora è un po’ cambiato, ed è farsi curare le piaghe sotto i piedi (dieci giorni di prognosi, dice l’ospedale di Frascati) e rispondere alle domande dei carabinieri in modo da non sembrare completamente deficienti. Quello del manager che si motiva, che supera i suoi limiti, che si mette alla prova, è un classico degli ego bulimici e di un immaginario padronale impregnato di superomismo, ma è un  cliché vecchio e superato. I veri manager, infatti, tipo Marchionne, sui carboni ardenti ci fanno camminare gli altri, tipo gli operai di Pomigliano. I manager del settore immobiliare (in realtà sono quei venditori di case che tutti abbiamo conosciuto e compianto almeno una volta nella vita) intervenuti al “Motivation day” in quel di Frascati, ora si sono scottati ben benino, in metafora e fuor di metafora. Per loro, anziché l’attestato di intensa motivazione aziendale, non c’è che una sana risata di chi legge le cronache di quel ridicolo sacrificio umano. Ma a proposito di notizie che ci consegnano lo spirito dei tempi, ecco un’altra notazione non troppo in margine. Come mai il Corriere della Sera, che riporta il dramma infuocato dei malcapitati intenti a motivarsi ustionandosi i piedi, non cita il nome dell’agenzia immobiliare che ha organizzato la prova? Si tratta di cronaca, dopotutto. Non c’è privacy, non ci sono intercettazioni, non c’è la D’Addario, non c’è nemmeno un ministro coinvolto. Come mai il più importante quotidiano italiano glissa con signorilità dicendo genericamente “uno dei più importanti gruppi italiani”? Si parla tanto di bavaglio, di questi tempi, e risulta davvero incomprensibile che qualcuno se lo metta da solo, senza pressioni, senza minacce di multe, di arresti, di contumelie. Naturalmente è bastato digitare in rete “carboni ardenti” per conoscere la notizia nella sua interezza: i nove dirigenti ustionati sotto i piedi sono di Tecnocasa. Ecco, lo diciamo noi. E perché lo diciamo? Per cattiveria? Per malizia anti-immobiliare? Per tigna? Ma no! Lo diciamo perché è una notizia, perché è giusto che la gente sappia, perché il venditore che magnifica le “finiture di pregio” e l’”ottima esposizione” della casa che sta per venderci dev’essere un tipo affidabile e credibile. Sapere che magari è uno che cammina sulla pizza margherita rovente ci toglierebbe, come dire, un po’ di fiducia. Ecco fatto. La prossima volta, provate con le lasagne.

12 commenti »

12 Commenti a “Corsivo – Carboni ardenti al Corsera”

  1. ahh,la Tecnocasa, boni quelli!Ci ho avuto a che fare, purtroppo…professionalità zero, cioè dietro il vestitino nero da becchino e il cravattone il nulla. Mi è venuto subito da paensare al film di Virzì andata sere fa in TV sui call center con la team leader che galvanizzava le giovani sfigate con balletti,salti ed urla di gioia,per incentivarle a dar le fregature ai poveri utenti oltre che a se stesse.
    Siamo un paese da farsa, grottesco e perciò tanto malinconicamente penoso!

    da Mietta   - mercoledì, 7 luglio 2010 alle 14:24

  2. la migliore performance di beppe grillo, quella della pizza margherita.

    da massimo   - mercoledì, 7 luglio 2010 alle 14:26

  3. p.s. il Corriere non lo degno più neanche di uno sguardo.Da quando è De Bortoli il direttore e ci ha messo le zampacce sapete chi..nisba.Con tutte le riserve, ma era meglio Mieli!

