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Voi siete qui – Il vecchio che avanza

Come ogni anno allo scoccare dell’estate aspetto con ansia tre cose: le granite, i bagni al mare, e l’assemblea dei giovani di Confindustria. Specialmente questo evento mi mette di buonumore: i giovani imprenditori sono i figli dei vecchi imprenditori, il ripetersi dei cognomi è confortante: sentendo recitare dai figli le trite favolette padronali uno pensa: “ma ‘sta cazzata non l’aveva già detta il padre?”, e si rassicura sulla tenuta della famiglia come istituzione. L’altro giorno è toccato a Federica Guidi, figlia di Guidalberto Guidi (Ducati energia), che si fregia del titolo di giovane nonostante i quarant’anni suonati. Ha subito mandato un caro pensiero ai giovani, quelli veri, dicendo che hanno paura del futuro. E questo, naturalmente, perché “viviamo al di sopra delle nostre possibilità”. Insomma: ci rammolliamo nel lusso con welfare e pensioni. Poi è passata allo sport nazionale: picconare la Costituzione. L’articolo 41, ovviamente, che con la libertà d’impresa non c’entra niente, ma la cui abolizione consentirebbe una più spensierata introduzione della schiavitù. E poi l’articolo 75, quello che vieta i referendum abrogativi in materia fiscale. Lei invece vorrebbe usare proprio i referendum contro le tasse. Lo dice in modo arguto: “consentire al popolo di decidere in che misura tassarsi”. E’ chiaro che non pensa al popolo (aliquota 23 per cento), ma ai suoi amici figli di imprenditori lì davanti (aliquota 43 per cento), che infatti si spellano le mani applaudendo. I giovani imprenditori sì che sono coraggiosi: dicono cose che i vecchi imprenditori pensano da sempre ma si vergognano di dire in pubblico. Telegiornali, potere politico, gazzette e commentatori gioiscono. Che grinta! Che coraggio! Mancavano solo le trombette stile Sudafrica. Chissà, forse tutti sperano di leggere un giorno su una scheda elettorale: “Vuoi abolire l’Irpref?”. Niente male per una giovane di mezza età, ma tranquilli: può ancora peggiorare.

21 commenti »

21 Commenti a “Voi siete qui – Il vecchio che avanza”

  1. Ho pensato la stessa cosa quando ho appreso che le giovani leve del capitalismo italiano (cioé: “i vari figli di”, naturalmente) si son finite le mani per applaudire Tremonti, che inneggia lo sfondamento della Costituzione come da copione berlusconiano per far crescere la libertà d’impresa. Ma che ci vogliono tatuare la parola “schiavi” sulla fronte?
    Certo che si può ancora peggiorare, ma non è che stanno mettendo a durissima prova la nostra gentilezza?
    Per chi come me si sente una pentola a pressione che fischia vapore bollente dalle orecchie e dal naso, conviene leggere il cv del suddetto ministro filosofo, che manco è laureato in economia e commercio e da decenni ci fa lezioni assorbendo senza citare le fonti idee altrui a 360° per poi ri-presentarle in modo sconclusionato e caotico al fine di mascherare la sua sostanziale incompetenza e incapacità immaginativa.
    Altro che “finanza creativa”! Gliela farei passare volentieri io l’erre moscia a questo professorino di opportunismo cinico.
    http://www-3.unipv.it/webdept/p_21.htm

    da ab   - domenica, 13 giugno 2010 alle 09:28

  2. Viviamo in una società di classe, odiosamente di classe.
    Mentre la sinistra ha abbandonato da anni la lotta di classe e un’analisi materiale della società, i capitalisti no.
    Giovani o vecchi che siano continuano e continueranno a seguire la stessa legge di sempre: quella della profitto e del ricatto continuo ai diritti di chi lavora.
    Hanno trovato in Berlusconi e Tremonti i terminali giusti per riportare indietro la storia, ma contro tutto ciò le parole servono a poco , serve la lotta e la ricostruzione di un forte movimento comunista.

    da eraldo   - domenica, 13 giugno 2010 alle 09:45

  3. Siete invidiosi: quella è gente capace. Volete mettere la dura preparazione per arrivare a quel punto? Quanto hanno dovuto sudare? Io ad esempio ogni tanto penso a Piersilvio e Marina e mi dico “caspita, che gente tosta! Così giovani e già a capo di imperi finanziari-mediatici”
    O anche Matteo Colaninno, ad esempio. E’ nel PD il ragazzo: uno dei giovani, delle nuove leve portate da Veltroni. Ogni tanto si dimentica di stare a sinistra, ma è giovane: si farà.

    da klochov   - domenica, 13 giugno 2010 alle 10:52

  4. L’elogio del feudalesimo lo faceva un grande Vittorio De Sica, in forma spettacolare, in un film del 1957: ho rivisto quella sequenza in tv poco prima del discorso della Marcegaglia in cui veniva spiegato ai lavoratori che si fa così e basta, altrimenti la Fiat va in Polonia.
    Sembravano barzellette, invece è il vecchio che avanza: come sempre, sei andato diritto al centro delle cose.
    (il film è “Totò, Vittorio e la dottoressa”, regia di Mastrocinque, scritto da Marcello Marchesi e Vittorio Metz; il personaggio di De Sica fa l’elogio del feudalesimo davanti a un comizio in piazza del PCI e dei sindacati) (mica la Cisl, s’intende: lo si capisce dal fatto che i presenti non applaudono)

    da giuliano   - domenica, 13 giugno 2010 alle 11:57

  5. Non c’è niente di meglio che sentirsi fare la paternale da figli di papà di mezz’età: ti vengono certi sensi di colpa per il fatto di vivere al di sopra delle tue possibilità!

    da Pietro   - domenica, 13 giugno 2010 alle 12:39

  6. Si, è vero, quasi quasi non mi prendo più le medicine per il colesterolo e i “tricicli”. Insomma non è possibile remare contro e vivere oltre le nostre possibilità. Se ho versato quasi 40 anni di contributi mi debbo solo vergognare se mi aspetto di godermene almeno la metà, mentre prima si schiattava dopo poco che andavi in pensione, specialmente se lavoravi con l’amianto. Non importa se l’altra metà la lasci li per gli, altri come se fosse una truffa. Perchè storcere il naso e comprarsi una Ford se ti sei rotto le palle con la Fiat che chiude in Italia, manda a casa quei rivoluzionari di lavoratori che non si piegano a farsi un mazzo così con le minchiate concordate da GISL E UIL, senza quei soliti rompicoglioni di CGIL??? Perchè pretendere di vedere la tracciabilità della produzione di una macchina FIAT prima di comprarla. L’hai prodotta in Italia con lavoratori italiani? Allora la compro. L’hai prodotta in Polonia a quattro soldi e me la vuoi vendere ad un prezzo dieci volte di più? Venditela in Polonia e levati dalle palle. Quanto al vecchio che avanza, valgono anche i vecchi e sempre verdi contenuti del “Capitale” del vecchio Marx. Mai come ora.

    da EDOARDO   - domenica, 13 giugno 2010 alle 15:53

  7. Se i metalmeccanici della Fiat di Pomigliano d’Arco cadranno nella trappola ricattatrice tesa dai politici di destra e
    dai sindacati schizzinosi che prendono soldi senza mai combattere, per il tramite di Sergio Marchionne, non solo per loro, ma per tutti gli operai italiani si riaprirà di nuovo quella triste strada verso la schiavitù, tanto cara al capitalismo becero e bananiero del Cavaliere e dei suoi compagni senza scrupoli sociali. Qualcuno dovrebbe far capire ai ciarlieri figli d’impresa che si sono trovati nelle mani patrimoni e fortune immense di potere, peraltro spesso senza merito personale alcuno, sono come l’asimo che porta le reliquie della poesia di La Fontaine: …”il croit qu’on l’adore parce qu’on salue les reliques qu’il porte.”…

    da Vittorio Grondona   - domenica, 13 giugno 2010 alle 21:34

  8. Ma siete davvero sempre i soliti comunisti!!!
    La povera marcegaglia dice che lei non sciopererebbe mai (ovvio, non si capisce contro chi dovrebbe farlo: contro il papà e il fratello, in nome della legalità? contro se stessa?)
    E i giornalisti riportano fedelmente queste parole, senza commenti e senza vergogna
    Che tempi duri viviamo; era proprio meglio morire da piccoli che vedere ‘sto schifo

    da maria   - domenica, 13 giugno 2010 alle 22:07

  9. a me questi fanno rinascere prepotentemente un gran senso religioso, pensa te! così grande quel tanto che basta da invocare le 10 PIAGHE D’EGITTO,ovvero:

    1.Tramutazione dell’acqua in sangue (Es7,14-25)
    2.Invasione di rane (Es7,26-8,11)
    3.Invasione di pidocchi (kinim) (Es7,26-8,11)
    4.Invasione di mosconi (tipo tafani) (Es8,12-15)
    5.Moria del bestiame (Es9,1-7)
    6.Ulcere su animali e uomini (Es9,1-7)
    7.Grandine (Es9,13-35)
    8.Invasione di cavallette (Es10,1-20)
    9.Tenebre (Es10,21-29)
    10.Morte dei primogeniti (Es12,29-30)