    da Mietta   - mercoledì, 7 luglio 2010 alle 14:36

  4. Quanto investe in pubblicità Tecnocasa sulle testate RCS?

    da Carolina   - mercoledì, 7 luglio 2010 alle 15:00

  5. Ho provato un vero sgomento per quegli aspiranti manager, umiliati, offesi e docilmente sottomessi. Come tanti italiani, che non si avvantaggiano di questo governo, eppur lo votano.
    Quanto al Corriere, mi fa un po’ schifo. Peccato che ci scrivano Rizzo e Stella

    da Adele5   - mercoledì, 7 luglio 2010 alle 17:22

  6. Questo è uno dei motivi per cui l’Italia è in crisi: invece di insegnare a lavorare, si è costruita tutta una generazione (forse due) sulle cazzate.
    Anche questa è una notizia emblematica, che andrebbe insegnata nei libri di storia a venire, quando si dovrà spiegare come mai l’Italia da quarta potenza economica e industriale si ridusse in miseria. L’importante è vendere, no? Non importa cosa, importa vendere…(episodi simili sono nella cronaca di questi ultimi anni, alle Poste per esempio sono anche peggio…)

    da giuliano   - mercoledì, 7 luglio 2010 alle 17:27

  7. Se riescono a vendere….perchè sono solo dei pappagalletti ammestrati con poche competenze e si rischia anche che ti provochino dei guai!L’importante è l’apparenza, tutti bei ragazzi magriii e ben vestiti, ma in testa solo la “necessità” di vendere a tutti i costi, come nei cal center, tal quale.Alle poste, è vero,situazione simile ed anche nelle banche.Mi dispiace per loro, sono solo delle marionette sfruttate per dar fregature…quasi sempre e del resto lavoro non ce n’è e tocca accontentarsi.

    da Mietta   - giovedì, 8 luglio 2010 alle 08:51

  8. Per molte persone affrontare la vita di ogni giorno è come camminare sui carboni ardenti… I terremotati dell’Abruzzo, per esempio, ne sanno qualcosa, Come ne sanno qualcosa tutti gli operai rimasti improvvisamente senza lavoro, non per la crisi in moltissimi casi, ma per scelte scellerate di imprenditori senza scrupoli con la complicità di una politica ormai decisamente fuori dal senso comune di società. Questa gente, sicuramente non avrà mai la voglia di provare sulla propria pelle anche l’emozione di una camminata reale sulle braci. Lascia questo divertimento totalmente alla spiccata intelligenza di un certo mondo imprenditoriale.

    da Vittorio Grondona   - giovedì, 8 luglio 2010 alle 09:24

  9. Un giorno o l´altro Berlusconi ordinerà ai suoi fans di fare la stessa cosa. E il tragico è che un sacco di gente gli obbedirà!

    da gianguido mussomeli   - giovedì, 8 luglio 2010 alle 10:16

  10. A proposito di mettersi il bavaglio prima del tempo, non è quello che quasi tutto il mondo dell’informazione in Italia fa da anni? La reazione contro la “legge bavaglio” è sacrosanta. Peccato che a reagire siano quegli stessi giornalisti che si sono messi in trappola con le loro stesse mani facendo i cortigiani per anni. Si sono accontentati di mantenrsi un pezzetto di libertà e dignità professionale e dopo che hanno rinunciato a tutto il resto, perché non gli si dovrebbe togliere anche quello?

    da Irene   - giovedì, 8 luglio 2010 alle 15:06

  11. eppure…
    l’infallibilità del mantra dell’autostima
    “AMA CHI SEI E NESSUNO SARA’ COME TE”
    era garantita!!
    i poveri immobiliaristi doloranti non si danno pace e si chiedono dove hanno sbagliato.
    forse il tono di voce interiore troppo alto?
    forse le esse troppo sssibilate?
    Il maestro incrimina la qualità del legname.
    Operazione Dementia Day: failure!
    :)

    da stefania   - giovedì, 8 luglio 2010 alle 21:19

  12. Quando ho letto la notizia mi sono chiesta subito perchè alcuni coach o formatori, forse un pò improvvisati, quando propongono certe attività “emozionali” alle aziende non si chiedono cosa ne pensano coloro che poi dovranno effettuarle. Il conflitto interno di un agente o dipendente che deve decidere cosa fare è forte: se rifiuta l’attività proposta dall’azienda rischia di sentirsi a disagio o preoccupato perchè non ha eseguito ciò che gli è stato richiesto. se invece contro se stesso con i suoi normali timori o paure deve fare i conti con se stesso. Ma è veramento preparato a fare questo?e dopo un’espereinza simile, come quella di fare la fine di Pinocchio avrà veramente imparato a vendere di più?
    Ci sono metodo molto più efficaci e meno rischiosi.

    da Nicoletta Lanza   - lunedì, 12 luglio 2010 alle 22:02

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