    SOPRASSEDIAMO SULLA 10 PERCHE’ LE COLPE DEI PADRI NON DEVONO RICADERE SUI FIGLI, MA LE ALTRE 9 CI STANNO TUTTE!

    da antonella   - lunedì, 14 giugno 2010 alle 09:06

  10. Sprattutto l’ultima “tenebre”..la più inquietante!

    da Mietta   - lunedì, 14 giugno 2010 alle 11:07

  11. Che altro aggiungere ai commenti precedenti! Li condivido tutti. Purtroppo la storia si ripete sempre uguale a se stessa, prima i padri, poi i figli ma in seguito i nipoti e i pronipoti.
    Il feudalesimo è fatto dai soliti regnanti

    da Liliana   - lunedì, 14 giugno 2010 alle 14:27

  12. Sui vari blog impazza la faccenda di radi Padania che esulta al gol del Paraguai. Ci sarebbe solo da alzare la gamba come i cani e fargliela addosso. Ma ho l’impressione che non basti.
    Basta un vulcano islandese e una Cernobil per far sentire quanto i confini che ci siamo dati siano ridicoli. Un extracomunitario che conosce Leonardo, Michelangelo, Machiavelli, la storia dai Romani in giù, la musica e l’arte che lo fa più italiano dei padani. Esiste la Lombardia, Veneto, Piemonte,Friuli, Liguria, la Padania non esiste e se c’è qualcuno che si sente padano allora ci vuole il Permesso di Soggiorno anche per loro e fargli pagare le tasse come gli extracomunitari. Il resto è solo stupidità e solito provincialismo italico. Non mi faceva impazzire ma da un pò di tempo l’INNO DI MAMELI mi piace di più.

    da EDOARDO   - martedì, 15 giugno 2010 alle 07:26

  13. La crisi si manifesta in tutta la sua pericolosità, ma intanto il vecchio di Arcore s’é comprato di fresco un Caravaggio dal valore di una barcata di soldini: furbo il nano, eh? Della serie: “Io può, voi nun potete un cazzo”.
    Via le intercettazioni legali! Che rimangano solo quelle private in modo da incrementare alla enne gli intrighi luridi di ricattabilità fra questi sporchi uomini d’affari…

    da ab   - martedì, 15 giugno 2010 alle 08:17

  14. Quello che fa incaz…..è che questi beceri zappaterra sputano in continuazione sulla bandiera e su Roma, ma come ci si sono accomodati bene su quegli scranni..o no?e su che hanno giurato i loro Ministri? Quanto all’inno, finchè è quello, va rispettato ed adrebbero denunciati coloro che lo sostituiscono con altro.Oltretutto ignoranti come cucuzze…mi pare di ricordare che Verdi fosse favorevole all’unità d’Italia o sbaglio?
    Personalmente l’inno lo trovo di una bruttezza assoluta, specialmente il testo oramai superato..ancora siam all’elmo di Scipio ed ai giovani balilla…ma finchè c’è rispettiamolo sperando che qualcuno, prima o poi, ci ponga mano, dandoci un testo più appassionante e meno retorico.
    Viva la Marsigliese..quella sì mi piace, ma è di un altro Stato
    :-((

    da Mietta   - martedì, 15 giugno 2010 alle 08:30

  15. Il “brutto” del vecchio avanza… Fa poco l’operaio e in generale tutti i salariati saranno chiamati a scegliere fra lavoro e schiavitù. Se sceglieranno il lavoro, il capitale delocalizzerà la produzione e buona notte al secchio. Lo scopo del capitale, si sa, è lo sfruttamento del prossimo per impinguare sempre di più i profitti. I neo fascisti al governo spingono per la schiavitù. Gli imprenditori spingono per la schiavitù. I sindacati governativi spingono per la schiavitù. I giornali del capitale spingono per la schiavitù… Bello davvero il nostro Paese che si è scelto un ministro equilibrista della finanza creativa, un ministro del lavoro con tendenza alla prepotenza, un ministro della difesa facile all’ira, un ministro della funzione pubblica con istinti sadici della peggiore inquisizione, un ministro dell’interno che vuole dividere l’Italia… Non conteno, il ministro del lavoro, da bravo ex socialista addirittura dedlla corrente di De Michelis (sic), fra l’altro, vorrebbe addirittura manomettere lo statuto dei lavoratori. Così siamo messi, purtroppo. Tornerà quindi il medioevo fra i dipendenti. Il sultano avrà il suo harem coperto dal segreto di stato e gli arricchiti con i nostri soldi continueranno impunemente ad evadere le tasse ed a divertirsi alle nostre spalle in attesa di condoni. Nel frattempo i dipendenti non potranno fare altro che passare la domenica, fino almeno a quando il Vaticano la considererà dedicata a Dio, fingendosi felici e soddisfatti mentre guardano i “signori” mangiare il gelato, con sottofondo musicale: “per fortuna che Silvio c’è”!…

    da Vittorio Grondona   - martedì, 15 giugno 2010 alle 09:02

  16. Ma quei “venduti” della Cisl, della Uil e dell’Ugl come possono accettare tutto questo? I loro aderenti dovrebbero strappare la tessera, ecco quel che dovrebbero fare mettendoli con il c….per terra.Dei Giuda sono, altro che sindacalisti e così la CGIL si trova da sola e certo non è facile come situazione.Torneremo ai “padroni delle ferriere” e nessuno che si indigni, che dica a chiare lettere al managar Fiat che dopo anni ed anni di mungiture ai danni dello Stato, dovrebbe almeno avere la decenza di tutelare i lavoratori italiani e non di proporre loro condizioni da schiavi. Neanche la pausa pranzo… sono dei robot o delle persone in carne ed ossa? Non ho mai apprezzato le auto Fiat, a parte l’ultima ‘500…ma se lo possono scordare che ne comprerò mai una..a queste condizioni.

    da Mietta   - martedì, 15 giugno 2010 alle 09:34

  17. bene , vi mettete anche a censurare i commenti? che tristezza

    da eraldo   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 12:29

  18. Eraldo ci ha messo 21 minuti a gridare alla censura. Non so dire se è più stupido questo o pensare che qui si censuri un commento su Bersani.
    Comunque…
    a.r.

    da a.r.   - mercoledì, 16 giugno 2010 alle 12:44

  19. Cari amici diciamocela tutta questi fascisti piduisti sono stati più furbi di noi. Prima ci hanno indorato la pillola con la storiella della globalizzazione che ci avrebbe fatto tutti più ricchi, più sani e più belli, poi in nome di questo nuovo
    eldorado ci hanno messo l’uno contro l’altro disgregando la solidarietà, tutte le forme associazionistiche (alzi la mano chi ancora pensa che il g8 di genova sia stato un errore) spingendoci a credere che potevamo fare da soli senza gli altri, ci hanno impaurito con le storielle dell’11 settembre, dei rom, dei rumeni, degli immigrati che si trombano le nostre donne ed ora che finalmente hanno campo libero ci stanno prendendo uno ad uno per farci il culo.
    Ma si può sapere chi cazzo ha votato sti personaggi? Mi viene il dubbio che abbia fatto troppo in fretta dentro l’urna
    elettorale vuoi vedere che ho votato anch’io il popolo dei laidi?
    Qui dalle mie parti (il ricco nord-est vicentino) da anni assisto ad un ricambio generazionale da paura con i figli di papà ventenni ignoranti e incapaci nati e cresciuti nella bambagia che prendono il posto dei loro padri, convinti che per mandare avanti un’azienda basti una bmw nera alla mattina e litri di rosso la sera conditi con qualche cazzata in stile leghista ogni tanto per dare al tutto un’aurea più intellettuale.
    Avendo sempre lavorato in aziende medio-piccole ho avuto modo di vedere all’opera questi geni della distruzione mandare a
    rotoli aziende sane mentre i loro padri apprensivi spaccavano i maroni agli operai ed agli impiegati perchè non si lavorava
    abbastanza ed ero sicuro che si sarebbe arrivati a questo punto.
    Ma di chi è la colpa? Ma degli operai naturalmente che hanno una bassa produttività non certo dei figliocci che scelgono
    costosi software gestionali senza aver mai acceso un computer o che devono abbandonare il corso d’inglese perchè se parli
    solo il dialetto non riesci a tradurre dall’italiano o ancora perchè invece di concentrarti sul lavoro amministrativo per il
    quale sei pagato da schifo devi controllare il figliolo manager che tracanna a tutte le ore e ti chiama ubriaco di notte per
    ricordarti che lui è il leader (e non solo del cabernet ben s’intende).
    Viva la lega del meritocratico figlio trota ma soprattutto viva tutti i salariati che hanno votato destra: spero che almeno
    con tutta la merda che ci stanno buttando addosso questi schiavisti, si stiano rendendo conto del danno che hanno fatto.

    da luciusinfabula   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 18:37

  20. @ luciusinfabula,
    io credo che quelli che han votato Lega (con l’illusione che questi fossero meno scollati dalla loro realtà rispetto ai partiti di sinistra in sfacelo) non se ne accorgeranno, non se ne accorgeranno.

    da lili brik   - giovedì, 17 giugno 2010 alle 20:21

  21. … il vecchio avanza e, purtroppo, i grandi saggi ci lasciano. Oggi ha lasciato il corpo il grande José Saramago, ma rimarrà sempre come stella fissa nel nostro cielo…

    da ab   - venerdì, 18 giugno 2010 alle 23:15

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